Classe: Insetti
Ordine: Tisanotteri
Sottordine: Terebranti
Famiglia: Tripidi
Genere: Heliothrips
Specie: H. haemorrhoidalis Bouché
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Agrumi, Vite, Kaki, Pomacee, Colture ortive e ornamentali in serra.
L’Heliothrips haemorrhoidalis è un Tripide (circa 1,5 mm di lunghezza) di colore nero, con gli ultimi due segmenti addominali bruno-rossicci; è dotato di ali strette e frangiate. Le neanidi sono di colore giallognolo.
Il Tripide degli agrumi e delle serre è una specie polifaga che si adatta a climi caldi e di conseguenza molto diffusa nelle serre; vive prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie.
Il danno si manifesta sulle foglie; tuttavia sugli Agrumi (limone) anche sui frutti, mentre su alcune piante da fiore (Gladiolo) colpisce anche i fiori.
Il danno è determinato dalle punture trofiche e dagli escrementi puntiformi e nerastri che imbrattano foglie e frutti; sulle foglie si manifesta con argentature del lembo, necrosi e successiva filloptosi.
Sui frutti degli Agrumi, soprattutto del limone, provoca una caratteristica rugginosità, in seguito alla suberificazione dei tessuti; la rugginosità assume colore biancastro, sui frutti maturi, mentre è di colore marroncino, sui frutti verdi.
La rugginosità può essere causata anche dall’attacco di Acari come Panonychus citri ed altri.
Il Tripide degli Agrumi, negli ambienti meridionali più caldi e nelle serre, rimane attivo anche durante il periodo invernale; negli ambienti più freddi sverna come adulto, nei ripari tra la vegetazione o sotto le cortecce.
In primavera le femmine originano una serie di generazioni, di norma partenogenetiche, rimanendo sulla vegetazione fino all’autunno.
Le uova vengono infisse nella pagina inferiore delle foglie, lungo le nervature, mediante la terebra; le punture di ovideposizione vengono ricoperte da goccioline di escrementi nerastri che imbrattano la vegetazione.
Gli elementi favorevoli al proliferare delle infestazioni sono le temperature di circa 25 °C e l’elevata umidità che viene trattenuta soprattutto dove il fogliame è più fitto.
Il Tripide degli Agrumi compie, a seconda degli ambienti, fino a 6-7 generazioni all’anno.
Tripide degli agrumi e delle serre (foto http://entomology.ucdavis.edu)
La lotta contro il Tripide degli Agrumi è di tipo chimico e di tipo agronomico; queste seguono i criteri della lotta guidata.
Lotta agronomica
La lotta agronomica consiste essenzialmente in pratiche di potatura che tendono a sfoltire la chioma, per limitare la pullulazione del fitofago evitando i ristagni di umidità che lo favoriscono.
Lotta chimica
In caso di forti infestazioni, ed in modo particolare sul limone, si ricorre alla lotta chimica.
Questa viene effettuata con trattamenti nel periodo primaverile (alla caduta dei petali) ed in quello autunnale che sono quelli più favorevoli alle infestazioni.
Gli interventi vengono eseguiti al superamento delle soglie di intervento che sono state stabilite in:
- 2-3% di frutticini infestati, su un rilevamento di 20 frutti per pianta;
- 5-10% di foglie infestate, su un rilevamento di 4 germogli per pianta.
Gli adulti possono essere monitorati mediante l’applicazione di trappole cromotropiche blu ( 1 ogni 50 metri quadrati circa).
I trattamenti contro le Cocciniglie, effettuati con Oli bianchi, possono contenere le pullulazioni del fitofago, in questi casi, per effettuare una lotta congiunta è opportuno utilizzare Oli bianchi attivati con Fosforganici.