Origine: Russia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 10 - levrieri.
Il Borzoi (o Barzoi) è una razza dalle antichissime origini. Sono comuni a quasi tutti i levrieri. Dall’Etiopia, il levriero si è diffuso verso l’Egitto, importato dalle conquiste dei grandi Faraoni. Col passare dei secoli, attraversando il Mar Nero, questo particolare cane sarebbe giunto nelle regioni del nord, fino ad arrivare nella zona dell’attuale Ex Unione Sovietica dove, il Borzoi, nella sua forma primitiva, si sarebbe ambientato ed instaurato, con il primordiale compito di aiutare l’uomo nel contrastare il Lupo, oltre che per la caccia alla lepre e alla volpe. Altri esperti ed appassionati della razza sostengono che discenda dall’antico “Levriero russo” e dai “Levrieri del Caucaso”. Molti personaggi storici hanno posseduto cani di questa razza, tra cui anche lo Zar Nicola II. In Europa occidentale il Borzoi arrivo intorno all’anno 1860, e nel 1870 fece la sua prima comparsa in Gran Bretagna. Fu presentato per la prima volta all’esposizione del Cristal Palace di Londra nell’anno 1880. il più grande allevamento di questa razza, nel suo Paese d’origine, era quello di Perchina del Granduca Nicola. Lo Standard venne emesso nel 1923 a Gand ed è stato rinnovato nel 1969. Viene chiamato anche “Barsoi”, “Levriero russo” e “Psowaja Barsaya”.
Cane di grande taglia, dolicomorfo dolicocefalo. Classificato morfologicamente come tipo graioide. Tipo longilineo. Le caratteristiche principali della razza sono la sua enorme statura, la ricchezza della pelliccia, la bellezza dei suoi colori. Ha un buon equilibrio delle proporzioni ed una grande eleganza nei movimenti. Cane che impressiona per la sua taglia ed il suo particolare aspetto somatico, che è unico tra tutte le varie razze.
Il carattere di questo magnifico animale si distingue in generale per la proverbiale calma ed per la grande padronanza di sé.
È un cane molto resistente, non ha problemi di clima e di temperature. Si dimostra un cane molto coraggioso, quando viene utilizzato per la guardia.
Data la sua grande mole, non sembra capace di correre velocemente all’apparenza, invece, da buon Levriero, è un cane molto rapido nei movimenti e piuttosto veloce nella corsa. In molti Paesi dell’Est Europa è ancora utilizzato per la caccia al selvatico, e viste le sue qualità sensoriali abbastanza sviluppate, si rivela una buona razza per questo lavoro. Molto attaccato al proprio padrone. Sufficientemente intelligente.
Borzoi ( foto www.barzoi.it )
Borzoi ( foto www.barzoi.it )
Altezza:
- maschi da 70 a 82 cm al garrese
- femmine di circa 5 cm più piccole.
Peso: varia da 35 a 45 kg.
Tronco: sta in un leggero rettangolo, vale a dire che la lunghezza del tronco è da 1 a 2 cm superiore all’altezza al garrese. Il dorso forma nel maschio un grande arco. La femmina può presentare un dorso più piatto. Linea dorsale larga e molto muscolosa. Il garrese non è accentuato. Il torace è relativamente lungo e molto profondo, ma proporzionatamente stretto e piatto con coste debolmente arrotondate. Il petto è poco pronunciato. La gabbia toracica forma un arco convesso nella sua parte inferiore. Il ventre è fortemente retratto e poco sviluppato. La groppa è luna, larga e muscolosa. Le ossa delle anche devono essere separate da un intervallo largo almeno la lunghezza di una mano, circa 8 cm.
Testa e muso: deve apparire lunga, stretta, asciutta e finemente cesellata. Essa va assottigliandosi gradualmente verso il tartufo. La lunghezza del muso è leggermente superore a quella del cranio. Il profilo fronte-naso forma un angolo ottuso. Il cranio è piatto, leggermente sfuggente e, dato lo scarso sviluppo delle arcate zigomatiche, è molto stretto. La cresta occipitale è molto accusata. Il muso è forte, lungo, stretto e poco profondo. La canna nasale è lievemente montonina. Le labbra sono fini e ben tese sulle gengive. I bordi labiali sono ben pigmentati di nero.
Tartufo: relativamente grosso, sorpassante considerevolmente gli incisivi. Deve essere di colore nero, qualunque sia il colore del manto.
Denti: completa, fortemente sviluppata e ben chiusa. Chiusura a cesoia o a tenaglia.
Collo: è lungo, ben muscoloso, appiattito lateralmente. La parte superiore è leggermente tornita, privo di giogaia, abbondantemente fornito do pelo.
Orecchie: inserite alte e indietro. Sono relativamente piccole, fini, strette e terminanti in punta.
Occhi: grandi, a forma di mandorla, iride di colore più scuro possibile. Relativamente ravvicinati. Espressione dolce, ma sveglia. La rima palpebrale è leggermente obliqua. I bordi palpebrali sono pigmentati di nero.
Pelle: di tessitura fine e ben tesa. È ben pigmentata, senza alcuna lassezza.
Arti: lunghi, asciutti e muscolosi. Gli arti sono dritti. Gli angoli delle articolazioni sono relativamente flessi. La lunghezza delle membra anteriori pressappoco uguale alla metà dell’altezza al garrese. L’avambraccio è particolarmente lungo e verticale, la sua parte posteriore è guarnita di frange. Il carpo è forte. Il metacarpo è corto e non assolutamente verticale. I piedi sono appoggiati parallelamente, stretti, di forma ovale, dita chiuse e ben arcuate. Le unghie e le suole sono ben pigmentate. Il treno posteriore è molto più muscoloso dell’anteriore. La coscia è lunga, larga con una muscolatura asciutta, eccessivamente sviluppata, la parte anteriore è ben guarnita di pelo. La gamba è lunga ed il garretto è ben disceso. Il metatarso è corto.
Andatura: a grandi falcate, elastica al passo e al trotto.
Spalla: lunga, stretta e piatta. È guarnita di muscoli tendinosi. Possente e attaccata al corpo.
Muscolatura: molto ben sviluppata; più sviluppata negli arti posteriori che in tutte le altre parti del corpo.
Coda: inserita bassa, portata a forma di falce o di scimitarra. Molto abbondantemente fornita di pelo, più lunga possibile. In riposo è portata bassa. Passata tra le cosce deve raggiungere la punta dell’osso dell’ileo, la più vicina.
Pelo: lungo, segoso, ondulato o a grandi boccoli. Estremamente folto attorno al collo, sulla parte inferiore del costato, dietro le membra e alla coda. Corto ala testa, alle orecchie e sulla faccia anteriore degli arti.
Colori ammessi: bianco, oro, oro argento, oro ombrato, fuoco ombrato di nero, il muso e le membra scuri, grigio, tigrato, fuoco. Le macchie focate sono ammesse, ma non desiderate. Nei soggetti di colore scuro la maschera nera è caratteristica.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, tocchi fuoco tropo visibili, pelo opaco, pelo corto, testa grossolana, tartufo chiaro, arcate zigomatiche salienti, muso troppo appuntito, orecchie attaccate basse, occhi troppo piccoli, collo grossolano, torace troppo stretto, dorso cedevole, ventre poco retratto, pasturali gracili, arti cagnoli, dita aperte, coda arrotolata, movimento scorretto, monorchidismo, criptorchidismo.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it