Regione: Puglia/Basilicata
Riconoscimento UE: 2017
La zona di produzione della Lenticchia di Altamura IGP comprende i Comuni di Altamura, Ruvo di Puglia, Corato, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle in provincia di Bari e i comuni di Andria, Minervino Murge, Spinazzola in provincia di Barletta-Andria-Trani, nella regione Puglia; i comuni di Montemilone, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania, Banzi, Forenza, Tolve in provincia di Potenza e i comuni di Irsina, Tricarico, Matera in provincia di Matera, nella regione Basilicata.
La Lenticchia di Altamura IGP ha forma tonda e piatta e si contraddistingue oltre che per le dimensioni, comprese tra i 3 ed i 4,9 mm per la Eston e tra i 5 ed i 7 mm per Laird, anche per il colore che può assumere diverse gradazioni del verde e del marrone, anche a seconda dello stadio di maturazione in cui viene raccolta. Il suo gusto è più dolce rispetto alle altre lenticchie nazionali, all’assaggio si distinguono inoltre sentori erbacei e aromatici.
Lenticchia di Altamura IGP
Articolo 1
Denominazione
L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) “Lenticchia di Altamura” è riservata alla lenticchia secca
appartenente alle varietà Laird ed Eston appartenenti alla specie: Lens esculenta Moench (Sinonimi:
Ervum lens. L., Lens culinaris Medic.) rispondente alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel
presente disciplinare di produzione.
Articolo 2.
Caratteristiche del Prodotto
All’atto dell’immissione al consumo la “Lenticchia di Altamura” deve presentare le seguenti
caratteristiche:
Forma: tonda e appiattita;
Dimensione: calibro compreso tra i 3 ed i 4,9 mm per la Eston e tra i 5 ed i 7 mm per Laird ;
Colore: diverse gradazioni del verde e del marrone;
Peso medio per 100 semi: da un minimo di 2,8 g ad un massimo di 3,6 g per la Eston e da un
minimo di 5,7 a un massimo di 6,5 g per Laird ;
Umidità delle lenticchie secche al momento della commercializzazione: ≤ 13%;
Tenore proteico: > 23%;
Ferro: > 6 mg/100gr di prodotto;
La granella secca non deve presentare alterazioni di colore e di aspetto esteriore tali da
comprometterne le caratteristiche, con una tolleranza complessiva massima del 1,5% di: prodotto
spaccato, macchiato, tonchiato o alterato a livello di colorazione. È consentita inoltre una
percentuale massima di 1,5 di prodotto secco fuori calibro.
All’immissione del prodotto sul mercato questo deve essere idoneo al consumo umano.
Articolo 3.
Zona di produzione
La zona di produzione della “Lenticchia di Altamura IGP” comprende il territorio amministrativo
dei seguenti Comuni: Altamura, Ruvo di Puglia, Corato, Minervino Murge, Andria, Spinazzola,
Poggiorsini; Gravina in Puglia, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Montemilone, Palazzo
San Gervasio, Genzano di Lucania, Irsina, Tricarico, Matera, Banzi, Forenza, Tolve.
Articolo 4.
Prova dell’origine
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata e documentata in maniera palese ed
inequivocabile. In questo modo, oltre che per mezzo dell’iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla
struttura di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei produttori dei
condizionatori e dei confezionatori, nonché attraverso la denuncia tempestiva alla struttura di
controllo dei quantitativi prodotti, è garantita la tracciabilità del prodotto. Tutte le persone, fisiche o
giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte della struttura di
controllo, secondo quanto disposto dalla normativa vigente nonché dal disciplinare di produzione e
dal relativo piano di controllo.
Articolo 5.
Metodo di ottenimento
Avvicendamento colturale
La coltivazione della "Lenticchia di Altamura" non può seguire avvicendamento colturale ad altre
leguminose.
Epoca di semina
La semina della “Lenticchia di Altamura” si effettua da novembre a marzo. La scelta più opportuna
per la data di semina varia in funzione dell’ambiente e del metodo di coltivazione adottato.
Semina
Il seme delle varietà Eston, Laird deve presentare le caratteristiche del seme così come previsto
dalla legislazione vigente. E’ previsto il reimpiego aziendale a condizione che il prodotto rispetti le
caratteristiche qualitative previste dalla legislazione vigente.
Difesa antiparassitaria
È consentito l’impiego dei presidi fitosanitari consentiti dalla legislazione vigente.
Controllo delle infestanti
È consentito l’impiego dei presidi fitosanitari consentiti dalla legislazione vigente.
Resa
La produzione massima ottenibile è pari a 2,5 t/Ha di granella.
Post-produzione
Dopo la raccolta sul prodotto devono essere effettuate almeno le seguenti lavorazioni:
a) disinfestazione da parassiti; b) pulitura per separare corpi estranei leggeri e pesanti, piccoli e
grandi che siano; c) spietratura che permette di eliminare eventuali pietre ancora presenti; d) lettura
ottica che permette di ottenere uniformità del colore delle lenticchie nonché di eliminare corpi
estranei in funzione del colore e della forma; e) eliminazione di metalli accidentalmente presenti; f)
stoccaggio in Big Bags rivestiti internamente da materiale plastico per alimenti oppure in silos in
modo da proteggere il prodotto da attacchi da parte di parassiti.
La disinfestazione in post-produzione deve essere eseguita entro le 24 ore dalla raccolta all’interno
dell’area delimitata dal disciplinare, per controllare attacchi di tonchio.
Articolo 6.
Legame con la zona geografica
La “Lenticchia di Altamura” ha una forte reputazione sul territorio nazionale e negli ultimi anni sta
crescendo in maniera importantissima a livello commerciale. Il territorio di produzione è quello
compreso nella Murgia Barese e Materana e nella confinante fossa Pre-Murgiana in una fascia
altimetrica compresa tra i 300 mt ed i 600 mt slm. e ricade in parte all’interno del Parco Nazionale
dell’Alta Murgia.
Se dal punto di vista storico la coltivazione della Lenticchia di Altamura vanta grande esperienza e
conoscenza della pianta, del terreno e del clima idoneo a questa coltura, vi è da sottolineare che la
sapienza degli agricoltori esprime continuità nel cambio generazionale che è avvenuto negli ultimi
anni e che sta avvenendo in maniera sempre più importante e che vede due, o a volte addirittura tre
generazioni differenti in campo a lavorare assieme.
Il vero legame tra questo prodotto e la zona geografica di produzione è dato, oltre che dai fattori
umani e dalla sua reputazione, anche dalle particolari caratteristiche climatiche, pedologiche e
geomorfologiche.
In genere le Murge vengono distinte in Murge di SE e Murge di NW a causa delle non poche
differenze di ordine climatico e geomorfologico. In particolare, per quanto attiene agli aspetti
climatici, le Murge di NW, così come l’adiacente Fossa Pre-Murgiana, risentono dell'afflusso delle
correnti umide provenienti dagli Appennini.
Il territorio summenzionato, interessato alla produzione di Lenticchia di Altamura, è caratterizzato
da un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e secche. Le precipitazioni oscillano
intorno a 604 mm/anno, con minimi di pioggia che si verificano nel mese di luglio mentre i massimi
nei mesi di novembre e dicembre. Per quanto concerne la termometria della zona geografica
interessata, gli andamenti dei valori medi mensili di temperatura mostrano che le minime, che
possono scendere sotto zero, si verificano nel mese di gennaio mentre le temperature massime
possono raggiungere i 40°C nei mesi di luglio e agosto. La temperatura media annua è pari a 15°C.
I suoli, perlopiù profondi e di medio impasto presentano una composizione granulometrica
tendenzialmente argillosa, con scheletro abbondante dotato di sostanza organica e azoto con molto
calcare, con un pH compreso tra 7,6 e 8.
Queste specificità del suolo e del clima della zona di produzione della Lenticchia di Altamura
contribuiscono a conferire al prodotto caratteristiche distintive in termini di alto tenore proteico e di
notevole contenuto in ferro.
Come ben si sa, in generale, la quantità di proteine presenti nella granella è molto variabile e
dipende dalla quantità di azoto che la pianta trova disponibile e riesce ad assorbire. La quantità di
azoto dipende dalla presenza di azotofissatori simbionti, appartenenti al genere Rhizobium, che
possono infettare le radici delle leguminose con la formazione di noduli radicali sede del processo
di azoto-fissazione. L'azoto-fissazione non avviene al di sotto di 9°C così come un pH inferiore a
5.6 o superiore a 8.0 crea un contesto difficile per la funzionalità dei batteri. I terreni circoscritti
nella zona geografica interessata alla produzione di Lenticchie di Altamura hanno un pH variabile
tra 7,6 e 8 mentre la temperatura media della zona è di 15°C. Queste condizioni favoriscono la
diffusione dell’infezione batterica nelle radici, lo sviluppo del nodulo radicale e della struttura
simbiontica nonché l’azoto-fissazione a seguito dell’inizio del rapporto simbiontico e garantiscono
alla Lenticchia di Altamura un elevato contenuto in proteine. Questo ha permesso nel corso dei
secoli alle popolazioni locali di sostituire la carne e di fornire allo stesso tempo un adeguato apporto
proteico nella loro alimentazione. Del resto la dieta mediterranea, oggi patrimonio mondiale
dell’umanità, è caratterizzata dall’apporto proteico di origine vegetale e non animale.
I terreni calcarei come quelli della Murgia Barese e Materana e della Fossa Pre-murgiana sono
mediamente ricchi in ferro la cui solubilità nel terreno è legata ad alcuni fattori tra i quali quello che
la influenza maggiormente è il pH. In terreni a pH elevato con valori compresi tra 8 e 10, il calcare
tende a legarsi con il ferro in composti insolubili ed indisponibili per le piante. I terreni della zona
interessata alla produzione di Lenticchia di Altamura hanno valori di pH compresi tra 7,6 e 8 e
questo permette alle piante di Lenticchia di Altamura di avere disponibilità di ferro solubile in
acqua, pertanto, la quantità di questo importante microelemento nella Lenticchia di Altamura è
superiore rispetto alle stesse varietà coltivate fuori dell’area di produzione. Il ferro favorisce la
produzione di emoglobina e di globuli rossi: assicurando una corretta ossigenazione delle cellule del
corpo, garantisce così la vitalità e la crescita armoniosa dell’intero organismo. Stimola le funzioni
del fegato, della milza, dell’intestino e del midollo osseo. Il ferro è inoltre fondamentale per i
neurotrasmettitori come serotonina e dopamina, garantisce resistenza alle malattie, è utile contro lo
stress ed è indispensabile per mantenere efficiente il sistema immunitario.
Anche nell’ambito culinario, non solo nell’areale di produzione, bensì a livello nazionale, è
rinomato l’impiego di Lenticchia di Altamura. E’ facile trovarla nella grande distribuzione
organizzata dell’intero territorio nazionale e sono molti i siti web e le trasmissioni televisive che
parlano di Lenticchia di Altamura come ingrediente base per ricchi piatti non solo legati al
tradizionale consumo di capodanno.
Articolo 7.
Controlli
La conformità del prodotto al disciplinare è svolto da una struttura di controllo conformemente a
quanto stabilito dagli artt. 36 e 37 del Reg. UE n. 1151/2012. Tale struttura è: CSQA Certificazioni
srl – P.Iva 02603680246 - Via San Gaetano 74 – 36016 Thiene (VI). Telefono 0445.313011, fax
0445.313070. web: http://www.csqa.it; PEC: csqa@legalmail.it; email: regolamentato@csqa.it
Articolo 8.
Confezionamento ed Etichettatura
La “Lenticchia di Altamura” si presenta in granella secca deve essere immessa al consumo in
confezioni della capacità massima di kg 10 per uso alimentare, conformi alla legislazione vigente, in
modo da garantire la inalterabilità delle caratteristiche di salubrità ed organolettiche del prodotto.
Esclusivamente per le transazioni commerciali all’ingrosso il prodotto pronto per essere
confezionato può essere confezionato in big bags della capacità massima di 30 q.li o in sacchi della
capacità massima di 25 kg idonei all’uso alimentare.
La confezione, reca obbligatoriamente sulla etichetta a caratteri di stampa chiari e leggibili, oltre al
simbolo grafico europeo della IGP ed alle informazioni corrispondenti ai requisiti di legge le
seguenti ulteriori indicazioni: il nome, la ragione sociale, l’indirizzo dell’azienda produttrice o
confezionatrice. E’ ammesso l’utilizzo di marchi privati, purché questi non traggano in inganno il
consumatore e siano consentiti dalla legislazione vigente.
La confezione deve altresì recare obbligatoriamente il logo come di seguito descritto.
Logo
Il logo della denominazione Lenticchia di Altamura IGP è costituito da 19 lenticchie stilizzate di
dimensioni variabili, proporzionate e disposte secondo la grandezza e l’ubicazione dei comuni che
rientrano nel territorio di produzione. Tale logo sovrasta la dicitura “Lenticchia di Altamura IGP”
disposta su tre righi e proporzionata in modo da evidenziare la parola Altamura che si trova nel rigo.
Logo della Lenticchia di Altamura IGP