Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Famiglia: Fagaceae
Il faggio è una pianta tutta europea, presente dalla Svezia meridionale ai monti della Sicilia e della Gran Bretagna alla Russia sudorientale.
Frutti di Faggio (foto www.unibas.ch)
Bell'esemplare di Faggio - Parco Naturale Adamello-Brenta (foto www.agraria.org)
Foglie Fagus sylvatica var. pendula (foto www.agraria.org)
Fagus sylvatica var. asplenifolia (foto Luca Poli)
Fagus sylvatica var. purpurea (foto Luca Poli)
Dimensione e portamento
Albero con chioma a portamento conico-globoso, con tendenza ad espandersi nelle piante adulte; vegetazione folta e densa. Raggiunge altezze di 20-30 metri.
Tronco e corteccia
Il tronco è diritto, cilindrico da giovane, largamente scanalato da vecchio; la scorza sottile si presenta caratteristicamente liscia e lucente, grigio chiaro.
Foglie
Le foglie alterne, ovato-ellittiche, sono lunghe 10-15 cm, leggermente ondulate e cigliate al margine, con nervi secondari diritti e paralleli; sono dotate di un breve picciolo e si presentano all’inizio arrossate, poi superiormente verde scuro, più chiare sotto.
Strutture riproduttive
Le infiorescenze sono unisessuali: quelle maschili in glomeruli pendenti dotati ciascuno di un lungo peduncolo, quelle femminili erette consistenti di 1-2 fiori circondati da 4 brattee superiori larghe e da numerose brattee inferiori lineari.
Il legno di faggio, piuttosto leggero, non è della migliore qualità, anche perché facilmente aggredibile dai tarli; tuttavia è largamente impiegato (specialmente in passato) in lavori di costruzione e di falegnameria. Molto impiegato, a scopo ornamentale, nei parchi e nei giardini.
Tra le varietà di maggiore interesse ornamentale ricordiamo il Fagus sylvatica var. pendula (con lunghi rami ricadenti), il Fagus sylvatica var. purpurea (con foglie rosso-vinoso) e il Fagus sylvatica var. asplenifolia (dalle caratteristiche foglie profondamente incise).
I boschi di faggio vengono trattati sia a ceduo che a fustaia. Il governo a ceduo è in progressivo disuso, con la conseguente conversione ad alto fusto. In base alla qualità della fustaia si possono applicare diversi tipi di taglio: Tagli saltuari per i popolamenti più scadenti, tagli successivi a gruppi per i popolamenti buoni con struttura disetanea e tagli successivi uniformi con turno di 100 - 120 anni per popolamenti in eccellenti condizioni in struttura coetanea. La massa a fine turno di una faggeta può arrivare anche a 700 metri cubi ad ettaro.