Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Medesima origine di quello a pelo raso; introdotto in Italia in tempi lontanissimi, probabilmente con i commercianti fenici dall’antico Egitto. Questo cane infatti compare in molte raffigurazioni egizie del tempo dei Faraoni. Fin dai tempi di introduzione nella nostra penisola diventò molto popolare e lo è ancora oggi. E’ una razza utilizzata molto, soprattutto per la caccia su terreni più disparati. Specializzato nella caccia al cinghiale e alla lepre.
Cane di conformazione mesomorfa, fortemente costruito. Il suo tronco sta nel quadrato ed ha una perfetta simmetria ed armonia nell’insieme. Cane di muscolatura discreta e con ossatura sviluppata ma dall’aspetto asciutto. Corpo con assenza di grasso.
Pressoché identico al carattere del Segugio a pelo raso; è un cane di carattere molto espansivo, di vivace temperamento e giocherellone. E’ fornito di una buona resistenza e di una buona velocità, che lo rendono uno dei migliori cani da caccia del mondo. E’ dotato di proprietà olfattive ammirevoli, confermata dalla sua facilità a trovare la pista lasciata dalla selvaggina durante una battuta di caccia. Possiede uno sguardo molto dolce, una voce squillante e molto piacevole. Adora aiutare il proprietario nella caccia e ama camminare, correre ed effettuare esplorazioni nei boschi, sempre a fianco del suo inseparabile padrone. E’ una razza molto affettuosa ed ubbidiente, forse sono proprio queste due doti ad aver dato alla razza tutta la popolarità che possiede oggi; infatti è la razza italiana più diffusa insieme al Segugio a pelo raso.
Pupo di Crival, Campione Europeo 2003 Segugio Italiano a pelo forte (foto All. Crival)
Dea di Crival, Campionessa Europea 2003 Segugio Italiano a pelo forte (foto All. Crival)
Segugio Italiano a pelo forte (foto www.vigoroso.net)
Altezza:
- maschi da 52 cm a 60 cm
- femmine da 50 cm a 58 cm
Peso:
- maschi da 20 kg a 28 kg
- femmine da 18 kg a 26 kg
Tronco: la sua lunghezza è uguale all’altezza al garrese; il garrese è poco elevato. La lunghezza del costato è poco meno della metà dell’altezza al garrese e la larghezza è circa 1/3 dell’altezza al garrese. Il suo torace deve scendere fino quasi al gomito.
Testa e muso: la testa è dolicocefala ed i suoi assi cranio-facciali sono divergenti e con profilo leggermente arcuato. La larghezza del cranio è meno della metà della lunghezza totale della testa. Le arcate sopracciliari sono poco sviluppate e lo stop ha all’incirca 140 gradi di accentuazione. La lunghezza del muso è pari alla metà della lunghezza totale della testa. Le labbra sono fini e sottili.
Tartufo: sporgente sulla linea verticale delle labbra; abbastanza grande e sempre pigmentato di nero.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero e ben allineati. La chiusura deve essere a tenaglia, anche se è ammessa anche quella a forbice.
Collo: con una leggera arcuatura nella parte superiore e si presenta leggermente convesso. Deve essere i 4/10 dell’altezza al garrese. La sua forma è a tronco di cono.
Pelle: ben aderente al corpo in ogni sua parte; totale assenza di giogaia.
Arti: sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo con ossatura buona e sempre ben proporzionata. L’altezza dell’arto anteriore fino al gomito è uguale alla metà dell’altezza al garrese.
Spalla: la sua lunghezza deve essere uguale ad 1/3 dell’altezza al garrese. Deve presentarsi con un’inclinazione di 45-55 gradi rispetto al piano orizzontale.
Muscolatura: di buono sviluppo ed evidente. Totale assenza di grasso.
Linea superiore: rettilinea con una leggera convessità alla regione del rene.
Coda: con attaccatura alta, piccola alla radice. La sua punta raggiunge il garretto.
Proporzioni: lunghezza tronco uguale all’altezza al garrese; garrese di poco superiore al livello della groppa; lunghezza canna nasale uguale alla metà della lunghezza totale della testa.
Pelo: non deve superare i cinque cm di lunghezza. E’ ruvido in tutto il corpo fatta eccezione della testa e arti. E’ la particolarità evidente che lo contraddistingue dal Segugio italiano a pelo raso.
Colori ammessi: fulvo uniforme, nero focato, tollerato il bianco sul muso, sul cranio, sul petto e sui metatarsi e metacarpi. Non ammessi marrone, ardesia e piombo.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, assi cranio facciali convergenti, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo, enognatismo, anurismo, colori fuori standard, depigmentazione totale del tartufo, depigmentazione dei margini palpebrali, occhio gazzuolo.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it