I ricoveri per conigli devono avere gabbie in materiale lavabile e
disinfettabile, quindi preferibilmente in metallo. Il fondo delle gabbie
deve essere in materiale atraumatico quindi non in rete metallica,
con listelli di plastica facilmente asportabile e disinfettabile, ben drenato,
in
modo
che
il
fondo
della
gabbia
sia
asciutto
e
non
crei
lesioni ai
piedi degli animali con formazione
di piaghe.
Ambiente È importante che gli animali non siano sottoposti a sbalzi di temperatura.
Evitare
la
presenza
di
correnti
d’aria
dirette
e
garantire
un’areazione
naturale
per
evitare
un
surriscaldamento
dell’ambiente
con
innalzamento
dei
valori
dell’umidità
(ottimale
tra
il
60/70%).
Nei
conigli all’ingrasso e per i riproduttori la temperatura ottimale è di 15-25°C.
Lo spazio disponibile per i riproduttori dovrebbe essere almeno
di 0,5 mq. a capo. Mentre la concentrazione degli animali all’ingrasso non dovrebbe superare gli 8 conigli/mq. Per allevamenti
a terra al chiuso usare paglia e truciolo di legno e non superare la concentrazione di 5 capi/mq. Si possono allevare anche i conigli
all’aperto usando strutture mobili o recinti chiusi (garenna chiusa)
in entrambe le situazioni, che offrono tanti vantaggi dal punto di
vista economico e di benessere per gli animali, bisogna porre particolare
attenzione
agli
agenti
metereologici
(evitare
freddo
e
caldoeccessivi)
ed
a
spostare
periodicamente
gli
animali
(rotazione
degli spazi) per evitare la diffusione di malattie parassitarie, e migliorare
lo sfruttamento del pascolo.
Nelle norme di igiene da seguire specifiche per il coniglio
bisogna ricordare di:
1) Acquistare animali da fornitori conosciuti e prima di immetterli in
allevamento tenerli in isolamento per almeno 15 giorni.
2) Asportare possibilmente ogni giorno le deiezioni per evitare un
eccesso di ammoniaca nell’ambiente.
3) Tra un parto e l’altro disinfettare accuratamente i nidi di metallo
e tutte le attrezzature usando candeggina diluita, se di altro materiale
legno o cartone
cambiarli.
Laddove
possibile usare
la fiamma o una torcia
al propano.
Le nozioni fornite relativamente alla tipologia dei mangimi ed alla
conservazione dei mangimi valgono anche per l’allevamento del coniglio. Ci sono però degli accorgimenti pratici riguardo all’alimentazione
che
possono
essere
utili
per
la
prevenzione
delle
patologie gastroenteriche
che
sono
piuttosto
frequenti
nei
conigli
soprattutto nella
fase di svezzamento:
- Non svezzare gli animali prima di 35 gg. Così da avere un apparato
digerente
completamente
sviluppato
in
grado
di
digerire
anche
la
fibra
attraverso
il fisiologico comportamento della
coprofagia cioè l’ingestione delle feci molli, che consente una
seconda digestione, utile per assimilare meglio alcune sostanze
nutritive.
- Somministrare solo fieno asciutto e ben conservato, dare foraggi freschi non bagnati, anzi è preferibile raccogliere alimenti
verdi e farli appassire almeno un giorno prima di distribuirli. Il
fieno di medica, pur essendo un ottimo foraggio è facilmente
fermentescibile perciò è consigliabile il suo uso solo nei soggetti
già svezzati e comunque in piccole quantità.
- Somministrare quotidianamente sufficiente quantità di fibra
grezza integrando con paglia e/o crusca.
- Acidificare l’acqua di bevanda con aceto, soprattutto allo svezzamento
o
in
caso
di
diarrea,
usando
una
proporzione
di
2
cucchiai/lt
di acqua per circa
2 settimane.
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