Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Tra gli svariati obiettivi da perseguire in una viticoltura moderna ci sono quelli rivolti ad ottenere un vigneto “equilibrato” dove la qualità dell’uva sia al massimo livello ottenibile in riferimento al contesto ambientale in cui si opera.
Il candidato, dopo aver descritto le caratteristiche significative del contesto ambientale preso a riferimento, anche alla luce dei cambiamenti climatici, individui una forma di allevamento coerente con il contesto appena descritto, descriva e motivi opportunamente i diversi interventi di potatura verde allo scopo di ridurre al minimo la pressione delle malattie e i conseguenti interventi di difesa fitosanitaria facendo riferimento anche alle attrezzature meccaniche utilizzabili.
Tratti, inoltre, di come una corretta e moderna gestione della chioma possa influire sull’accrescimento e maturazione dell’acino salvaguardando la qualità del prodotto.
SECONDA PARTE
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso di manuali tecnici e prontuari.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna della traccia.
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PARTE PRIMA
La gestione della chioma è fattore indispensabile per rispettare i vincoli imposti dal disciplinare di
produzione e per ridurre l’incidenza delle crittogame, nonché per ottenere un prodotto di qualità nel
rispetto della salute del consumatore.
Il candidato, in riferimento ad un ecosistema viticolo a lui noto, ad uno specifico vitigno e ad una
forma di allevamento idonea, tutti opportunamente descritti, tratti dei diversi interventi di gestione
della chioma necessari per raggiungere gli obiettivi evidenziati in premessa.
PARTE SECONDA
1. L’incidenza della cimatura sulla fisiologia della pianta ed in particolare sull’accumulo delle
sostanze zuccherine all’interno; il candidato inquadri la problematica e la inserisca nel contesto
descritto nella prima parte.
2. Il candidato, anche alla luce di eventuali esperienze extrascolastiche, tratti della pratica della
defogliazione soffermandosi su diverse modalità di esecuzione e analizzando le ripercussioni
sullo stato sanitario e sulla maturazione del grappolo.
3. Con riferimento alla situazione e al contesto descritti nella prima parte, il candidato illustri il
ruolo della concimazione fogliare nel contenimento delle carenze minerali.
4. Le fasi di produzione delle barbatelle innestate: il candidato, traendo spunto anche da esperienze
svolte in ambito extra-scolastico (alternanza scuola-lavoro, stage, tirocini, visite aziendali), ne
descriva le caratteristiche, inquadrandole in una giusta successione cronologica
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso di manuali tecnici e prontuari.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
L’impianto rappresenta un momento di fondamentale importanza per la futura e corretta gestione del
vigneto.
Il candidato, in riferimento ad una varietà di rilevante incidenza territoriale in un’area di sua
conoscenza, tratti delle operazioni inerenti l’impianto.
In particolare, con specifico riferimento al contesto individuato, approfondisca e motivi le scelte
operate concernenti il portinnesto, il sesto d’impianto e la forma di allevamento.
Tratti inoltre dell’individuazione dei materiali più idonei alla realizzazione della struttura portante del
vigneto anche in funzione del grado di meccanizzazione aziendale.
SECONDA PARTE
1. Evidenziare i danni prodotti da una crittogama e impostare un corretto piano di difesa, anche con
riferimento ad eventuali esperienze formative extra scolastiche (es. stage, tirocini, esperienze
scuola-azienda etc).
2. Il candidato, utilizzando le proprie conoscenze in merito alle tecniche di controllo delle infestanti
del vigneto, organizzi un efficace programma di interventi, rispettoso della sicurezza e della
tutela ambientale, nel contesto descritto nello sviluppo della prima parte della traccia.
3. Evoluzione dei principali componenti dell’acino durante la fase di accrescimento e maturazione.
4. Illustrare, in successione cronologica, le fasi fenologiche del ciclo annuale della vite.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di manuali e prontuari tecnici e di calcolatrici non programmabili.
È consentito l’uso del dizionario di lingua italiana.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Vigneto in Trentino