Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Fringillidi
Genere: Haemorhous
Specie: H. mexicanus Muller 1776
Conosciuto anche comunemente con il nome di “Carpodaco messicano”, è un uccello originario del Messico e anche dell'America settentrionale. E' un uccello che si è adattato in natura a molti ecosistemi differenti, il suo habitat è di vario genere. La presenza di corsi d'acqua è per questa specie di fondamentale importanza. Questa specie ha circa una decina di sottospecie. In cattività sono state selezionate varie mutazioni.
Ciuffolotto Messicano - Haemorhous mexicanus (foto http://marcorigoniallevamento.weebly.com)
Ciuffolotto Messicano - Haemorhous mexicanus (foto http://animaladay.blogspot.it/)
Uccello esotico di circa 14 cm di lunghezza. Non è un uccello dai colori molto appariscenti, anche se le sue sfumature rosse sono molto belle. Il corpo è tutto sul bruno-grigiastro con delle striature nere. Le guance la gola e la fronte sono rossi. Il becco è chiaro. L'occhio è nero. Le zampe sono carnicine. In questa specie il dimorfismo sessuale è evidente in quanto nelle femmine non sono presenti le zone colorate di rosso. Nei soggetti di sesso femminile tutto il piumaggio è bruno con delle striature color marrone.
Solitamente questa specie si riproduce abbastanza facilmente in cattività. E' buona norma attendere il secondo anno di vita per mettere i soggetti in riproduzione, per avere maggior successo. Il C. Messicano si adatta abbastanza bene alla vita in gabbia e si tratta di una specie molto robusta. Se i soggetti sono ben acclimatati, possono senza problemi, vivere all'esterno tutto l'anno, e può anche svernare all'aperto, basta che si possa dar loro la possibilità di entrare in un ricovero coperto. La coppia và alloggiata in una voliera o in una gabbia ampia. Può vivere anche in voliere miste, con altre specie similari o con esemplari della medesima specie. E' assolutamente sconsigliabile mettere più di un solo maschio nella gabbia-voliera, poiché si innesta in loro un istinto aggressivo, che talvolta porta al combattimento estremo e anche alla morte di uno dei soggetti. Per la cova si utilizza il classico nido a forma di coppa, usato da sempre per il canarino domestico. Più il nido è riparato e nascosto, più possibilità di riuscita ci saranno. Per foderare il nido la femmina usa fibre vegetali varie, tra cui fibre di cocco, fili d'erba, fieno, radichette o anche dei normalissimi filamenti di juta, che si usano nell'allevamento dei canarini comuni. La cova è affidata alla sola femmina, la quale depone al massimo cinque uova. La durata della cova è di quattordici giorni circa. I novelli escono dal nido dopo i venti giorni di vita. I novelli devono rimanere nella gabbia con i genitori per almeno altre 2 settimane, per arrivare senza sofferenza al completo svezzamento. Questo fringillide è ricercato anche in ibridazione in quanto non è difficile farlo incrociare con il Ciuffolotto nostrano, o con altre specie simili.
Come tipologia di alimentazione si può usare il normale misto da canarini con l'integrazione di una modesta quantità di semi di girasole e semi della salute e anche un po' di grano. La verdura è da loro molto gradita. Anche la frutta ben matura è per loro una vera e propria leccornia. Durante l'allevamento dei piccoli, bisogna sempre mettere a loro disposizione del pastoncino all'uovo, con l'aggiunta di semi germinati o immaturi. Talvolta l'integrazione di prede vive, come le tarme della farina, è opportuna.
Uccello non sempre presente alle mostre ornitologiche nazionali e internazionali. Lo si può ammirare, ma non sono mai presenti nelle mostre molti soggetti.
Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it