Manuale di bachicoltura - Essiccazione e conservazione dei bozzoli
a cura di Silvia Cappellozza CRA-API

L'essiccazione

Consiste nell’impedire lo sfarfallamento dell’adulto, tramite disidratazione della crisalide, per evitare processi fermentativi o putrefattivi che provocherebbero la macchiatura del bozzolo. In una prima fase, il bozzolo viene sottoposto ad un’elevata temperatura allo scopo di impedire il completamento della metamorfosi della crisalide e, successivamente, ad un progressivo abbassamento della temperatura per ottenere una graduale disidratazione. Questo fa si che la seta, che è una proteina, non venga danneggiata, poichè il calore viene assorbito dal contenuto in liquido della crisalide. La temperatura dovrebbe perciò essere attorno ai 90-95°C all’atto del caricamento e per max. 2-3 ore, per poi scendere con graduale decremento a 50-55°C, quando i bozzoli lasciano l’essiccatoio, 6-8 ore dopo.
I tipi di essiccatoio possono essere vari, e così pure la fonte energetica che fornisce il calore.
L’essiccazione può essere fatta presso essiccatoi cooperativi (centri d’ammasso) oppure presso i singoli agricoltori, a seconda del modello e dimensione dell’essiccatoio.

Alcuni dati produttivi

Un ettaro di gelseto produce circa 120-150 quintali di foglia con cui è possibile allevare 20-25 telaini.
Un telaino di seme-bachi produce dai 20 ai 40 kg di bozzolo a seconda del poliibrido, delle condizioni d’allevamento, della qualità della foglia di gelso, dell’abilità del bachicoltore.
La quantità minima da produrre per accedere al contributo comunitario è di 20 kg di bozzolo fresco per telaino.
Poiché in ogni giorno successivo alla filatura del bozzolo la corteccia serica perde acqua e la crisalide consuma grasso corporeo, il bachicoltore deve scegliere il giusto momento della raccolta.

Perdita giornaliera di peso dei bozzoli freschi

Giorni dopo
la filatura
6
7
8
9
10
11
12
13
Giorni dopo la
trasformazione
in crisalide
2
3
4
5
6
7
8
9
Indice del
peso del
bozzolo fresco
100
99,4
98,8
98,3
97,7
97
96,1
95,1

 

1 kg di bozzolo fresco poliibrido ha bozzoli di peso variabile tra i 1,8 e 2,5 g (in media sui 2 g). Per ogni kg di bozzolo fresco abbiamo circa 400-550 bozzoli.
La corteccia serica è il 18-25% del peso fresco del bozzolo (0, 300-0,450 g).

Contenuto d’umidità ottimale del bozzolo fresco e secco (dopo corretta essiccazione)

 
Fresco (%)
Essiccato (%)
Bozzolo
61-54
8-12
Pupa
75-79
7-13
Corteccia
9-12
6-7

 

La conservazione del bozzolo dopo l’essiccazione

Il bozzolo, una volta essiccato, può essere conservato per lungo tempo prima della sua lavorazione.
Tuttavia è necessario rispettare alcune regole fondamentali:
1) il locale dove viene immagazzinato il bozzolo deve essere dotato di buona ventilazione, perché è essenziale che questo non riacquisti umidità dopo l’essiccazione. In questo caso dovrebbe essere nuovamente essiccato, per evitare fenomeni di ammuffimento e putrefazione (60°C per 2 ore). Oltre alla presenza di finestre si può prevedere anche una ventilazione forzata (estrattore d’aria), il riscaldamento dell’ambiente, lo spargimento di silica gel o cloruro di calcio, o altro materiale igroscopico a terra con funzione di assorbire l’umidità.
2) Le finestre devono essere posizionate ad una certa altezza da terra per evitare una facile entrata da parte di animali. La crisalide, infatti, è molto appetita dai roditori, essendo un’ottima fonte di grassi e proteine.
3) Le finestre devono essere protette da reti a maglie fini (tipo zanzariere) per evitare il passaggio di insetti. In particolare il Dermestes lardarius è un coleottero molto dannoso per il bozzolo perché fora la corteccia per nutrirsi della crisalide.
4) I bozzoli devono essere mantenuti su ripiani in strati sottili, rialzati da terra, o in sacchi di tessuto o rete che permettano una buona ventilazione. Appenderli ad una certa altezza da terra previene l’attacco della maggiore parte dei predatori.
5) In caso di infestazioni da parte di insetti si possono prevedere trattamenti antiparassitari di disinfestazione. Per questo motivo, come per motivi di ordine igienico-sanitario, i locali di ammasso dei bozzoli devono essere completamente separati dai locali di incubazione, allevamento, lavorazione della foglia. Le superfici di questi magazzini devono essere facilmente lavabili.
6) Sostanze ad azione antitarma possono essere aggiunte ai sacchi di bozzoli per la difesa dagli insetti infestanti.

Manuale di buona pratica agricola per la bachicoltura
Silvia Cappellozza - CRA-API

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