Classe: Insetti
Ordine: Imenotteri
Sottordine: Apocriti
Famiglia: Apidi
Tribu': Bombini
Genere: Bombus
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
I bombi, come le api, raccolgono il nettare ed il polline per nutrire la prole. Sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l'uomo. Il genere Bombus comprende circa 250 specie; molte sono presenti in Europa (una trentina quelle presenti in Italia). I bombi sono molto diffusi nelle zone temperate o ad alte altitudini nelle zone più calde. Vi sono comunque alcune specie tropicali. Alcune rare specie (Bombus polaris e Bombus arcticus) sono in grado di resistere a temperature molto basse e si possono trovare in zone dal clima molto freddo. Sono insetti sociali che vivono in colonie costituite da una regina, operaie nutrici per la prole e bottinatrici per la raccolta del nettare e del polline. I bombi sono caratterizzati da una livrea gialla e nera a bande, anche se ne esistono delle specie tutte nere o con delle bande arancioni, sono generalmente più grossi e pelosi delle comuni api.
I bombi sono insetti sociali che vivono in piccole colonie, formate da pochi esemplari, che non sopravvivono generalmente all'inverno. Gli unici esemplari che sopravvivono all'inverno sono le femmine fecondate che dopo la morte della colonia, cercheranno un luogo riparato dove trascorrere i rigori della stagione invernale. In primavera la femmina fecondata si sveglierà dal letargo e cercherà subito dei fiori per rifocillarsi e cominciare a creare la nuova colonia. In genere si tratta di piccole cavità nel terreno o negli alberi come tane abbandonate, tronchi di alberi cavi, fessure tra muri di pietra. La femmina provvederà a costruire una piccola cella di cera dalla caratteristica forma ad anfora nella quale depositerà alcune uova e che riempirà di cibo. Queste prime uova danno origine a femmine sterili che si occuperanno, come operaie, della raccolta di cibo per la colonia e di aiutare la madre nella costruzione di nuove celle. A partire dalla metà dell'estate compaiono le prime femmine in grado di riprodursi, queste deporranno uova non fecondate che danno origine ai maschi. I maschi feconderanno le nuove femmine nate alla fine dell'estate e che andranno a sviluppare la nuova colonia l'anno successivo.
Tra i bombi esistono anche casi di parassitismo sociale, in cui la specie parassita depone le proprie uova tra quelle dell'ospite, affidando l'onere delle cure parentali alle operaie della specie ospite. (B. barbutellus, B. insularis, B. vestalis).
Formano colonie più o meno come le api anche se, al contrario di quest'ultime, il numero di individui che compongono la comunità è sensibilmente inferiore, sia perché i bombi non creano colonie che durano più di una stagione e sia perché la femmina fecondata si limita a costruire un piccolo nido per l'inizio della comunità, che normalmente va dai 50 fino ad un massimo di 300 del Bombus terrestris. Anche se nella maggior parte dei casi i bombi non conservano il loro nido per più di una stagione, alcune specie tropicali vivono nei loro nidi per alcuni anni (in questo caso le comunità possono diventare sensibilmente più grandi).
Al termine dell'estate l'ultima generazione di bombi di un determinato nido contiene delle regine che passeranno l'inverno in un posto sicuro e temperato pronte per dar vita ad una nuova colonia l'anno successivo. Le regine vivono normalmente un anno, è possibile che specie tropicali siano anche più longeve. A fine estate, la regina della colonia perde il ferormone con cui assegna alle altre la propria superiorità, nascono così individui fertili che depongono uova non fecondate che daranno poi origine ai maschi riproduttori che le feconderanno. La regina intanto viene uccisa dalle operaie, che però moriranno con l'arrivo dei primi freddi.
Bombo alpino Bombus alpinus L. 1758 (foto http://touch.artsdatabanken.no)
Bombo Bombus terrestris L. 1758 (foto http://bem.rssing.com)