Nome comune: Edera.
Genere: Hedera.
Famiglia: Araliaceae.
Etimologia: dal latino hedera.
Provenienza: zone temperate dell’Europa, isole Canarie, Africa del nord, Asia e Asia Minore.
Descrizione genere: comprende 15 specie di piante rampicanti, sempreverdi, rustiche, facili da coltivare per la loro tolleranza alla scarsa luminosità e al sole diretto, all’inquinamento atmosferico e alla siccità. Ne esistono anche di adatte alla coltivazione in appartamento. Le edere presentano due tipi di rami: giovani e adulti. I primi, di consistenza erbacea o semilegnosa, presentano radici aeree, che permettono alla pianta di attaccarsi a qualsiasi tipo di supporto, e foglie lobate; i secondi, arborecenti, non hanno radici aeree e presentano foglie intere a margini ondulati. Sono questi ultimi che producono fiori e frutti e che dovranno essere utilizzati per ottenere talee.
Hedera helix (foto www.agraria.org)
Hedera canariensis: originaria delle isole Canarie e dell’Africa settentrionale, questa specie molto vigorosa può raggiungere i 4-6 m. di altezza e presenta foglie di consistenza cuoiosa, lobate, a base cordata e di colore variabile dal verde del periodo estivo al verde-bronzo del periodo invernale con screziature verde-grigio e bianche diverse da foglia a foglia. Spesso compaiono, agli apici dei rami, foglie completamente bianche. Gli esemplari giovani ramificano con difficoltà anche se vengono cimati e non presentano radici avventizie, che compaiono solo a lignificazione avvenuta. Può tollerare il gelo, purché per periodi non troppo lunghi. Non è adatta ad ambienti riscaldati, dove deperisce in breve tempo, anche a causa dell’attacco del ragnetto rosso. Le piante in vaso non tollerano il sole diretto. Non richiede elevata umidità ambientale ma non disdegna lavaggi al fogliame. In commercio se ne trovano diverse varietà: “Azorica”, molto vigorosa che presenta foglie di colore verde chiaro, a 5-7 lobi poco sviluppati e fusti giovani ricoperti da peluria marrone; ”Variegata o Gloire de Marengo”, che presenta foglie di colore verde scuro, più chiaro al centro, con i margini bianco-crema o grigio-argento; ”Margino-maculata”, che presenta foglie verdi variegate di bianco-crema e fusti e piccioli rossi.
Hedera chrysocarpa o poetica o poeticarum: specie poco vigorosa è caratteristica per la produzione di frutti dal colore giallo oro.
Hedera colchica o amurensis: originaria dell’Iran, questa specie molto vigorosa (cresce fino a 6-9 m. d’altezza) e rustica presenta grandi foglie (lunghe 20-25 cm. e larghe 15 cm.) ovate e cuoriformi, di colore verde scuro. In commercio ne esistono diverse varietà tra cui troviamo: “Dentata”, con foglie dal margine dentato e di colore verde scuro con sfumature purpuree; ”Variegata”, con foglie di colore verde chiaro con margini e macchie bianco-crema.
Hedera hibernica o scotica: specie molto vigorosa che presenta foglie grandi di colore verde, talvolta macchiate di bianco-crema, come nella varietà “Maculata”.
Hedera himalaya: originaria dell’Himalaya, questa specie rampicante raggiunge i 4-5 m. di altezza. Presenta il fenomeno dell’eterofillia: sui rami giovani le foglie hanno forma pennato-lobata; mentre sui rami adulti sono ovato-oblunghe o oblungo-lanceolate, cordate alla base.
Hedera japonica o rhombea: specie poco coltivata che presenta, nella varietà “Variegata”, foglie e con margini bianco-crema.
Viene lasciata per ultima la specie Hedera helix, visto che è quella che ha dato origine alla maggior parte delle varietà oggi in commercio, specialmente per quanto riguarda quelle adatte alla coltivazione in vaso (sia in terrazzo che in appartamento).
Hedera helix: questa specie molto diffusa, che rappresenta la comune edera, in Italia arriva a crescere fino a 15-30 m. di altezza. Le foglie di colore verde scuro lucide, con macchie argentee lungo le nervature, presentano la lamina larga circa 10 cm. e divisa in 4-5 lobi. Ne sono state create molte varietà adatte alla coltivazione in esterno e in vaso (in serra e appartamento).
Tra le tante varietà di Hedera helix ricordiamo:
- “Cavendishii” di bassa taglia che presenta foglie con macchie bianche;
- “Emeral Green” dal bel fogliame verde brillante;
- “Pink Oak” dalle caratteristiche foglie a mezza stella che compaiono sui fusti rossastri;
- “Aureo-variegata o Chrysophylla” che presenta foglie di colore giallo o variegate di giallo che tendono a diventare verdi;
- “Gold Heart o Jubilee” caratterizzata da foglie piccole triangolari di colore verde scuro con la parte centrale dorata;
- “Minor e Minima” che presentano foglie piccolissime;
- “Marmorata Minor” varietà nana, che presenta foglie di colore verde scuro variegate di bianco;
- “White Daimond” varietà nana con foglie macchiate di bianco;
- “California Gold” a portamento cespuglioso con foglie verdi con variegature gialle;
- “Silver Queen o Marginata” caratteristica per le foglie di colore grigio o azzurro-verdastro e con i margini bianco-crema, che in inverno diventano rosa;
- “Tricolor o Marginata-rubra” che presenta foglie verdi con margini bianchi che, in autunno, diventano rosa-rosso carico;
- “Conglomerata” varietà cespugliosa, non rampicante, che presenta fusti rigidi che crescono con portamento prostrato-ascendente fino a 60 cm. di altezza;
- “Sagittaefolia” che presenta foglie pentalobate, con il lobo centrale triangolare e allungato;
- “Digitata” che presenta foglie larghe divise in cinque lobi stretti, che ricordano le dita di una mano;
- “Discolor” con foglie piccole macchiate di rosso e crema;
- “Cristata” che presenta foglie leggermente increspate.
Tra le varietà di Hedera helix adatte in modo particolare alla coltivazione in appartamento:
- “Calico” a portamento ricadente, con foglie variegate di bianco con sfumature rosa, che compaiono anche sui giovani fusti;
- “Chicago” dalle piccole foglie verdi;
- “Chicago Variegata” che rispetto alla precedente presenta i margini color giallo crema;
- “Conglomerata erecta” adatta ad ambienti freschi, presenta foglie scure con piccioli lunghi, ma aderenti ai fusti, di consistenza legnosa e adatta a salire su supporti;
- “Crispy Variegata” che presenta foglie molto piccole con cinque o sette punte (simili a quelle dell’acero) dalla lamina verde variegata di bianco-crema;
- “Deltoidea” varietà adatta ad ambienti poco luminosi che cresce oltre il metro di altezza e presenta fusti robusti e rigidi e foglie cuoriformi di colore verde scuro;
- “Filigram” caratteristica per la particolare resistenza alle malattie, presenta foglie dal margine arricciato e dai piccioli lunghi e rossicci;
- “Fluffy Ruffles” adatta a luoghi asciutti (da evitare bagno e cucina) e ad arrampicarsi su supporti, presenta foglie grandi e scure;
- “Glacier” varietà a foglie piccole, marginate di bianco e macchiate di grigio-argento;
- “Golden Gate” adatta ad ambienti caldi e luminosi (vicino a una finestra o a una lampada), presenta foglie variegate di giallo. Non tollera i ristagni d’acqua e ha portamento ricadente;
- “Golden Ingot” simile alla precedente (sia per aspetto che esigenze colturali), presenta portamento compatto e foglie più arrotondate e marmorizzate;
- “Ivalace” varietà a portamento compatto con foglie dalla punta pronunciata e dalla lamina verde scuro e lucida, tanto da sembrare di vetro;
- “Leopold” a portamento ricadente con foglie tonde di colore verde-grigio con variegature crema;
- “Minty” dalle foglie piccole variegate di verde chiaro e bianco (d’inverno anche di rosa), necessita di posizioni abbastanza luminose;
- “Natasha” varietà che si adatta ad ambienti poco luminosi, grazie al colore verde scuro delle sue foglie cuoriformi, e che presenta portamento ricadente;
- “Silvanian” varietà a portamento ricadente con foglie di forma romboidale che, nella stagione invernale, assumono sfumature bronzate;
- “Telecurl” adatta ad ambienti poco luminosi, produce rami sottili e numerosi sui quali compaiono le piccole foglie scure e dai margini arricciati;
- “Tripod” varietà caratteristica per il portamento compatto, il lento accrescimento e la forma delle foglie simile alla zampa di un uccello;
- “Wonder” dalle foglie scure con punte arrotondate, predilige ambienti freschi.
Temperatura: la temperatura ideale si aggira attorno ai 15°C; la temperatura minima invernale è compresa tra 0 e 7°C. D’inverno, di solito, preferiscono ambienti freschi, per quanto ultimamente in commercio si trovino varietà adatte anche ad ambienti riscaldati (es. Golden Gate e Golden Ingot).
Luce: le esigenze in fatto di illuminazione sono diverse a seconda delle varietà. Va comunque tenuto presente che le piante con foglie screziate necessitano di ambienti maggiormente luminosi rispetto a quelle con foglie verde scuro, che potranno adattarsi a luoghi decisamente più bui, come ingressi o corridoi. Le edere con foglie variegate di giallo sopportano anche l’esposizione diretta ai raggi del sole. Da aprile-maggio fino all’autunno le piante potranno essere portate all’aperto, al fine di rinforzarle e migliorarne le eventuali variegature.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere regolari in estate (una o due volte alla settimana), ridotte in inverno (una sola volta la settimana). Non bisogna mai scordare che le edere in appartamento spesso deperiscono, perché vengono annaffiate troppo spesso. È buona norma lasciare asciugare il terreno tra una bagnatura e l’altra e lasciare che l’acqua scorra via senza ristagnare nel sottovaso. L’abitudine di spruzzare le foglie, per ricreare l’ambiente umido del sottobosco, espone le piante al rischio di malattie fungine. È consigliabile, una volta al mese, mettere le piante nella vasca da bagno e lavare bene il fogliame con la doccia, al fine di eliminare anche la polvere; quindi lasciarle asciugare bene prima di rimetterle a posto.
Substrato: miscuglio di terra da giardino, terriccio e torba, con aggiunta di sabbia per aumentare il drenaggio.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: concimare in estate ogni 15-20 giorni; in inverno ogni 35-40 giorni. Si rinvasano, in primavera, quando le radici fuoriescono dal vaso. In ogni caso, ad ogni primavera, sarebbe bene sostituire il 30% circa del terreno (praticamente esaurito)con nuovo terriccio per ortaggi, ricco di sostanza organica.
Moltiplicazione: si utilizza il metodo della talea, in qualsiasi periodo dell’anno, anche se è preferibile procedere in luglio-agosto o ottobre-novembre. Le talee, lunghe 10-15 cm., devono essere messe a radicare in cassone con una miscela di torba e sabbia in parti uguali. Bisogna tenere presente che, se si vogliono ottenere esemplari rampicanti, le porzioni di fusto devono essere prelevate da rami giovani: quelle ottenute da rami adulti, infatti, danno origine a piante a portamento cespuglioso e non rampicante. Le talee potranno essere messe a radicare anche in vasetti pieni d’acqua e trapiantate, in vasi con torba e sabbia, non appena abbiano emesso le radici.
Potatura: la potatura delle edere piantate in esterno, dovrà essere eseguita in febbraio-marzo e in estate, per contenerne la crescita. I rami adulti dovranno essere potati in marzo e in luglio, al fine di mantenere regolare la forma della pianta. Per le edere coltivate in vaso, la potatura dovrà essere eseguita in marzo-aprile, fino a portare i rami cresciuti “troppo” a metà della loro lunghezza. Tagliare i rami più lunghi favorisce l’accestimento della pianta.
- Foglie che seccano: ambiente troppo secco e caldo.
- Foglie che diventano nere: annaffiature troppo frequenti o malattia fungina.
- Foglie che perdono le variegature: concimazioni eccessive o ambiente poco luminoso.
- Afidi: sono visibili a occhio nudo e causano l’accartocciamento delle foglie. Si combattono con prodotti specifici.
- Ragnetto rosso: acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale (ad esempio ponendo la pianta su una terrina riempita di ciottoli tenuti sempre bagnati, facendo attenzione che l’acqua non raggiunga mai il fondo del vaso). Si combatte con prodotti acaricidi.
- Cocciniglie cotonose: può attaccare le piante, specie in presenza di clima caldo e secco. Bisogna asportarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale). In alternativa al prodotto chimico, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.
- Cocciniglie brune: si manifestano con la formazione di escrescenze (determinate dal piccolo “guscio”) marroni e conferendo alla pianta un aspetto nerastro e appiccicoso (a causa della produzione da parte della pianta di sostanze zuccherine che la rendono soggetta all’attacco di funghi e fumaggini). Si combattono asportandole e trattando la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.
- Foglie giovani che presentano macchie grigiastre: probabile attacco da parte dei tripidi. Si combattono con un insetticida specifico ed eliminando le foglie colpite.