L'indicazione geografica tipica "Terrazze dell'Imperiese" e' riservata ai vini che rispondono alle
condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
"Terrazze dell'Imperiese" bianco;
"Terrazze dell'Imperiese" bianco frizzante;
"Terrazze dell'Imperiese" bianco passito;
"Terrazze dell'Imperiese" rosso;
"Terrazze dell'Imperiese" rosso frizzante;
"Terrazze dell'Imperiese" rosso novello;
"Terrazze dell'Imperiese" rosso passito;
"Terrazze dell'Imperiese" rosato.
La zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei vini a indicazione geografica tipica "Terrazze dell'Imperiese" e' l'intero territorio amministrativo della provincia di Imperia.
Nella seconda metà del XIII secolo i vigneti, consociati spesso ai ficheti secondo il sistema
dell’“aggrego”, costituiscono ormai l’elemento predominante del paesaggio agrario nelle valli intemelie
tracciate dal corsi d’acqua Roia, Nervia e Verbone, nonché della bassa valle Argentina e del contado
imperiese. Giacomo Bracelli, alla metà del XV secolo, cita le vigne di Andora e Diano, e i celeberrimi
nettari taggesi. L’annalista Agostino Giustiniani, circa un secolo più tardi, ricorda, oltre ai vini di
Taggia, anche quelli di Triora, delle valli del Maro, ancora di Andora e Diano, nonchè della zona
ingauna, fornendo una prima, completa geografia viticola della regione. Unico nel suo genere, poi, è il
paesaggio, come emerge degli scritti di Italo Calvino o di Francesco Biamonti, che in una sua puntuale
descrizione delle fasce coltivate sembra quasi voler legittimare il nome dato a questa IGT: «Le terrazze
della collina, anzi delle colline, non finivano mai di salire, ora più ampie ora più strette, a volte distese
a golfo, a volte acuminate. È un’ascesa fatta di ulivi e vigne, mescolata a un cielo che è già di
Provenza».
Nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, proprio quando interi vigneti
vengono distrutti dalla fillossera, l’azione meritoria degli enti pubblici e dei Consorzi agrari cooperativi
determina un competente approccio all’enologia e la schedatura dei vitigni autoctoni migliori o di quelli
più diffusi (Dolcetto o Ormeasco, Rossese a bacca nera, Vermentino, Pigato, Sangiovese, ecc.). Dalle
ceneri di questa fase ha saputo crescere e svilupparsi un’industria enologica moderna consentendo
finalmente il successo di realtà locali legate all’impiego di poche e selezionate specie: il Rossese a
Dolceacqua e nelle valli intemelie, il Dolcetto o Ormeasco a Pornassio e in alta valle Arroscia, il
Vermentino e il Pigato nell’imperiese-dianese e nella medio-bassa valle Arroscia.La ricerca storica,
inoltre, ha consentito di disegnare i contorni precisi delle aree che da sempre la tradizione attesta come
vocate, partendo, da ponente, dalle valli intemelie, toccando, nel nucleo geografico centrale, la Valle
Argentina, per arrivare all’Imperiese, al “Comprensorio Dianese” e all’alta Valle Arroscia.
- Nel XV secolo, le fonti fiscali, quali i registri della dogana di Ripa Romea e del vino forensis ad
minutum, hanno permesso di mettere in luce l’importanza assunta dai vini dell’estremo Ponente ligure
nell’ambito del grande mercato vitivinicolo di Roma. In special modo si è potuto dimostrare come
questi rientrassero a pieno titolo tra i prodotti più richiesti e costosi fra quelli importati in città. Di
particolare pregio il Moscatello di Taggia e il “Riviera”, definizione, quest’ultima, che oltre a
differenziare dalle altre una realtà enologica locale di buon livello costituisce anche una vera e propria “denominazione di origine” ante litteram.
Zona di produzione dei vini Terrazze dell'Imperiese Igt
Base ampelografica
I vini ad Indicazione Geografica Tipica "Terrazze dell'Imperiese" bianco; "Terrazze dell'Imperiese"
bianco frizzante; "Terrazze dell'Imperiese" bianco passito devono essere ottenuti da vigneti aventi
nell'ambito aziendale la seguente composizione ampelografica: pigato b. e/o vermentino b.: da soli o
congiuntamente minimo 40%.
Possono concorrere alla produzione di detti vini le uve di altri vitigni a bacca di colore analogo non
aromatici idonei alla coltivazione per la Regione Liguria fino ad un massimo del 60% iscritti nel
Registro Nazionale delle varieta' di vite per le uve da vino, riportati nel disciplinare.
I vini ad Indicazione Geografica Tipica "Terrazze dell'Imperiese" rosso; "Terrazze dell'Imperiese" rosso
frizzante; "Terrazze dell'Imperiese" rosso novello; "Terrazze dell'Imperiese" rosso passito; "Terrazze
dell'Imperiese" rosato devono essere ottenuti da vigneti aventi nell'ambito aziendale la seguente
composizione ampelografica: rossese e/o ormeasco: da soli o congiuntamente minimo 40%.
Possono concorrere alla produzione di detti vini le uve di altri vitigni a bacca di colore analogo non
aromatici idonei alla coltivazione per la Regione Liguria fino ad un massimo del 60%. iscritti nel
Registro nazionale delle varieta' di vite per le uve da vino, riportati
nel disciplinare.
I vini a indicazione geografica tipica "Terrazze dell'Imperiese" all'atto dell'immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche:
"Terrazze dell'Imperiese" bianco:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 10,50% vol
estratto non riduttore minimo: 13,0 g/l.
"Terrazze dell'Imperiese" bianco frizzante:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 10,50% vol
estratto non riduttore minimo: 13,0 g/l.
"Terrazze dell'Imperiese" bianco passito:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 13,00% vol di cui almeno 11,50%vol svolti
estratto non riduttore minimo: 13,0 g/l.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 10,50% vol
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso frizzante:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 10,50% vol
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
"Terrazze dell'Imperiese" rosato:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 10,50% vol
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso novello:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 11,00% vol
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso passito:
acidità totale minima: 3,5 g/l
titolo alcolometrico volumico totale: minimo 13,00% vol di cui almeno 11,50% vol svolti
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica "Terrazze dell'Imperiese" all'atto dell'immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche:
"Terrazze dell'Imperiese" bianco:
Colore: Giallo più o meno intenso.
Profumo: Delicato.
Sapore: Fresco ed equilibrato.
"Terrazze dell'Imperiese" bianco frizzante:
Colore: Giallo più o meno intenso.
Profumo: Delicato.
Sapore:Fresco ed equilibrato.
"Terrazze dell'Imperiese" bianco passito:
Colore:Giallo dorato
Profumo:Intenso e Persistente
Sapore:Equilibrato e Persistente.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso:
Colore: Rubino e/o Granato
Profumo:Delicato
Sapore:Equilibrato.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso frizzante:
Colore: Rubino
Profumo:Delicato
Sapore: Fresco Equilibrato.
"Terrazze dell'Imperiese" rosato:
Colore: Rosato
Profumo:Delicato
Sapore: Fresco Equilibrato.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso novello:
Colore:Rubino Marcato
Profumo:Delicato
Sapore:Fresco Equilibrato.
"Terrazze dell'Imperiese" rosso passito:
Colore:Granato
Profumo:Intenso
Sapore: Equilibrato e Persistente.
Variano a seconda della tipologia.