Tipologia: Parco Nazionale (istituito nel 1998; in attesa di definizione amministrativa).
Regione: Sardegna
Provincia: Nuoro
Il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e Gennargentu è stato istituito nel 1998. La superficie dell'area protetta è pari a 73.935 ettari (ma i confini non sono ancora stati definiti), nella provincia di Nuoro. Anche per l'Area Marina Protetta non è stabilita la sua estensione. Parco terrestre e marino in attesa di definizione amministrativa: comprende il più importante sistema montuoso della Sardegna con i versanti che discendono fino ai litorali della costa orientale dell'isola. Sono 24 i comuni che gravitano sull'area del Gennargentu: Aritzo, Arzana, Baunei, Belvi, Desulo, Dorgali, Fonni, Gairo, Lodine, Meana Sardo, Oliena, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovoda, Seui, Seulo, Sorgono, Talana, Tiana, Tonara, Urzulei, Ussassai, Villagrande-Strisaili. La maggior parte sono montani. Altri, come Dorgali, con il borgo di Cala Gonone, sulla costa orientale, includono coste e spiagge tra le più importanti e belle della Sardegna.
Cala Goloritzè - Golfo di Orosei - Parco Nazionale del Golfo di Orosei e Gennargentu
Gennargentu - Parco Nazionale del Golfo di Orosei e Gennargentu (foto www.sardegnaforeste.it)
Gennargentu - Parco Nazionale del Golfo di Orosei e Gennargentu (foto www.agraria.org)
E' considerato da molti il più bello e il più selvaggio dei parchi nazionali dei parchi nazionali italiani: racchiude al suo interno ambiti montani e costieri di alto pregio e pressoché incontaminati. Comprende il massiccio del Gennargentu che degrada verso est e verso sud in direzione della profonda valle del fiume Flumendosa; questo complesso montuoso, il più vasto complesso montano della Sardegna, raggiunge le sue massime altezze nella Punta Paulinu (1.792 m), Bruncu Spina (1.829 m) e Punta La Marmora (1.834 m). L'area protetta si completa con i monti della Barbagia e i Supramonti, ricchi di fenomeni carsici, per poi giungere fino al mare con le alte e selvagge coste del Golfo di Orosei, traforate da grotte e incise dalle "codule", famose quelle di Luna, di Sisine e Fuili, valli anguste scavate dalle acque. Questo tratto di costa, per circa 40 km non presenta insediamenti umani: insenature cristalline, piccole spiagge bianche, grotte marine e rocce a strapiombo sul mare (Cala Luna, Cala Sisine, Grotta del Fico, Cala Mariolu, Cala Biriola e Cala Goloritzè, dominata da un imponente obelisco naturale alto 114 metri, Patrimonio dell'Unesco dal 1997).
Flora
Il Gennargentu è il regno del Leccio che domina incontrastato dai 1.200 metri di quota sino al mare e che in alcune aree del Supramonte è tanto fitto da non permettere ai raggi del sole di penetrare. Un tempo era questo il manto uniforme della montagna. A testimoniare il rigoglioso passato rimangono alcune foreste primarie residue, che conservano ancora i patriarchi della foresta, grandi monumenti vegetali come i tassi millenari di Tedderieddu in territorio di Arzana, considerati i più vecchi del mondo. Oltre i 1.200 metri cominciano i boschi di roverelle. Sui pochi corsi d'acqua residui gli ontani formano foreste a galleria, mentre sui versanti della montagna si trovano agrifogli di altezze stupefacenti. Attorno, tutto il campionario della macchia mediterranea evoluta, ginepri, filliree, corbezzoli, lentisco, euforbie, rosmarini e tanti agrifogli che d'inverno si coprono di bacche rosse. La varieà di nicchie ecologiche è davvero straordinaria. Ogni ambiente ha le sue specie e centinaia sono le specie endemiche preservate dall'insularità e dalla inaccessibilità del luogo. Il fiore violaceo dello zafferano, specie endemica sarda, spunta nelle radure dei boschi insieme alle rosee peonie la cui fioritura primaverile si accompagna a quella delle orchidee selvatiche. Il ribes sardo, presente in una vallata dei monti di Oliena, è un endemismo del Gennargentu, oggi in forte pericolo di estinzione.
Fauna
E' la terra del muflone che trova il suo habitat favorevole nella macchia alta della montagna. Sono quasi estinti il cervo e il daino, ma reintrodotti con interventi di ripopolamento da parte dell'Azienda Foreste. ll cinghiale è presente pressoché ovunque, nella specie incrociata con il cinghiale maremmano, mentre il cinghiale sardo, molto più piccolo e meno prolifero, è in fase di reintroduzione. La volpe è ancora abbastanza diffusa, mentre si va riducendo la presenza di martore, ricci e lepri, facile bersaglio di caccia.
La montagna conserva quei caratteri dell'isolamento e dell'insularità che favoriscono la crescita di specie endemiche. Molte specie di insetti, rettili, mammiferi e uccelli sono esclusive della Sardegna, come la bellissima farfalla Papilio hospiton, che volteggia attorno alle piante di ferula (utilizzata per costruire lo sgabello dell'ovile), su cui depone le larve. Sulle creste del Gennargentu e del Supramonte nidifica l'aquila reale di cui è segnalato l'avvistamento di almeno 8-10 coppie, mentre ormai incerta appare la presenza dell'aquila del Bonelli, specie molto rara in tutto il bacino del Mediterraneo. Sono invece diffusi l'astore, il falco pellegrino, la poiana e lo sparviero. Il falco della regina, con un discreto numero di esemplari, è per lo più concentrato nel Golfo di Orosei. Numerosi anche gli anfibi tra cui si segnalano il geotritone sardo, facile da incontrare nelle grotte e l'euprotto sardo, una salamandra endemica che abita nei torrenti dalle acque pulite.
Nel mare di Orosei da tempo non si segnalano avvistamenti della foca monaca. Costretta a fuggire dallo sviluppo del turismo, privata del suo tranquillo habitat, è oggi quasi scomparsa. Nelle fredde acque di Cala Goloritzè depone le uova il più grosso nudibranco del Mediterraneo, Tethys fimbria, il cui corpo trasparente è ricoperto di macchie scure. Le acque del Golfo di Orosei sono ancora molto ricche: si trovano occhiate, saraghi, corvine, cernie, murene e aragoste.
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e Gennargentu
Gestione:
Allo stato attuale (2007) non è stato definito alcun ente gestore; un coordinamento provvisorio è esercitato dalla Provincia di Nuoro.
Non ci sono sedi ufficali. Si può fare riferimento alla Provincia di Nuoro.
Sito web: www.parcogennargentu.it