L’Agricoltura Biologica è un metodo di produzione definito a livello della Comunità Europea attraverso il Regolamento CE 834/2007 e a livello nazionale dal DM 220/95.
Il Reg. 834/2007 definisce le norme fondamentali da rispettare per quanto riguarda la produzione biologica, assicurandone l’applicazione in tutte le fasi di produzione, preparazione, commercializzazione e importazione di prodotti agroalimentari biologici, ribadendo alcuni importanti principi già sanciti dalla normativa precedente.
La normativa conferma anche il divieto di utilizzo di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) e rende obbligatorio a partire da luglio 2010 l’utilizzo del marchio UE in etichetta per i prodotti di origine comunitaria che contengono almeno il 95% di ingredienti biologici. Il nuovo regolamento ribadisce l’elenco delle sostanze naturali sin qui autorizzate in agricoltura biologica per la fertilizzazione e la difesa delle colture.
Dal 1 luglio 2010 è entrato in vigore il nuovo logo per tutti i prodotti biologici europei, ma le aziende potranno utilizzare fino al luglio di quest’anno le etichette già stampate. Il nuovo logo rappresenta una foglia stilizzata composta da 12 stelle bianche su sfondo verde.
Oltre al nuovo logo i prodotti biologici dovranno indicare l’origine delle materie prime, con una dicitura prestabilita per ogni categoria, rappresentando così gli unici prodotti nel settore agroalimentare in cui è obbligatorio indicare la provenienza delle materie prime:
- Agricoltura Italia per tutti gli ingredienti provenienti dal
territorio italiano
- Agricoltura UE, per tutti gli ingredienti provenienti dal territorio europeo
- Agricoltura non UE, nel caso in cui i prodotti/materie prime siano importati da paesi esterni all’UE
- Agricoltura UE/non UE, nel caso in cui il prodotto sia realizzato con ingredienti provenienti sia da paesi UE che paesi esterni
E’ possibile indicare anche la nazione nel caso in cui almeno il 98% delle materie prime arrivi dallo stesso paese d’origine.
Il sistema di controllo e vigilanza ha una serie di attori distinti che svolgono compiti diversi e complementari:
- Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: è l’autorità pubblica di riferimento ed è il referente a livello europeo. Il Ministero autorizza gli
Organismi di Controllo (OdC) ed esercita l’attività di sorveglianza sugli OdC e sulle loro attività
- Regioni: ricevono le notifiche degli operatori e hanno il compito di costituire gli albi delle aziende; esercitano inoltre l’attività di sorveglianza sugli OdC
- NAS, CORPO FORESTALE dello STATO, ICQ, ecc.: svolgono attività di controllo come nel comparto tradizionale
- ACCREDIA: svolge l’attività di accreditamento degli OdC
- Operatori: hanno gli obblighi e le responsabilità che competono a chi produce, trasforma, commercializza prodotti alimentari
- Organismi di Controllo: esercitano l’attività di controllo e certificazione sugli Operatori che hanno inviato la notifica e forniscono agli Enti Pubblici i dati sulle aziende controllate e una relazione dettagliata delle loro attività.
Dal 1 gennaio 2009 il quadro normativo comunitario relativo alle produzioni agroalimentari ottenute con metodo biologico è profondamente mutato. Il Reg. CEE 2092/91 è stato abrogato dal Reg. CE 834/07 >>>
Logo europeo del Biologico (obbligatorio dal 1 luglio 2010)
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