Quando le foglie hanno margine intero, poco intaccato o inciso anche profondamente, ma non fino ad arrivare alla nervatura mediana, si parla di foglie semplici (Betula pendula, Ostrya carpinifolia, Castanea sativa, Alnus glutinosa). Se al contrario le parti in cui è divisa la lamina diventano completamente indipendenti l'una dall'altra, tanto che ciascuna può anche essere provvista di un proprio piccioletto si parla di foglia composta (Robinia pseudoacacia).
La foglia (fonte Iprase Trentino)
Foglie composte
Le foglie composte sono pennate quando le foglioline sono disposte a destra e a sinistra del rachide come in una penna e palmate se le foglioline sono disposte a ventaglio. Le pennate sono imparipennate se hanno una fogliolina terminale, altrimenti paripennate. La foglia pennata può essere due volte (bipennata) o tre volte pennata (tripennata). Una foglia composta da sole tre foglioline si dice trifogliata (Trifoglio, Fragola).
Foglie composte
A seconda della forma della lamina si distinguono foglie filiformi (lunghe e sottili), aghiformi, lesiniformi (fatte a lesina, simile a un sottile punteruolo), lineari (a lamina allungata e stretta), lanceolate, oblunghe (circa due volte più lunghe che larghe), ovali, ovate, spatolate, ellittiche, rotonde...
Nelle immagini sono riportate solo alcune delle numerose forme presenti in natura.
Alcune forme di lamina
Le nervature sono formate da fasci di vasi e di fibre per il trasporto della linfa e costituiscono anche lo "scheletro" della lamina. A seconda della disposizione delle nervature la foglia può essere penninervia: con nervature disposte come nelle penne degli uccelli (Carpinus betulus); parallelinervia: con nervature quasi parallele come nelle Graminaceae; palminervia: con nervature principali che partono tutte da un unico punto (Acer campestre).
Disposizione delle nervature
Spesso il margine della foglia presenta poche ma profonde incavature che mettono in evidenza delle sporgenze chiamate lobi. In questi casi la foglia si dice lobata. Se le intaccature arrivano circa fino a metà della distanza fra il margine e la nervatura mediana si parla di foglia fessa, partita se invece arrivano fino vicino alla nervatura mediana, setta (o sezionata) quando la nervatura viene raggiunta. Quando le incisioni sono disposte a sinistra e a destra della nervatura principale si parla di foglie pennatolobate; quando invece si aprono come le dita di una mano la foglia è palmatolobata. La foglia pennatolobata con lobi acuti e diritti all'interno è roncinata, se il lobo superiore è molto più grande degli altri si dice lirata.
Foglie incise
Per quanto riguarda la forma del margine si distinguono foglie a margine intero (se non vi sono incisioni o sporgenze), sinuoso (a linea ondulata), seghettato (con denti acuti rivolti verso l'apice della lamina), dentato (con sporgenze acute rivolte in fuori), doppiamente dentato (con grossi denti a loro volta dentati), crenato (con sporgenze a contorno arrotondato). Quando la lamina si ripiega verso il basso vicino al margine si parla di lamina revoluta o di margine revoluto, quando invece si piega verso l'alto, si dice involuta al margine.
Margine di foglie non incise