Tutti gli indici finora
esposti possono essere collegati tra loro attraverso relazioni di carattere aritmetico (catene
di indici) o di carattere
logico-interpretativo. Il diagramma presentato in Fig. 8 (albero del
ROE) illustra come partendo dal ROE sia possibile articolare unanalisi prendendo
progressivamente in considerazione i vari aspetti della gestione sintetizzati dai vari
indici e quozienti posti nei vari rami dellalbero. Tale approccio è assai utile
quando si desidera compiere un rapido check-up aziendale individuando le principali
caratteristiche gestionali delineando quindi le eventuali anomalie che successivamente
possono essere analizzate con maggiore dettaglio.
I parametri di raffronto possono essere anche in questo caso ricavati
dai precedenti risultati gestionali per la stessa azienda oppure facendo riferimento ad
una media di aziende comparabili come verrà meglio specificato nel successivo paragrafo.
Lanalisi parte dalla valutazione della
redditività globale dellazienda sintetizzata dal ROE, e mira
allindividuazione delle componenti che hanno maggiormente concorso alla formazione
dellindice. Al successivo livello infatti è possibile delineare lincidenza
della gestione caratteristica (ROI), di quella finanziaria e infine il peso di quella
caratteristica.
Per quanto riguarda la redditività del
capitale investito, è opportuno verificare se il livello calcolato a consuntivo derivi da
una adeguata remunerazione delle vendite (ROS) e/o
da una maggiore rotazione del capitale investito. I ricavi e i costi si possono analizzare
in dettaglio valutando le componenti del Conto Economico riclassificato, mentre quelle dello Stato
Patrimoniale forniscono ulteriori indicazioni per
linterpretazione del tasso di rotazione.
Leffetto leva finanziaria è unanalisi basilare per verificare qual è lincidenza
dei capitali presi a prestito sulla redditività aziendale. La valutazione
delleffetto moltiplicatore va affiancato ad una verifica dellequilibrio
finanziario aziendale sia per quanto riguarda i tempi di restituzione dei mezzi finanziari
che per la provenienza di questi ultimi.
Come è stato ripetutamente detto nei precedenti paragrafi, lanalisi di bilancio mediante indici è in grado di fornire valutazioni di tipo relativo e non assoluto, in quanto è necessario specificare i livelli di riferimento per esprimere dei giudizi qualitativi sulla gestione aziendale. Lindividuazione di tali riferimenti può avvenire ad esempio attraverso la valutazione di una serie storica (analisi temporale) riferita alla stessa azienda, la cui analisi permette oltre al riconoscimento delle principali tendenze gestionali, anche di evidenziare ed isolare dei fenomeni che non derivano dalle strategie e dalle capacità imprenditoriali ma che incidono notevolmente sui risultati economici, come:
gli effetti climatici (annuali favorevoli e sfavorevoli);
laumento generalizzato dei prezzi (inflazione);
lintroduzione di nuove normative (es. riforma Mc Sharry).
Si può ricorrere al calcolo delle medie triennali mobili per attenuare
le componenti stagionali e quindi valutare il comportamento dei singoli parametri esprimendo un giudizio
positivo se la tendenza è allaumento, o negativo se in diminuzione.
Un ulteriore strumento di analisi è fornito dallindividuazione
della retta di regressione costituita da quellinsieme di punti che meglio interpolano i valori della
serie storica considerata e che permettono di delineare un trend da utilizzare (con precauzione) anche ai fini
previsionali.
Lutilizzo di questa tecnica, in passato limitata agli esperti di statistica, è ora
accessibile a tutti grazie ai programmi di foglio elettronico che hanno anche la
possibilità di rappresentare graficamente i dati elaborati, come mostrato in Fig. 9.
La graficizzazione delle serie storiche consente fra laltro di
individuare dei salti e delle discontinuità nella gestione dovuti a fattori esterni come
lintroduzione di nuovi incentivi alla produzione (o nuove limitazioni) che hanno
avuto delle ripercussioni sui risultati economici.
Per eliminare leffetto inflazione, che tende a far lievitare i
valori degli anni più recenti facendo apparire in crescita un indice in seguito al
generalizzato aumento dei prezzi, si possono utilizzare degli appositi numeri indici
pubblicati ogni anno dallISTAT che consentono di esprimere i valori a prezzi
correnti in prezzi costanti. Una volta eseguita questa operazione (deflazione), le variazioni esprimeranno in termini reali i risultati
gestionali che potranno essere resi maggiormente esplicativi indicizzandoli, ovvero
ponendo il valore di base pari a 100 e poi ricalcolando gli anni successivi.
Le analisi comparate oltre che nel tempo possono essere condotte anche
nello spazio (analisi spaziale), inteso come area geografica. In questo caso la
prima operazione da compiere è quella della definizione di un gruppo
omogeneo di aziende, ovvero di un
insieme di aziende che hanno una simile dotazione strutturale (capitali e risorse) ed
analogo indirizzo produttivo.
Questa fase preliminare è essenziale per non incorrere in raffronti
poco significativi tra aziende che hanno un diverso grado di efficienza non tanto per le
differenti capacità imprenditoriali ma soprattutto per una differente disponibilità di
risorse naturali od una differente localizzazione geografica. Esiste una vasta letteratura
in materia che si occupa di individuare i gruppi basandosi essenzialmente su metodologie
statistiche che necessitano quindi di un numero elevato di aziende; nel caso di un tecnico
agricolo che segue mediamente 15-20 aziende sarà sufficiente, per unanalisi
preliminare, effettuare una selezione attraverso opportuni criteri, alcuni dei quali
possono essere:
la superficie aziendale;
la superficie irrigua;
il tipo di conduzione (familiare, con salariati, ecc.);
la manodopera disponibile (UL);
la consistenza zootecnica (UBA);
lacclività dei terreni;
la zona altimetrica.
Questo non consentirà di giungere ad una elevata omogeneità, ma almeno alla definizione di un gruppo di aziende comparabili allinterno delle quali sviluppare lanalisi. Tra queste è opportuno individuare le aziende di coda e di testa, costituite da quelle unità produttive che presentano rispettivamente i peggiori ed i migliori risultati gestionali complessivi, e che offrono un termine di paragone a tutte le aziende intermedie. Il raffronto può avvenire anche semplicemente basandosi sulle medie o sui valori massimi e minimi riscontrati nel gruppo. Anche in questo caso una rappresentazione grafica rende maggiormente evidente linformazione contenuta nei dati contabili, come nel caso della Fig. 10 dove nel piano cartesiano ortogonale (grafico di tipo XY), sono state posizionate le aziende a seconda della produttività della terra (asse Y) e del lavoro (asse X). Linsieme di punti che ne deriva è stato successivamente suddiviso in quattro quadranti, delimitati dai valori medi dei parametri tecnici delle singole aziende, che danno unimmagine immediata delle aziende di testa (quadrante in alto a destra) e di coda (in basso a sinistra).
In questa parte della dispensa verranno fornite alcune indicazioni
utili per redigere un Report aziendale, documento che illustra i principali fenomeni gestionali
dellazienda presa in considerazione e che costituisce una base indispensabile per la
pianificazione delle attività future.
La struttura del documento potrebbe essere la seguente:
La prima parte è rivolta ad una descrizione dellazienda in
termini di localizzazione geografica, tipo di conduzione, indirizzo produttivo; segue poi
la definizione della disponibilità di terra, lavoro e macchinari, che possono essere
analizzati attraverso la lettura dei parametri tecnici.
Con riferimento allultimo anno di gestione, si possono calcolare
ed analizzare i parametri economici in maniera tale da descrivere le componenti del
conto economico riclassificato e, se sono disponibili i dati, arrivare a determinare i
redditi lordi dei singoli processi produttivi. In questa sezione si possono introdurre sia
le catene di indici che lanalisi
della redditività dei capitali verificando il ruolo svolto dal grado di
indebitamento.
Questultimo può essere analizzato in maniera più approfondita
nella parte dedicata alla gestione finanziaria, evidenziando se esiste un equilibrio
nellutilizzo delle risorse e la provenienza di queste. Per una maggiore
attendibilità dellanalisi, i quozienti finanziari dovrebbero essere
calcolati facendo riferimento sia allo Stato Patrimoniale di fine esercizio sia a quello
di inizio anno contabile, per evitare che eventuali flussi finanziari contabilizzati in
chiusura contabile sconvolgano i valori degli indicatori.
Terminata lanalisi di tipo congiunturale, limitata
allultimo anno disponibile, si può estendere il giudizio sugli andamenti di
gestione considerando gli anni precedenti (analisi temporale) evidenziando le
principali tendenze e verificando se lanno appena analizzato sia in linea con il trend generale o presenti delle peculiarità.
La comparazione con altre aziende similari (analisi spaziale)
offre lopportunità di posizionare il caso analizzato rispetto alle altre unità
produttive e di definire quindi quali siano i punti di forza e di debolezza della
gestione.
Infine nel capitolo conclusivo lanalista dovrà sintetizzare
tutte le analisi svolte e descrivere i principali problemi di gestione riscontrati,
prospettando le possibili soluzioni, così da impostare il processo di pianificazione e
controllo dellazienda (considerazioni conclusive).
Indici e quozienti proposti in questa dispensa sono quelli
tradizionalmente utilizzati nelle analisi contabili ma, a seconda della localizzazione
geografica e dellindirizzo produttivo, è opportuno individuare altri indicatori in
grado di soddisfare particolari esigenze conoscitive. La possibilità di costruire indici
specifici riferiti non solo allintera azienda ma anche alle singole attività e
prodotti aziendali, migliora notevolmente la qualità dellanalisi ma richiede
sistemi informativi più mirati quali la contabilità dei costi o analitica.
- Fine -