Albero del ROE
Lanalisi parte dalla valutazione della redditività globale
dellazienda sintetizzata dal ROE, e mira allindividuazione delle componenti
che hanno maggiormente concorso alla formazione dellindice. Al successivo livello
infatti è possibile delineare lincidenza della gestione caratteristica (ROI), di
quella finanziaria e infine il peso di quella caratteristica.
Anelli della catena degli
indici
Sono costituiti dagli indici che vengono concatenati nelle catene
di indici per scindere
linformazione derivante dallindice primario o capofila.
Autofinanziamento
Processo di accantonamento di risorse finanziarie (utili non prelevati)
destinate agli investimenti aziendali.
Bilancio di esercizio
Procedimento tecnico-contabile di determinazione e di rappresentazione
dei risultati di gestione ottenuti a fine esercizio. Esso viene rappresentato in un
documento che si compone di due parti: Stato patrimoniale e Conto economico.
Breve periodo
Periodo di riferimento temporale convenzionalmente considerato
inferiore ad un anno.
Capitale agrario
Aggregato dello Stato Patrimoniale, calcolato come somma di macchine e
attrezzature, capitale bestiame, rimanenze o scorte di magazzino (materie prime e
prodotti) ed anticipazioni colturali finali.
K/UL
Capitale agrario per unità di lavoro: questo parametro è simile a KT/UL ma include al numeratore il valore del bestiame, delle scorte e delle anticipazioni
colturali, offrendo una misura degli investimenti aziendali non legati al possesso dei
terreni.
K/VA
Capitale agrario diviso il Valore aggiunto: consente di esprimere
valutazioni sullefficienza degli investimenti aziendali., intesa come capacità di
ottenere adeguati livelli di VA a parità di dotazione di macchine e/o di consistenza
degli allevamenti (da valutare in questo caso anche lincidenza della gestione delle
scorte).
Capitale bestiame
Valore del bestiame da riproduzione e/o da latte.
Capitale circolante
o Capitale di esercizio
Aggregato dello Stato Patrimoniale, è formato dalla somma del denaro
liquido disponibile (Cassa e banca) dei crediti e delle scorte.
Capitale circolante netto
Differenza tra Capitale Circolante e Passività Correnti: fornisce una
prima indicazione sulla capacità dellazienda di far fronte agli impegni nel breve
termine; valori notevolmente negativi sono un sintomo preoccupante sulla salute
finanziaria aziendale.
Capitale fisso
Comprende il capitale fondiario, le macchine ed il capitale bestiame. A
volte è inclusa anche una quota di scorte (scorte minime).
Capitale fondiario
Aggregato dello Stato Patrimoniale, è costituito dal valore dei
terreni, degli impianti di irrigazione fissi, delle piantagioni e dei fabbricati rurali.
Capitale investito
Totale delle risorse finanziarie utilizzate dallazienda e,
ovviamente, corrisponde al totale degli investimenti effettuati (totale Fonti = totale
Impieghi).
Capitale netto
Ammontare delle risorse finanziarie dellimprenditore
destinato alle attività ed agli investimenti aziendali.
Capitale sociale
Ammontare delle risorse finanziarie dei soci di una cooperativa o di
altra forma societaria, destinato alle attività ed agli investimenti aziendali.
Capitale tecnico
Valore delle macchine e delle attrezzature.
KT/UL
Capitale tecnico per addetto: a differenza del precedente rapporto
viene considerato al numeratore il valore del parco macchine aziendale al netto delle
relative quote di ammortamento. Questo consente di esprimere valutazioni anche sul grado
di obsolescenza delle attrezzature oltre che sullintensità di utilizzo.
Catene di indici
Tecnica di scomposizione di un indice in più componenti attraverso
relazioni aritmetiche. Attraverso la definizione di una serie di relazioni tra i parametri
tecnici ed economici essa facilita la scomposizione di un fenomeno gestionale in diverse
componenti.
Formare una catena i indici è assai semplice. La procedura si basa su
un semplice meccanismo di costruzioni di relazioni aritmetiche. Se ad esempio si vuole
approfondire lanalisi dellindice PLV/SAU, si può introdurre un nuovo elemento
(nel nostro caso le UL) collegato logicamente alle componenti dellindice, scindendo
linformazione originaria in due quozienti:
PLV = PLV x UL
SAU UL SAU
Lindice alla sinistra della relazione viene definito indice capofila, mentre quelli a destra si dicono anelli della catena di indici. Si può notare che, attraverso una elementare semplificazione dei numeratori e dei denominatori, le catene di indici si riducono allindice capofila.
Componenti stagionali
Effetti dei fenomeni climatici sui risultati gestionali.
Consumi intermedi
Ammontare dei costi sostenuti per lacquisto dei fattori di
consumo.
Conto economico
Parte del bilancio di esercizio che mette in evidenza il reddito
desercizio, costituito dai componenti positivi e negativi che lo hanno determinato.
Copertura finanziaria
Riguarda il rapporto tra le passività consolidate (Fonti di terzi) e
le immobilizzazioni nette, e se è superiore ad 1 indica che tutti i beni durevoli sono
stati finanziati con fonti di medio-lungo termine; se invece è inferiore significa che
una parte delle risorse utilizzate dovranno essere restituite nel breve periodo. Se questa
condizione si protrae per più periodi contabili, lazienda rischia uno scompenso
strutturale che in breve può condurre a gravi crisi finanziarie.
Crisi di liquidità
Carenza di disponibilità immediata, spesso causata da un disequilibrio
finanziario nel medio-lungo periodo.
Criterio di liquidità
crescente
Logica di aggregazione delle voci dellattivo dello Stato
Patrimoniale che ordina le poste a seconda della loro convertibilità in denaro liquido
nel breve periodo.
CV/UL
Cavalli vapore per unità di lavoro: è un indice analogo al precedente
che misura il grado di meccanizzazione aziendale in termini di potenza disponibile. Non di
rado si evidenzia come nelle aziende agricole sia presente una eccessiva meccanizzazione.
Deflazione
Tecnica che utilizzando appositi numeri indice consente di depurare i
dati dagli effetti dellinflazione convertendo i valori correnti in costanti.
Disponibilità finanziarie
Valore delle scorte e delle anticipazioni colturali di fine anno.
Effetto leva finanziaria
Tecnica che consente di valutare il grado di incidenza dei debiti sul
reddito aziendale. È dato dalla differenza tra ROI e ROD che se maggiore di zero
individua un effetto leva positivo, viceversa una incidenza negativa sui risultati
gestionali.
Equilibrio finanziario
Valutazione dellandamento finanziario aziendale per verificare la
conformità dei tempi e la provenienza delle fonti.
Fonti di finanziamento
Ammontare delle risorse finanziarie utilizzate dallazienda,
comprendono sia quelle messe a disposizione dallimprenditore sia quelle esterne.
Fonti di terzi
Somma delle risorse finanziarie prese a prestito.
Gestione caratteristica
Insieme delle attività aziendali considerate tipiche. In agricoltura
si considerano caratteristici tutti i processi ed i servizi connessi alle produzioni
agricole Infatti lazienda può sostenere costi o conseguire ricavi che non sono
legati direttamente alla tipicità agricola: è il caso degli oneri e dei proventi
finanziari che, quando non sono connessi agli aspetti commerciali, sono da considerare non
tipici e confluiscono nella gestione finanziaria. Altri fenomeni gestionali che non
rientrano nella gestione caratteristica riguardano i proventi (ed i relativi costi)
derivanti dalla fornitura di servizi, quali le lavorazioni conto terzi o laffitto di
terreni ed il noleggio di macchinari, ma solo quando queste attività si presentano
occasionalmente oppure sono marginali rispetto al complesso aziendale. Sono da considerare
inoltre quegli aspetti accidentali che possono verificarsi durante la vita di
unazienda, che incidono negativamente sul reddito, come le perdite (per crediti non
riscossi, o per furti o calamità naturali), ma anche positivamente, quali premi o
contributi in conto capitale. Tutti questi elementi rientrano nella cosiddetta gestione
straordinaria.
Gestione straordinaria
Insieme delle attività aziendali considerate non tipiche od
occasionali, ivi incluse quelle legate alla gestione finanziaria.
Gruppo omogeneo
Insieme di aziende provvisto di simili dotazioni strutturali ed analogo
indirizzo produttivo, tra le quali è possibile effettuare delle comparazioni.
Immobilizzazioni tecniche
Valore degli impianti, delle macchine e delle attrezzature, solitamente
indicate al netto delle quote ammortizzate.
Impieghi finanziari
Ammontare degli investimenti aziendali, delle scorte, dei crediti e del
denaro liquido a disposizione.
Indice capofila
Indice primario che viene scomposto in diverse componenti che vanno a
costituire una catena di indici.
Indici della redditività
Gruppo di indicatori che esprimono il rendimento economico dei capitali
investiti in azienda. Questi indicatori si riferiscono in particolare alla redditività
dei capitali aziendali considerata come capacità degli investimenti effettuati di
generare componenti economiche positive e quindi reddito. Sono indici solitamente
analizzati nei settori extragricoli, ma che trovano una valida applicazione anche nella
moderna agricoltura, dove le risorse investite sia per la loro entità che per la loro
variabilità, assumono progressivamente maggiore rilevanza.
Liquidità differita
Ammontare dei crediti concessi.
Liquidità immediata
Somma del denaro disponibile in cassa e sul c/c bancario (o altro
deposito).
Margine di struttura
Saldo finanziario formulato come differenza tra Mezzi propri e Capitale
fisso (riguarda il medio-lungo periodo). Valori decisamente negativi indicano uno
squilibrio finanziario.
Medio e lungo periodo
Riferimento temporale convenzionalmente considerato superiore ad un
anno.
Mezzi propri o Capitale netto
Ammontare delle risorse finanziarie messe a disposizione
dallimprenditore.
Miglioramenti fondiari
Investimenti effettuati per la manutenzione straordinaria e per il
potenziamento delle strutture fondiarie.
M/SAU
Miglioramenti fondiari per ettaro: esprime il valore di tutte quelle
lavorazioni, spesso condotte in economia, destinate a valorizzare il capitale fondiario
(es. opere di drenaggio, recinzioni, laghetti per irrigazione, ecc.), e fornisce un indice
della "dinamicità" aziendale intesa come volontà di migliorare le proprie
dotazioni strutturali. Attenzione però a valutare questo rapporto in quanto rientrano
nella categoria miglioramenti fondiari anche le lavorazioni di reimpianto (frutteti, vite,
olivo, ecc.) legate a cicli biologici e non a strategie aziendali.
Non tipici
Fenomeni gestionali occasionali o non legati alle normali attività
aziendali.
Parametri tecnici
Gruppo di indicatori basati sul rapporto tra le dotazioni strutturali
aziendali (terra, lavoro, capitali, ecc.).
Passività consolidate
Ammontare delle risorse finanziarie da restituire nel medio-lungo
periodo.
Passività correnti
Ammontare delle risorse finanziarie da restituire nel breve periodo.
Prodotto netto (PN)
Aggregato del conto economico riclassificato. È dato dalla differenza
tra valore aggiunto ed ammortamenti.
Produttività del lavoro
Resa unitaria della manodopera in termine di produzione lorda
vendibile, misurata dal parametro tecnico PLV/UL.
Produzione lorda vendibile (PLV)
Aggregato del Conto Economico riclassificato, è dato dalla somma delle
vendite, degli autoconsumi, dei salari in natura e delle rimanenze ed anticipazioni
colturali finali meno le scorte e le anticipazioni colturali iniziali. Può essere
assimilata al volume di affari (o fatturato lordo) delle imprese industriali. Per le
aziende con allevamenti il valore dellutile lordo di stalla può essere considerato
tra i ricavi di vendita oppure come voce a sé stante.
PLV/UL
Produzione lorda vendibile per unità di lavoro: esprime la
produttività del lavoro, misurata in lire per occupato. Tanto più assume valori elevati,
tanto migliore è da considerarsi lefficienza economica per addetto.
PLV/SAU
Produzione lorda vendibile per ettaro: misura la produttività della
terra, e la sua analisi viene affiancata a quella dellindice PLV/UL in quanto
entrambi sono parametri fondamentali che forniscono una prima indicazione sul grado di
redditività dellazienda anche se occorre ricordare che nella PLV non sono
considerate quelle componenti di costo che potrebbero in teoria ribaltare i risultati in
termini di reddito. Inoltre elevati livelli di questi indici potrebbero derivare da un
rapporto tra valori assoluti di modesta entità (es. basse produzioni su piccolissime
superfici.
Quoziente del margine
strutturale
Indicatore finanziario formulato come rapporto tra Mezzi propri e
Capitale fisso. Un valore pari o superiore ad uno è sempre indice di equilibrio
finanziario, ma occorre valutare se esiste un effetto leva positivo che consentirebbe un
miglioramento dei risultati gestionali utilizzando risorse esterne.
Quoziente di disponibilità
Indicatore della capacità aziendale di far fronte agli impegni
finanziari nel breve periodo. Accoglie al numeratore, oltre alle liquidità immediate e
differite, anche il valore delle scorte considerate potenzialmente convertibili in denaro
nel breve termine, e al denominatore le passività correnti. Il livello che indica un
sostanziale equilibrio finanziario è da considerarsi attorno all1,5-1,8.
Quoziente di indebitamento
Indicatore che fornisce informazioni sulla provenienza delle risorse
finanziarie. È dato dal rapporto tra Capitale investito e Capitale netto ed assume valore
unitario quando tutte le risorse sono messe a disposizione dallimprenditore.
Maggiore è lo scostamento da uno, più elevato è il grado di indebitamento.
Quoziente di indipendenza
Indicatore che fornisce lincidenza delle risorse finanziarie
esterne. Si calcola come rapporto tra fonti di terzi e capitale investito. Fornisce
uninformazione complementare al quoziente di indebitamento in quanto esprime la
quota delle fonti di finanziamento esterne rispetto alle totali. In questo caso
lindice varia da zero ad uno a seconda che lazienda sia totalmente
indipendente o totalmente dipendente da risorse esterne.
Quoziente di liquidità
Basato sul rapporto tra liquidità immediate e differite e passività
correnti, fornisce una sintesi sulla capacità dellazienda di far fronte agli
impegni finanziari immediati. Il valore di tale indice deve essere superiore ad 1, meglio
se si aggira attorno all1,5 in quanto non sempre tutti i crediti possono essere
immediatamente esigibili.
Reddito netto (RN)
Aggregato del Conto Economico riclassificato risultante dalla
differenza fra tutti i ricavi ed i costi di gestione complessiva.
RN/UL
Reddito netto per addetto a tempo pieno: misura la redditività
unitaria globale, estendendo lanalisi alle altre componenti reddituali atipiche o
straordinarie. Dalla comparazione tra RO/UL e RN/UL è possibile dedurre immediatamente se
il reddito è garantito dai processi produttivi tipici o da attività straordinarie od
occasionali.
Reddito operativo (RO)
Aggregato del Conto Economico riclassificato risultante dalla
differenza fra Prodotto Netto costo della manodopera; rappresenta un punto di riferimento
basilare in tutte le tecniche di analisi di bilancio, consentendo di fissare un primo
livello di redditività aziendale. In particolare permette di individuare la capacità di
remunerare tutti i fattori di produzione attraverso le attività tipiche dell'azienda.
RO/UL
Reddito operativo per unità di lavoro: mostra la redditività unitaria
del lavoro della gestione caratteristica. Quindi considera solo le attività derivanti
dalla produzione di beni e servizi agricoli.
Report aziendale
Documento con il quale si redige unanalisi di gestione.
Retta di regressione
Tecnica statistica che consente di interpolare i dati di una serie
storica per evidenziare la tendenza del fenomeno (trend) e di effettuare delle previsioni.
È costituita da quellinsieme di punti che meglio interpolano i valori della serie
storica.
Rica
Rete di Informazione Contabile Agraria: sistema contabile basato sulla
compilazione di una modulistica e finalizzato a fornire informazioni sulle aziende
agricole per lUnione Europea.
Riclassificazione di
bilancio
Procedimento attraverso il quale si aggregano e si organizzano le voci
di bilancio per facilitare la lettura e linterpretazione dei risultati gestionali.
ROD
Misura il costo medio dei debiti aziendali ed è calcolato come
rapporto tra gli oneri finanziari e le fonti di terzi. Comparato al ROI fornisce
indicazioni sugli effetti dellindebitamento.
ROE (dallinglese return on equity)
Indica il tasso di redditività del capitale proprio ed è calcolato
come rapporto tra reddito e capitale netto. Viene solitamente comparato con i tassi attivi
sui depositi bancari per esprimere un giudizio sulla redditività aziendale.
ROI (dallinglese return of investments)
Misura la redditività dei capitali investiti, ed è formulato come
rapporto tra reddito operativo e capitale investito. Comparato al ROD fornisce indicazioni
sugli effetti dellindebitamento.
ROS
Indica la redditività delle vendite. È basato sul rapporto tra
reddito operativo e PLV; valori elevati indicano una maggiore efficienza economica.
Rotazione del capitale
investito
È un tasso che indica il rapporto tra la PLV ed il Capitale investito,
maggiore è il valore dellindice, più evidente è leffetto leva finanziaria
sui risultati economici (effetto moltiplicatore).
Schema scalare a valore
aggiunto
Schema di riclassificazione del Conto Economico basato sulla
presentazione delle voci in un elenco che parte dalla determinazione della PLV e
successivamente individua il Valore aggiunto, il Prodotto netto, il Reddito operativo ed
il Reddito netto.
Scorte minime
Quota di rimanenze di fattori produttivi considerata strutturale ed
essenziale per il regolare funzionamento aziendale. Quando è possibile individuarla si
colloca allinterno delle voci che compongono il Capitale fisso aziendale.
Serie storica
Insieme di informazioni omogenee riferite a momenti diversi in
successione temporale.
Sezioni divise a
liquidità crescente e provenienza delle fonti
Schema di riclassificazione dello Stato Patrimoniale basato sulla
presentazione delle voci secondo il criterio di liquidità crescente nella sezione degli
Impieghi finanziari e per durata e provenienza delle risorse dal lato delle Fonti di
finanziamento.
Stato Patrimoniale
Parte del bilancio di esercizio che mette in evidenza il capitale
esistente a fine esercizio.
Superficie agricola utilizzata (SAU)
Misura della superficie destinata alle produzioni agricole; si ottiene
togliendo dalla superficie produttiva aziendale quella destinata a bosco.
SAF/SAU
Quota della superficie destinata allalimentazione animale: indica
la quota di superficie investita in produzioni vegetali destinate ai processi produttivi
zootecnici (foraggi e cereali), rispetto alla SAU. Questo valore fornisce due indicazioni:
la prima relativa allimportanza che riveste il settore zootecnico nellazienda
analizzata; la seconda ci dice quanta parte di superficie sarebbe disponibile se si
decidesse di abbandonare le attività zootecniche o di acquistare il mangime piuttosto che
produrlo.
SAU/UL
Rapporto fra la Superficie Agricola Utilizzata e le Unità di Lavoro:
misura la quantità di terra coltivata a disposizione per ogni lavoratore a tempo pieno.
Il valore deve essere interpretato, tenendo conto dellindirizzo produttivo e della
qualità della terra a disposizione, comparando tra loro aziende simili. Esso è una
misura dellintensività di uso relativa del fattore terra.
Trend
Andamento medio di un fenomeno gestionale individuato
dallangolazione della retta di regressione.
Unità bovine adulte (UBA)
Unità di misura convenzionale basata sulla conversione delle varie
tipologie zootecniche in equivalenti capi bovini adulti, attraverso limpiego di
opportuni coefficienti basati sul consumo alimentare medio delle varie specie e razze.
UBA/UL
Unità bovini adulti per addetto: per le aziende con allevamenti è
utile identificare il grado di intensivizzazione zootecnica rispetto al lavoro. Il livello
dellindice consente di esprimere giudizi sul tipo di allevamento a seconda che sia
industriale, tradizionale, allo stato brado o in batteria.
Unità di lavoro (UL)
Unità di misura convenzionale basata sulla conversione delle ore
lavorate presso lazienda in addetti a tempo pieno considerato pari a 2200 ore anno.
Lutilizzo di questo comune parametro di riferimento rende comparabile limpiego
di manodopera anche tra aziende che fanno ricorso al part-time.
Valore aggiunto (VA)
Aggregato al Conto Economico riclassificato calcolato come differenza
tra PLV e costi variabili e spese generali. Questo aggregato rappresenta un margine lordo
che non tiene conto dei costi derivanti dalluso delle strutture aziendali (costi
fissi), né di quelli di manodopera, né di altri oneri e proventi che non sono legati
alla produzione di beni e prodotti agricoli.
VA/SAU
Valore aggiunto per ettaro: evidenzia quante lire di valore aggiunto
sono state ottenute da ogni ettaro di terra lavorato. Comparato a PLV/SAU, essendo inclusa
in questo la categoria dei costi variabili e delle spese generali, consente di valutare
indirettamente lincidenza di tali costi. In una agricoltura moderna, dove è sempre
più elevato il peso assunto dai consumi intermedi (costi dei fattori di produzione
variabili), un livello di questo indice superiore alla media è un positivo segnale di
efficienza della gestione.
Valore netto
Valutazione di bilancio effettuata detraendo dallammontare delle
immobilizzazioni aziendali le rispettive quote di ammortamento.