Il fusto di alcune piante si è evoluto subendo profonde trasformazioni che lo hanno reso adatto a svolgere funzioni del tutto particolari. Esistono vari tipi di fusti trasformati che possiamo facilmente osservare in natura: rizomi, tuberi, bulbi, bulbi-tubero, stoloni, cladodi, fusti colonnari, viticci, spine... Le funzioni svolte sono diverse, in alcuni casi si tratta di organi destinati all'accumulo di sostanze di riserva, spesso però capaci anche di sopravvivere nel terreno durante l'inverno per svilupparsi in pianta la primavera successiva; in altri casi si tratta di organi di sostegno (viticci) o di difesa (spine) o ancora di organi adatti ad una rapida riproduzione per via vegetativa (stoloni della fragola).
Adattamenti del fusto (fonte Iprase Trentino)
Rizomi e stoloni
Il fusto, per adattarsi a particolari problemi ambientali, può presentare notevoli modificazioni. I fusti trasformati presentano forma e caratteristiche specifiche. Lo stolone è un fusto modificato che si può osservare nella fragola, esso staccandosi dalla pianta "madre" striscia sul terreno e dà origine ad una nuova piantina. Il rizoma è un fusto sotterraneo che assomiglia ad una radice, ma presenta foglie, gemme e radici avventizie (è il fusto tipico della gramigna).
Tubero e bulbo-tubero
Tubero e bulbo-tubero sono altri tipi di fusto trasformato. La patata è il più comune esempio di tubero, esso si trova allo stesso livello delle radici . Il tubero, come gli altri fusti, presenta numerose gemme (occhi), ha funzione di riserva e svolge un ruolo importante nella propagazione vegetativa (la riproduzione asessuale senza bisogno di fiori e gameti). Il bulbo-tubero è tipico del tulipano e del gladiolo, manca delle foglie ed è compatto e carnoso.
Stolone di Fragola - Tuberi di Patata (disegno di Daniela Baldoni)