Origine: Italia (Piemonte).
Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA
Segugio di origine piemontese. Varietà del piccolo lepraiolo italiano.
Il Segugio di Cravin è probabilmente il risultato di incroci di segugi nostrani, fra cui i ciaplin, piccoli, validissimi segugi fulvi a pelo raso, con maschera, zampe e punta della coda bianche, allevati sulle colline piemontesi, nel passato, dai contadini cacciatori, e segugi unicolore dorato o anche bianchi ed arancio a pelo forte e lungo, di origine savoiarda, probabilmente briquet vandeani o derivati, che erano presenti in buon numero sulle Alpi piemontesi.
La selezione rigorosa da un punto di vista funzionale non disgiunta dalla valorizzazione di alcune caratteristiche morfologiche possedute da qualche soggetto eccezionale, è riuscita a fissare un tipo di segugio estremamente valido, che ha dominato sulle colline piemontesi negli anni fra le due guerre e forse anche prima, e per un decennio dopo.
L’abbondante infusione di sangue di segugio italiano ne ha modificato il tipo ed il lavoro ed i soggetti che conservano le caratteristiche originarie sono purtroppo diventati rari.
Il nome cravin non deriva tanto dall’idea di pelo caprino, che caprino poi non è, ma piuttosto dal fatto che tutti in soggetti erano presenti dei peli un po’ più lunghi ed abbondanti all’altezza del gomito e del ginocchio, fatto tipico di molte capre, soprattutto quelle alpine. Questo mi fu precisato in occasioni e luoghi diversi da anziani cacciatori dei tempi delle mie ricerche, e mi è parso verosimile.
La SISP Società Italiana Pro Segugio (www.prosegugio.it) ha formato una Commissione di esperti per raggruppare alcune delle vecchie razze di segugi di taglia medio piccola ancora esistenti in Italia per arrivare al riconoscimento ufficiale di una razza comune Piccolo Lepraiolo Italiano. I maggiori rappresentanti sono il segugio dell’ Appennino e il Cravin Piemontese, si differenziano fra loro per il pelo ed il colore. La Pro Segugio di Torino ha formato un gruppo di appassionati denominato AMICI DEL CRAVIN per promuovere ed intensificare la ricerca nel territorio, organizzando ritrovi e raduni, si è fatto un regolamento e lo standard del cane. Per poter accedere all’apertura dei Libri genealogici l’ENCI richiede almeno 8 genealogie diverse.
E' un cane di taglia medio/piccola, dall’aspetto robusto, accentuato dall’abbondanza del pelo, di forme asciutte, con buoni muscoli ed ossatura forte.
E’ di poche pretese dal punto di vista alimentare. Ha un carattere schivo e riservato; in casa non ci si accorge quasi della sua presenza, non crea problemi e si accontenta di poco spazio.
Dinamico, pieno di entusiasmo, instancabile, si adatta perfettamente a tutti i terreni. L’andatura preferita, prima dello scovo, è il trotto, leggero, energico, spigliato, alternato a brevi tratti di galoppo. Segue fedelmente naso a terra le passate valide, ma non perde tempo sulle meno valide, preferendo un lavoro d’iniziativa, sbrigativo e conclusivo. L’incontro lo dichiara con energici movimenti di coda fino a colpire i fianchi, per poi far sentire una voce squillante ed espressiva, interrotta da numerose pause più o meno lunghe in cui si sentono sommessi gemiti.
Lavora bene da solo e meglio ancora in coppia; in gruppo, che non dovrebbe mai superare i quattro elementi, non rinuncia alla sua forte personalità, che lo porta ad un lavoro alquanto indipendente, ma sa sempre essere presente in modo incredibile nel momento più opportuno, accanto al compagno che ha risolto o sta per risolvere.
Segugio di Cravin (foto www.prosegugio.it)
Altezza:
- maschi da 47 a 50 cm.
- femmine: leggermente inferiore.
Testa di lunghezza media; la lunghezza del muso è leggermente inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. Il cranio leggermente convesso, non stretto, pur essendo la larghezza inferiore alla lunghezza. Lo stop naso frontale è evidente senza essere troppo marcato
Tartufo nero. Labbra poco sviluppate.
Occhio in posizione sub-frontale, grande, rotondo, di colore marrone, molto espressivo.
Orecchio non molto lungo (arriva appena al tartufo), termina a punta; è portato quasi piatto poiché la cartilagine auricolare è di una certa consistenza.
Arti con appiombi normali e piede leggermente ovale. La coda, mai pesante e grossolana, è piuttosto corta, 1 centimetro sopra il garretto.
Il pelo è piuttosto lungo (circa 5 cm), semi ruvido, distribuito su tutto il corpo escluse le orecchie che si presentano a pelo raso e gli arti e la coda dove è duro ma corto.
Il colore è fulvo chiaro tendente al biondo dorato.
Bruno Ottino - da www.prosegugio.it - S.I.P.S. Società Italiana Pro Segugio "Luigi Zacchetti"
Atlante delle razze di cani a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it