Territori dei comuni di Cerignola, Stornara, Ortanova, S.Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Stornarella, in provincia di Foggia.
L’oliva La Bella della Daunia DOP si presenta di grande pezzatura, ha polpa abbondante di colore verde o nero. Di forma allungata (simile ad un susina), si caratterizza per la pellicola sottile ed il gusto pieno e saporito.
La Bella della Daunia DOP (foto www.consorziotutelaolivabella.com)
Articolo 1.
La denominazione d'origine protetta «La Bella della Daunia» e'
riservata alle olive da mensa di colore verde e di colore nero che
rispondono ai requisiti ed alle condizioni stabilite dal Reg. (CE) n.
510/2006 e dal presente disciplinare di produzione.
Articolo 2.
La denominazione di origine protetta «La Bella della Daunia»
designa le olive da mensa di colore verde e di colore nero prodotte
nella zona delimitata al successivo art. 3 del presente disciplinare
ottenute dalla varieta' di olivo la «Bella di Cerignola».
Articolo 3.
La zona di produzione della denominazione di origine protetta «La
Bella della Daunia» di cui al presente disciplinare, comprende in
provincia di Foggia, parte dei territori comunali di Cerignola, Orta
Nova, Stornarella e Trinitapoli e gli interi agri di San Ferdinando e
Stornara.
Il confine che delimita il territorio idoneo alla coltivazione
dell'oliva da mensa «La Bella della Daunia» s'estende da ovest verso
l'estremo sud:
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canosa di Puglia» IV S.O. partendo
da ovest il confine dell'area interessata inizia con la delimitazione
del fiume Ofanto e prosegue verso il «Ponte Romano» situato sulla
s.s. n. 98 e verso Cerignola sino all'incrocio con la strada
provinciale «Ciminiera», deviando a sinistra fino al raggiungimento
del locale «Casalini».
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Madonna di Ripalta» I S.E.
attraverso la strada «Ciminiera» raggiunge la s.s. 529 Ofantina da
dove prosegue verso sinistra lungo la suddetta stradale. Carta I.G.M.
1:25.000 n. 175 «Villaggio Gaudiano». Il N.E. dalla masseria
Catenaccio s'estende lungo la s.s. 529 Ofantina sino al km 13, devia
a destra sino alla masseria Moschella. Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175«S. Carlo». Il N.O. dalla masseria Moschella la delimitazione
continua sino al limite dell'agro di Cerignola, prosegue lungo detto
limite fino all'incrocio della strada S. Leonardo - Topporusso, devia
a destra, percorre la stessa strada sino a 800 ml circa oltre la
masseria Posta Barone Grella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Borgo Liberta» I S.O.: il confine
segue la strada S. Leonardo - Topporrusso dal km 13,00 sino al km
11,00 circa.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Madonna di Ripalta» I S.E. dal km
11,00 circa la delimitazione s'estende sino al quadrivia della strada
Pozzo Terraneo, devia a sinistra e prosegue lungo la strada Pozzo
Monaco-pozzoterraneo.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Borgo Liberta» I S.O. prosegue
lungo la strada Pozzo Monaco - Pozzoterraneo sino al quadrivia di S.
Giovanni in Fonde distante 5 km circa dal comune di Stornara e devia
dapprima verso sinistra sino al km 11,3 e poi verso destra
percorrendo la strada comunale che conduce al comune di Stornarella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Orta Nova» I N.O.: seguendo la
strada sopra descritta, raggiunge il comune di Stornarella e da qui
prosegue attraverso la provinciale Stornarella - Ascoli Satriano sino
al limite dell'agro di Stornarella (confinante con il canale «La
Pidocchiosa»).
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Corleto» IV S.E. la delimitazione
prosegue poi fino al limite costituito dall'agro comunale di
Stornarella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Ordona» IV N.E. Dall'agro del
comune di Stornarella il confine s'estende lungo la strada
provinciale Orta Nova - Ascoli Satriano fino al comune di Orta Nova.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Orta Nova» I N.O. Dal comune di
Orta Nova attraverso la s.s. n. 161 Orta Nova - Napoli il confine
s'estende fino al «Passo d'Orta», da qui devia verso sinistra con la
s.s. n. 16 Cerignola - Foggia in direzione del capoluogo di
provincia, fino al limite dell'agro di Orta Nova. Carta I.G.M.
1:25.000 n. 164 «Stazione di Orta Nova» TI S.O. il confine continua
lungo la s.s. n. 16 in direzione di Foggia costeggiando l'agro di
Orta Nova fino al raggiungimento della s.s. n. 544 Foggia -
Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 164 «Tressanti» TI S.E. la delimitazione
prosegue poi lungo la s.s. n. 544 Foggia - Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 «Stazione di Candida» III S.O. Il
confine continua lungo la s.s. n. 544 Foggia - Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 «Trinitapoli» III S.E. La
delimitazione prosegue lungo la s.s. n. 544 Foggia - Trinitapoli e
raggiunge la periferia del comune di Trinitapoli sino ad incrociare
la strada comunale «Mandriglia». Da li' prosegue fino a raggiungere
il «Vecchio derivativo Ofantino». Devia poi verso destra lungo il
limite dell'agro comunale di Trinitapoli sino al fiume Ofanto.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canne della battaglia» IV N.IE. il
confine prosegue poi lungo il fiume Ofanto limite di confine
dell'agro comunale di Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «S. Ferdinando di Puglia» IV N.O.
Prosegue ancora lungo il fiume Ofanto limite dell'agro comunale di S.
Ferdinando di Puglia.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canosa di Puglia» IV S.O. Il
confine s'estende lungo il fiume Ofanto e raggiunge il «Ponte Romano»
situato sulla s.s. n. 98 Cerignola - Canosa.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Cerignola» I N.E. Il territorio di
Cerignola descritto all'interno della carta I .G.M. n. 175«Cerignola» I N.E. risulta essere compreso entro i confini
precedentemente delimitati.
Articolo 4.
Il sistema di coltivazione deve essere quello tradizionalmente
adottato nella zona, fortemente legato ai peculiari caratteri
orografici e pedoclimatici.
Il sistema di potatura annuale, le forme di allevamento e sesti
d'impianto sono quelli tradizionali della zona, con un numero massimo
di piante 420/Ha, anche consociate.
La raccolta delle olive avviene direttamente dalla pianta, a
cominciare dal 1° ottobre; per le olive verdi nel momento in cui la
pellicola inizia a virare dal verde foglia al verde paglierino con
lenticelle ben pronunciate, per le olive nere quando le olive sono
invaiate o mature con colorazione rosso vinoso.
Per evitare il contatto delle olive con il terreno devono essere
usati dei teli.
L'irrigazione deve terminare 10/15 giorni prima della raccolta
per non danneggiare le drupe (ammaccature) che risultano troppo
turgide e delicate.
Il trasporto deve essere fatto in modo idoneo per evitare danni
al frutto. A tal fine devono essere impiegate idonee cassette di
plastica.
La produzione massima consentita d'olive per ettaro ammessa a
tutela non deve superare i 150 q.li/Ha in coltura specializzata o
promiscua (in tal caso si intende la produzione ragguagliata)
Le olive verdi «La Bella della Daunia» a D.O.P. subiscono un
processo di trasformazione con Sistema Sivigliano che viene di
seguito descritto: le olive dopo la calibratura sono trattate con
soluzione di liscivia alcalina (idrossido di sodio), le cui
concentrazioni potranno variare da 1,7% al 4,0% (w/v), a secondo
della maturazione delle olive, della temperatura, della qualita'
dell'acqua. Il trattamento si fa in recipienti di capacita' variabile
badando che la soluzione copra totalmente i frutti e si interrompe
quando la liscivia sia penetrata ai 2/3 circa dello spessore della
polpa. Questa fase di lavorazione dura da un minimo di otto ore ad un
massimo di quindici ore. Le olive devono essere costantemente coperte
di acqua per evitare ossidazioni.
Dopo il trattamento con la liscivia alcalina vengono fatti dei
lavaggi con acqua per eliminare la soluzione sodica. Segue la
fermentazione 30-60 giorni in recipienti adeguati nei quali le olive
devono essere sempre coperte con salamoia che deve avere una
concentrazione iniziale del 9%-10% che scende rapidamente intorno al
5% per l'alto contenuto d'acqua scambiabile dell'oliva. Qualora il
periodo che intercorre tra la fase di fermentazione e quella di
confezionamento supera i 6 mesi, allora e' necessario aggiungere sale
macinato in modo da stabilizzare la salamoia tra l'8% ed il 10%. Dopo
la fermentazione le olive vengono confezionate in contenitori di
vetro o di latta, ed altri contenitori con una salamoia finale
variabile dal 3% al 5% e con pH < 4.6; segue la pastorizzazione.
Le olive nere «La Bella della Daunia» a D.O.P. subiscono un
processo di trasformazione con Sistema californiano che puo' avvenire
in uno dei due modi di seguito descritti:
Metodica A): le olive sono calibrate e messe in contenitori con
salamoia salina concentrata dal 2,5% al 10% in ragione inversa della
grossezza e al riparo dell'aria nell'attesa d'essere lavorate.
Successivamente viene sostituita la salamoia con una prima soluzione
di liscivia (idrossido di sodio) al 2% circa, per essere poi
direttamente arieggiate o immettendo aria compressa nell'acqua.
Ripetuti trattamenti con liscivie diluite seguiti ciascuno da
aerazione, facilitano la penetrazione fino al nocciolo; se e'
necessario le olive sono trattate con soluzione di gluconato di ferro
o di lattato ferroso alimentare fino a 150 mg/kg d'olive (come
residuo) per l'annerimento completo del frutto. Successivamente le
olive sono lavate, sottoposte a vapore e confezionate in contenitori
di vetro o di latta ed altri contenitori che possano essere
sottoposti a sterilizzazione, con una salamoia al 3% circa e con
pH=4,6 circa. Segue la sterilizzazione.
Metodica B): le olive sono calibrate e messe in contenitori con
salamoia salina concentrata dall'8% al 10% in ragione inversa della
grossezza e al riparo dell'aria nell'attesa d'essere lavorate.
Successivamente viene sostituita la salamoia con una soluzione di
liscivia (idrossido di sodio) variabile dall'1,3 al 2,5% circa fino
quando la liscivia sia penetrata ai 2/3 circa dello spessore della
polpa. Seguono poi vari lavaggi e aerazione immettendo aria compressa
nell'acqua. Se necessario le olive sono trattate con soluzione di
gluconato di ferro o di lattato ferroso alimentare fino a 150 mg/kg
d'olive (come residuo) per l'annerimento completo del frutto.
Successivamente le olive sono lavate, sottoposte a vapore e
confezionate in contenitori di vetro o di latta ed altri contenitori
che possano essere sottoposti a sterilizzazione; il prodotto
confezionato avra' una salamoia finale con concentrazione variabile
dal 2% al 5% circa ed un pH > 4,6. Segue la sterilizzazione.
Articolo 5.
Gli oliveti e le ditte di trasformazione idonee alla produzione
della DOP «La Bella della Daunia» sono iscritti in un apposito
elenco, attivato, aggiornato e conservato dall'organismo di controllo
conformemente alle previsioni degli articoli 10 e 11 del reg. CE n.
510/06.
Articolo 6.
All'atto dell'immissione al consumo l'oliva verde da mensa D.O.P.«La Bella della Daunia» deve avere le seguenti caratteristiche:
la tonalita' di colore deve essere verde paglierino uniforme
con lenticelle marcate;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta
ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa,
sottigliezza della pellicola;
peso compreso tra 6 g e 30 g;
resa in polpa > 80%;
contenuto in grasso < 15%;
tenore in zuccheri riduttori < 2,8%.
All'atto dell'immissione al consumo l'oliva nera da mensa D.O.P«La Bella della Daunia» deve avere le seguenti caratteristiche:
colore deve essere nero intenso all'esterno;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta
ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa,
sottigliezza della pellicola;
peso compreso tra 6 g e 30 g;
resa in polpa > 80%;
contenuto in grasso < 18%;
tenore in zuccheri riduttori < 2,4%.
Articolo 7.
L'immissione al consumo della DOP «La Bella della Daunia» deve
avvenire secondo le seguenti modalita': il prodotto deve essere posto
in vendita in appositi contenitori di vetro, con peso sgocciolato
minimo di 100 g, in confezioni in termoplastica con peso sgocciolato
minimo di 100 g, in latte con peso sgocciolato da 180 g in su;
contenitori in plastica da 20 a 150 kg (per il trasporto delle olive
dai trasformatori ai confezionatori) che non alterino e non
trasmettano alle olive odori o sostanze nocive. Le confezioni devono
essere sottoposte a pastorizzazione o sterilizzazione.
Tutti i contenitori devono essere provvisti di etichettatura
corrispondente ai requisiti stabiliti dalle varie disposizioni di
legge; sull'etichetta saranno riportate a caratteri di stampa chiari
e leggibili le seguenti indicazioni:
«La Bella della Daunia» e «denominazione di origine protetta»
(o la sua sigla D.O.P.);
il logo della denominazione da utilizzare in abbinamento
inscindibile con la Denominazione di origine protetta (o la sua sigla
DOP);
il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda
produttrice e confezionatrice;
peso netto sgocciolato contenuto nella confezione espresso in
conformita' alle norme vigenti.
Il simbolo grafico e' composto da una figura femminile che si
ispira alla tradizione iconografica vascolare presente anticamente in
Daunia ed e' resa «in negativo», si tratta di una danzatrice che
nella mano sinistra stringe un ramo di ulivo sollevato dalla figura.
Attorno alla figura si inserisce il titolo «La Bella della
Daunia» con caratteri classici «graziati» (in maiuscolo). Nella
cornice esterna di colore oro pantone 872 si inserisce superiormente
la dicitura «Oliva da mensa DOP», inferiormente viene riportato il
nome della cultivar: varieta' «Bella di Cerignola».
Nelle riproduzioni la figura e' nera con tratti bianchi su sfondo
bianco. Essa e' inscritta in una doppia circonferenza profilata di
colore oro Pantone 872. La prima circonferenza mostra come sfondo il
colore bianco, la seconda a fondo colore oro Pantone 872.
Entrambe le scritture sono in nero.
Il simbolo grafico sara' riprodotto su di un bollino autoadesivo
in tre dimensioni: con 2, cm 3, cm 5.