Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Le tre razze di Grand Anglo-Français sono relativamente recenti. Quando il “Poitevin”, si rivelò troppo debole e lento per l’impiego al quale era destinato, a causa della sua eccessiva consanguineità, gli allevatori vi introdussero il sangue inglese del “Foxhound”. In questo modo si venne a creare l’Anglo-Français, che si rivelò da subito migliore, in certi aspetti del “Poitevin”, molto rapido e tenace. Nella classificazione della Federazione Cinologica Internazionale si distinguono tre razze, a seconda del colore del mantello, che tuttavia presentano anche altri caratteri differenziati. Il Grand Anglo-Français blanc et noir, tra le tre razze simili, è quella più grande.
Il Grand Anglo-Français Blanc et Noir (Grande Anglo-Francese Bianco e Nero) è un cane di media-grande taglia, dolicocefalo dolicomorfo. È classificato morfologicamente come tipo Braccoide. Posside una testa forte e piuttosto corta ed il suo muso ha una larghezza che, rispetto a quella del cranio, appare ampia. Si distingue dal “Grand Anglo-Français tricolore” per la sua maggiore corpulenza e per la testa che è più corta e piuttosto massiccia. Il suo mantello è bianco e nero. Cane abbastanza potente, con una forte ossatura che ricorda bene la sua origine.
Le tre razze di Grand Anglo-Français si somigliano molto nell’aspetto caratteriale. Sono razze molto intelligenti ed ubbidienti. Amano moltissimo stare all’aria aperta e vivere fuori. Decisi e seri durante il proprio lavoro. Molto determinati ed indipendenti. Sono dotati di un eccellente olfatto e sono sufficientemente rapidi nella corsa. Cani molto resistenti, sia ai climi rigidi che alle condizioni climatiche avverse. Non hanno nessun problema a sopportare le temperature rigide, senza ovviamente esagerazione. Hanno ereditato geneticamente molte delle caratteristiche comportamentali delle razze da cui derivano. Possiedono un temperamento calmo ed equilibrato. Amano vivere a contatto con il proprio padrone e adorano svolgere lunghe camminate con quest’ultimo. Mansueto con le persone che conoscono, un po’ diffidenti con gli estranei.
Grand Anglo-Français Blanc et Noir
(foto www.chassons.com)
Grand Anglo-Français Blanc et Noir (foto www.chiens-online.com)
Altezza:
- maschi tra i 65 ed i 72 cm
- femmine tra i 62 ed i 68 cm.
Tronco: torace largo e abbastanza disceso. costole mediamente cerchiate. Dorso dritto e sostenuto. Rene abbastanza largo, dritto e piuttosto corto. Ventre ben pieno. Groppa obliqua, anche abbastanza sporgente.
Testa e muso: forte, piuttosto corta con linee parallele. Cranio piuttosto piatto, protuberanza occipitale marcata, arcate sopraccigliari prominenti. Muso un po’ più lungo del cranio. Solco frontale ben marcato. Labbra sviluppate, commessura labiale ben evidente, quadratura accentuata.
Tartufo: nero, sviluppato e piuttosto rialzato.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero.
Collo: forte, giogaia più o meno sviluppata.
Orecchie: attaccate abbastanza larghe all’altezza della linea dell’occhio, abbastanza piatte, che si arrotolano bene per diventare di lunghezza media, piuttosto a punta.
Occhi: marroni, abbastanza infossati.
Arti: anteriori forti e ben dritti. Piedi grossi e grandi, piuttosto rotondi. Posteriori con cosce ben discese e muscolose, senza essere robuste. Garretti forti, vicini al suolo e un po’ piegati.
Spalla: lunga e ben muscolosa.
Andatura: sciolta, galoppo allungato.
Coda: forte alla radice, termina a punta sottile. Lunga e dritta quando il soggetto è in movimento.
Pelle: bianca sotto il pelo bianco, nera sotto il pelo nero, con talvolta delle macchie sul ventre e sulla superficie interna delle cosce, di colore blu o bruno scuro.
Pelo: raso, ma abbastanza forte.
Colori ammessi: bianco e nero, gualdrappa con macchie nere più o meno intense; può presentare moschettature nere o bluastre, o addirittura di color fuoco, ma queste ultime solo sugli arti. Sono possibili una macchia pallida al di sopra di ciascun occhio, così come del fuoco pallido sulle guance, sotto gli occhi, sotto le orecchie e all’inizio della coda. Come per il “Saintongeois” il segno di capriolo sulla coscia è abbastanza frequente.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, occhi troppo chiari, colori non ammessi dallo standard, movimento scorretto, retrotreno difettoso, depigmentazione del tartufo, eccesso di depigmentazione altrove, focature vivaci, monorchidismo, criptorchidismo, carattere pauroso o timido.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it