Castagno - Castanea sativa Mill.
Atlante degli alberi - Piante forestali

Classificazione, origine e diffusione

Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Famiglia: Fagaceae

Il Castagno è una pianta originaria dell'Europa meridionale, Nord Africa e Asia occidentale. I castagneti da frutto sono ormai notevolmente ridotti in Italia, anche se in questi ultimi anni si sta assistendo ad un tentativo di recupero non solo ai fini produttivi.

Frutti di Castagno Frutti di Castagno

Infiorescenze e frutti Castagno Infiorescenze e frutti Castagno

Castagno Frutti di Castagno (foto Lorenzo Nozzi)

Castagno Castagno (foto Lorenzo Nozzi)

Caratteristiche generali

Dimensione e portamento
Pianta con chioma conico-piramidale nei giovani esemplari, con tendenza a diventare espansa, globosa ed irregolare negli esemplari adulti. Alto fino a 25 metri.
Tronco e corteccia
Fusto diritto, ramificato nella parte medio alta. La scorza è brunastra con sfumature grigiastre negli esemplari adulti, grigio-nocciola in quelli giovani.
Foglie
Pianta a foglie caduche, con margine seghettato e apice appuntito. Le foglie sono di colore verde intenso e lucide, più chiare nella parte inferiore.
Strutture riproduttive
Pianta monoica. Le infiorescenze maschili sono rappresentate da spighe lunghe 10-20 cm di color giallo-verdastro. Quelle femminili sono costituite da fiori singoli o riuniti a gruppi di 2-3 posti alla base delle infiorescenze maschili. La fioritura si ha in piena estate. Il frutto è rappresentato da una noce detta castagna, interamente rivestita da una cupola spinosa, detta riccio.

Usi

L'impiego più antico del castagno è quello alimentare. Le castagne sono ricche di amido e in molte zone montane d'Italia hanno rappresentato, fino agli anni '50, la principale fonte alimentare (farina di castagne). Il legno semiduro trova impiego soprattutto nella fabbricazione di mobili e pali di sostegno.

Indicazioni selvicolturali

I castagneti si dividono in due principali categorie in base al prodotto ottenuto dal bosco.
- Palina di castagno, è un bosco ceduo con turno che può variare dai 20 a 30 anni, adatto alla produzione di assortimenti molto vari, dai rametti da intreccio ai pali per il sostegno dei cavi telefonici. La maggior parte dei boschi di questo tipo derivano da vecchi castagneti da frutto convertiti dopo l'abbandono delle zone montane. Più raro è trovare cedui di castagno derivanti da impianti appositi. I boschi con maggiore produzione si trovano in zone con terreni di derivazione vulcanica, ad esempio Monte Amiata e Sardegna che a fine turno possono raggiungere 13 - 20 m di altezza e 300 metri cubi di massa legnosa.
-Castagneto da frutto, Impianto specializzato che per secoli ha garantito alle popolazioni montane il sostentamento. Diffuso largamente in sostituzione di altre specie a partire dal medioevo fino agli inizi del '900, quando è iniziato il declino dovuto principalmente all'abbandono della montagna. La superficie occupata da castagneti da frutto è passata da 500 mila ettari a poco più di 80 mila.
L'impianto di un castagneto da frutto dovrebbe essere fatto con circa 200 - 300 piante per ettaro, che si ridurranno fino a 100 - 150 a fine turno. Tale riduzione è dovuta anche all'innesto (a spacco o a corona) che viene effettuato per propagare le cultivar da frutto.

Importanti sono anche i boschi da legno, si allevano cultivar innestate come quelle da frutto per la produzione di legname adatto alla produzione di mobili ed altri manufatti.

Latifoglie
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