Vangatrice
Atlante delle macchine agricole - Vangatrice

Classificazione - Struttura

Attrezzi applicati alla presa di forza

La vangatrice è una macchina portata dalla trattrice ed azionata mediante giunto cardanico collegato alla presa di potenza del trattore, è usata esclusivamente per la lavorazione principale del terreno in quanto lavora ad una profondità compresa fra i 20 ed i 45 centimetri; i principali componenti di questa macchina sono senz’altro le vanghegge o vanghe che tagliano il terreno in zolle, le sollevano e le rovesciano parzialmente all’indietro. Lo svantaggio dell’uso di quest’attrezzo è l’estrema lentezza con la quale opera.
Esistono sostanzialmente 2 tipologie di vangatrici:

• Vangatrice leggera: sono delle macchine che non richiedono particolari potenze (bastano anche 50 CV per poterla utilizzare), raggiunge scarse profondità (al massimo 20-25 centimetri) e compie un lavoro di rovesciamento relativamente superficiale del terreno, è molto utile quando dobbiamo interrare della sostanza organica.
• Vangatrice pesante: è un attrezzo di grandi dimensioni e peso, richiede potenze mediamente elevate (minimo 90-100 CV), lavora fino a 45 centimetri di profondità andando a compiere un lavoro surrogato all’aratura.

In base al tipo di terreno sul quale opererà la vangatrice è possibile adottare diverse tipologie di vanghegge, essenzialmente ne ritroviamo di 3 tipi per altrettanti terreni:

• Vanga a punta piatta (adatta a terreni sciolti);
• Vanga a punta viva (adatta a terreni argillosi e compatti);
• Vanga a tridente (per terreni con presenza di radici).

Alla vangatrice è spesso associato un rullo posteriore che permette di livellare il terreno e di sminuzzare le zolle che precedentemente sono state vangate dalla macchina.

Schema che rappresenta le 3 operazioni svolte dalla vangatrice

Vangatrice leggera a 6 vanghe - Vangatrice pesante per la lavorazione profonda (oltre 40 cm)