Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
L’ordine dei Grilloblattoidei fu istituito nel 1914 da Walker, ha una grande importanza scientifica in quanto si ritiene un ordine molto primitivo con molte specie attere di aspetto larviforme.
Gli insetti sono di medie dimensioni, di colore giallastro.
La cuticola è scarsamente sclerificata. Il capo appiattito e diretto in avanti ricorda quello dei Dermatteri; porta due piccoli occhi laterali oppure assenti, e manca di ocelli.
Nel torace i segmenti si presentano depressi, indipendenti tra loro, con tergiti planari e di lunghezza decrescente dal primo all'ultimo; gli sterniti sono poco sclerificati; e pleure di struttura primitiva e col trocantino ampio. Le zampe sono simili a quelle dei Blattoidei, di tipo sorridore, con coxe allungate e con tarsi di 5 articoli senza pulvilli ed arolio.
L'addome, piuttosto lungo, formato da 11 uriti, l'ultimo dei quali rappresentato da 3 laminette che circondano l'ano. Nel maschio il IX sternite porta due coxiti asimmetrici, con stili. Il X urite, in entrambi i sessi, porta un paio di lunghi cerci, simili a quelli dei Plecotteri, di 8-9 articoli allungati. Le femmine hanno un ovopositore lungo, formato da 6 valve, simile per alcune caratteristiche all'ovopositore degli stadi ninfali degli Ortotteri Tettigonidei.
Insetti ovipari, pseudoametabolici, a sviluppo molto lento. Dopo l'accoppiamento il maschio viene divorato dalla femmina che depone le uova nei muschi un anno dopo. Le uova si schiudono dopo circa un anno dalla loro deposizione; le neanidi sono del tutto simili all'adulto e di colore grigiastro, salvo l'ultimo stadio che è di colore bianco.
Grylloblatta campodeiformis (foto Edward S. Ross www.enature.com)