Antichissima razza di colombi, la cui origine si suppone risalga al XIV secolo, allevata da molti secoli nella città di Modena (Emilia Romagna). Qui, fino all'inizio del 1900, era usata come messaggero su piccole e medie distanze, ma, soprattutto, era impiegato per un caratteristico gioco di volo. Non è possibile stabilire con precisione quali siano stati i suoi progenitori ma, con buona probabilità, si può dire che il Triganino sia stato selezionato attraverso incroci tra colombi indigeni e colombi di provenienza orientale, del tipo degli attuali colombi gallina; questo spiegherebbe anche la caratteristica forma del Triganino che, perciò, è chiamato anche "Barchetto". Il nome "Triganino" deriverebbe a questo colombo dalla sveltezza e dalla grazia delle sue forme che lo fanno rassomigliare ad una tortora, il cui nome greco è appunto, Trigon. I primi documenti scritti che la menzionano risalgono al Trecento, epoca durante la quale veniva impiegata da colombicoltori modenesi (o triganieri) in prove che assomigliavano alla pirateria (attirando i colombi di altri nella propria colombaia, questo antico sport si praticava anche a New York e a Glasgow). Nelle città di Modena e Reggio Emilia il gioco "del far volare" è sopravvissuto, anche se praticato solo da pochissimi allevatori, fino all'avvento della televisione. Infatti le antenne televisive sparse sui tetti della città non permettevano più ai triganini di volare liberamente, tanto che questi durante le loro veloci evoluzioni in aria, spesso ci si schiantavano contro.
I " Modena Inglesi" e " Modena Tedeschi", molto apprezzati in Inghilterra e Germania, sono una creazione relativamente recente e sono stati derivati proprio dai Triganini.
Il Triganino è una tavolozza di colori, dalla forma elegante e dal temperamento vivace; ha taglia ridotta, è corto, tondeggiante, snello sui tarsi alti, ben equilibrato tra testa e coda, entrambe come richiamate dalla verticale di appoggio; si muove con prontezza ed agilità, ha volo rapido e cangiante. Ne esistono di due tipi: Gazzi e Schietti.
Prendendo come riferimento i Gazzi, le colorazioni base sono 28: Gazzo di nero, di sauro, caldano, di pietrascura, maltinto, covro, dorato, pietrarossa, pietramarmo, solfanino, rospo, di rospo argentino o d'uccello, sgurafosso, di bigio, di biscione, smagliato, monaro del grano, monaro sanguigno, monaro di fegato, monaro di magone, brodoceci, pietrachiara, pietrabianca, di giuggiola, di cenerino, di persicino, di giavone, pennafurba.
Mescolando queste colorazioni base tra loro, è possibile ottenere tutte le oltre 200 colorazioni proprie di questa razza.
Triganino Schietto (foto Fabio Zambon)
Triganino Gazzo (foto Fabio Zambon)