Per decidere in merito ad una divisione di una eredità un giudice chiede ad un consulente tecnico la valutazione di un'azienda ad ordinamento frutticolo, estesa per ha 11 in zona pianura irrigua.
Il soprassuolo è costituito da un pescheto impiantato da un anno su 4 ha e da una pomacea di 10 anni estesa ha 7.
Ipotizzando altri dati necessari alla risoluzione del quesito, il candidato proceda a redigere una stima analitica giustificando ogni dato che prende in considerazione agli effetti della valutazione.
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Durata massima della prova: 7 ore.
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Interpretazione del testo
1) Premessa
2) Descrizione del fondo
3) Stima del valore del fondo
- Stima del valore terra nuda
- Stima del valore del pescheto al 1° anno
- Stima del valore del pereto al 10° anno
- Stima del valore dell'intero fondo
4) Conclusione
Interpretazione del testo
Il Giudice ha dato incarico al consulente tecnico d'ufficio (CTU) di
procedere alla stima di un fondo rustico per decidere in merito ad una
divisione di un'eredità. Il primo atto formale del CTU è
l'accettazione dell'incarico mediante giuramento, pronunciando la
formula di rito, durante l'udienza di comparizione.
L'aspetto economico da considerare è il più probabile valore di
mercato. La valutazione del bene deve essere riferita alla data di
apertura della successione (morte del "de cuius"; per
comodità ipotizziamo all'inizio dell'anno, in pieno riposo vegetativo,
in modo da escludere eventuali frutti pendenti o anticipazioni
colturali).
Ricordiamo che, ai fini dello svolgimento della stima, il perito dovrà
effettuare sopralluoghi, ricerche e indagini.
La traccia proposta dal Ministero prevede espressamente una stima
analitica. A giudizio dello scrivente è da escludere la scelta del
procedimento analitico nella determinazione del Vo per le
numerose difficoltà pratiche che si riscontrano, in particolare nella
stima degli arboreti (la previsione di ricavi e spese dell'intero ciclo,
protraendosi per lunghi periodi di tempo, va incontro a notevoli
incertezze e rischi; difficoltà nella scelta del saggio di
capitalizzazione; saggio da utilizzare nell'accumulazione alla fine del
ciclo di prodotti e spese; durata probabile del ciclo economico; -
vedere anche "Corso di estimo rurale" S. Amicabile).
Si ritiene più corretta la scelta del procedimento sintetico nella
determinazione del valore terra nuda e la stima analitica nel valore
del Vm.
Il sottoscritto ......................., iscritto al Collegio dei Periti
Agrari della provincia di ............... al n. ......, ha ricevuto
incarico dal Giudice ............ del Tribunale di ............., di
procedere alla stima dell'azienda "Cascine" sita nel Comune di
Molinella, provincia di Bologna.
A seguito dei sopralluoghi effettuati, il sottoscritto ha accertato
tutti i dati rilevanti ai fini della valutazione, che vengono di seguito
esposti ed elaborati.
L'azienda in oggetto è sita nel Comune di Molinella, provincia di
Bologna; dista circa 500 metri dalla strada statale n. 230 alla quale è
collegata mediante strada vicinale asfaltata; dista circa due Km dal
centro abitato di Molinella e 3 dal locale mercato. La zona è a
vocazione frutticola e la frutta prodotta viene venduta a grossisti
presso il locale mercato ortofrutticolo.
Il fondo è riunito in un unico corpo di forma regolare, a giacitura
pianeggiante; l'altitudine è di 20 m s.l.m. Il clima è tipicamente
continentale con inverni rigidi ed estati calde; la zona è spesso
interessata da nebbie, in particolare durante il periodo invernale. Le
precipitazioni medie annue sono pari a circa 800 mm, concentrate
soprattutto in autunno e primavera. Le sistemazioni idraulico-agrarie,
costituite da una rete di fossi e scoline, permettono un rapido
allontanamento delle acque in eccesso. Su tutta la superficie è
presente un impianto di irrigazione a microgetto, alimentato con acqua
prelevata da un pozzo situato all'interno dell'azienda stessa.
E' iscritto al catasto alla partita 1.400 intestata al "de cuius".
La superficie catastale è di 11.30.00 ha (la maggiorazione di 3.000 m2
rispetto al dato fornito dal testo è la superficie occupata dal locale
ricovero macchine, dal piccolo magazzino e dall'aia antistante per la
manovra dei mezzi; riteniamo improbabile la mancanza di fabbricati
aziendali): la SAU, pari a 11.00.00 ha è occupata per 4 ettari da un
pescheto impiantato da un anno e per 7 da un pereto di 10 anni. Il
reddito dominicale complessivo è pari a € 2.200, quello agrario €
1.950. (Dati catastali: .... omissis).
- Pescheto: è stato impiantato da un anno. La varietà di pesche
nettarine allevata è la Independence (a pasta gialla), adatta alle
condizioni climatiche presenti in zona e resistente alle manipolazioni.
Il portainnesto è San Giuliano GF 655/2. La forma di allevamento
prevista è a palmetta libera, il sesto d'impianto m 4,5 x 2,5 (circa 890 piante all'ettaro). Le piantine hanno attecchito bene e non vi sono
fallanze significative. La struttura di sostegno è costituita da pali
in legno, con pali di testata ancorati al terreno con tiranti e filo di
ferro.
- Pereto: ha dieci anni e si trova nella fase di piena produzione. La
varietà allevata è l'Abate Fétel, (molto richiesta dal mercato),
innestata su franco. La forma di allevamento è la palmetta anticipata,
il sesto d'impianto m 3,5 x 2 (pari a 1.428 piante all'ettaro). La
durata prevista del ciclo è pari a 20 anni.
Il fabbricato per il ricovero delle macchine (con annesso magazzino) è
in buono stato di manutenzione. Il parco macchine e attrezzi è formato
da: trattrice, motofalciatrice, atomizzatore, carro potatura e raccolta,
rimorchio, spandiconcime, forbici pneumatiche e attrezzi vari; il tutto
sufficiente ai fabbisogni del fondo e con un valore a nuovo di €
75.000 e un valore medio del 60%.
Il fondo è condotto in economia con un salariato fisso e avventizi
soprattutto nel periodi della raccolta.
- Stima del valore terra nuda (ad ettaro)
Come già detto la stima del valore terra nuda viene fatta seguendo il
procedimento sintetico monoparametrico (superficie).
Da indagini effettuate in zona sui prezzi pagati di recente per terreni
privi di piante, a vocazione frutticola, dotati di fabbricati per
ricovero macchine e di dimensioni variabili dai 9 ai 15 ettari, è stato
possibile ricavare il valore medio di mercato della terra nuda: Vo ad ettaro = 22.000 €
- Stima del valore del pescheto al 1° anno (ad
ettaro)
Per la valutazione del Vm del pescheto di un anno si
adotta il procedimento in base ai redditi passati (o in base al costo):
Vm = Vo x q + spese di impianto, di coltivazione e generali (riferite alla fine
del 1° anno)
Si riportano gli importi totali di un'analisi particolareggiata compiuta
a parte (dati ad ettaro):
- Spese d'impianto (scasso del terreno, concimazioni di fondo,
lavorazioni complementari, tracciamento sesto, scavo scoline, acquisto e
messa a dimora piantine, sostegni e impianto di irriguo, interessi
di anticipazione al 6%): € 10.000
- Spese di coltivazione (lavorazioni del terreno, trattamenti
antiparassitari, interessi di anticipazione al 6%): € 400
- Spese generali (quote fondiarie, quote macchine, imposte,
stipendi, interessi di anticipazione e sulle macchine): € 1.000
- Totale spese riferite alla fine del 1° anno = € 11.400
Da indagini effettuate in zona per investimenti arborei a ciclo lungo,
si ritiene opportuno adottare un saggio di capitalizzazione del 2%.
Vm (ad ettaro) = 22.000 x 1,02 + 11.400 = € 33.840
- Stima del valore del pereto al 10° anno (ad ettaro)
Poiché il pereto si trova al 10° anno, è possibile valutare lo stato
di conservazione e prevederne di conseguenza, sulla base delle
conoscenze della frutticoltura locale, la durata residua (prevista in 10
anni) del ciclo produttivo e l'ammontare ordinario dei prodotti e delle
spese, si adotta il procedimento dei redditi futuri:
Si riportano gli importi totali di un'analisi particolareggiata compiuta
a parte (dati ad ettaro):
- Anni dall' 11° al 16°:
Prodotti: 240 q.li x 40 €/q.le = € 9.600 € medie all'anno;
Spese generali e di coltivazione (potatura, trattamenti, lavorazioni del
terreno, concimazioni, raccolta, interessi di anticipazione): €
6.000 medie all'anno;
- Anni dal 17° al 20°:
Prodotti: 180 q.li x 40€/q.le = € 7.200 medie all'anno;
Spese generali e di coltivazione (potatura, trattamenti, lavorazioni del
terreno, concimazioni, raccolta, interessi di anticipazione; le spese di
espianto sono compensate dal ricavo della legna da ardere): €
6.000 medie all'anno.
Da indagini effettuate in zona per investimenti arborei a ciclo lungo,
si ritiene opportuno adottare un saggio di capitalizzazione del 2%
(utilizzato anche nella posticipazione di ricavi e spese).
Vm (ad ettaro) =
€ 42.270
- Stima del valore dell'intero fondo
Il valore complessivo del fondo è pari a: € 33.840 x 4 ettari +
€ 42.270 x 7 ettari = € 431.250
La stima è stata eseguita a cancello aperto, cioè senza scorte (le
macchine in questo caso).
Il valore dell'azienda "Cascine" sita nel Comune di Molinella, prov. di Bologna, è complessivamente valutabile in € 431.000.
Il perito
............................. , li ..............................