Il luogo di origine è Bardi (Italia - Appennino emiliano); conosciuto anche come Pony Bardigiano, è diffuso nell'Appennino tosco-emiliano.
I primi cavalli che popolarono le valli del Taro e del Ceno furono portati dalla Gallia belgica al tempo dei Romani. Nel corso dei secoli la razza si sviluppò come cavallo di montagna; nel XV secolo si tentò di ingentilirla incrociandola con arabi-friulani, giungendo così a un cavallo molto simile a quello attuale. Quasi estinto dopo la prima guerra mondiale. Nel 1977 è stato approvato un "Regolamento per la selezione e per il Libro genealogico del cavallo bardigiano" che fissa i canoni della razza e ha lo scopo di renderla omogenea.
Adatto per i lavori agricoli in zone impervie e la produzione di carne, oggi è molto apprezzato molto per il turismo equestre. Cavallo da sella.
Tipo: meso-brachimorfo.
Colore mantello: baio, baio oscuro, morello.
Altezza al garrese:
- Maschi:
139-149 cm
- Femmine:
135-147 cm
Categoria: pony.
Testa: piccola e leggera; criniera e coda abbondanti di crine.
Zoccoli: ben conformati con unghia resistente.
Robusto e infaticabile, di temperamento docile e tranquillo.
Stallone Bardigiano (foto dr. Valentino Beretti - Università di Parma)
Fattrice Bardigiana (foto dr. Valentino Beretti - Università di Parma)