- Classe: Uccelli
- Sottoclasse: Neognati
- Ordine: Anseriformi
- Famiglia: Anatidi
Gli Anseriformi presentano alcuni aspetti morfologici comuni: becco più o meno depresso, largo e provvisto di lamelle trasversali per filtrare l'acqua e la melma durante la ricerca del cibo; piumaggio fitto con copertura continua di piume sotto le penne; zampe corte e piedi con quattro dita (le anteriori palmate). Sono uccelli acquatici e generalmente ottimi volatori.
Gli Anseriformi sono provvisti di una ghiandola per la secrezione del grasso necessario a rendere impermeabile il piumaggio. Molte specie sono migratorie, amano la vita di gruppo e si adattano alle diverse condizioni ambientali e alimentari.
Gli Anseriformi comprendono quasi 150 specie appartenenti alle famiglie degli Animidi e Anatidi.
L'uomo ha determinato in esse alcune mutazioni ormai fissate: per questo non è possibile indicare con precisione il numero delle specie.
Alcuni studiosi considerano infatti specie autonome anche quelle create dall'uomo; altri, invece, le reputano sottospecie di quelle da cui derivano.
Alla famiglia degli Animidi appartengono solo tre specie (taglia 70-90 cm) tutte originarie dell'America del Sud (due generi: Anhima e Chauna). Hanno forma compatta e sono dotati di becco simile a quello dei polli: zampe carnose, lunghe con dita semipalmate. Formano coppie fisse, dove entrambi i genitori covano le uova.
La famiglia degli Anatidi comprende circa 145 specie distribuite in tutto il mondo, di taglia molto variabile (dai 30 ai 160 cm) e con abitudini di vita molto diverse. Le specie più allevate presentano un notevole dimorfismo sessuale. Molte specie compiono lunghe migrazioni. A questa famiglia appartengono anatre, oche e cigni. Quasi tutte le specie di Anatidi sono monogame in libertà, mentre in cattività sono necessarie più femmine per maschio. Le coppie sono legate da grande affetto. Costruiscono i nidi all'asciutto, nel fitto dei cespugli. Di solito la cova e la cura della prole sono a carico della femmina, anche se spesso il maschio collabora. Si cibano di tutto ciò che riescono a filtrare nell'acqua e nella melma, oltre che di erba e di bacche acquatiche.
Maschio di Carolina Aix sponsa (https://www.allevamentopoggiodiponte.it/)
Sono moltissime le specie di anatre allevate in cattività e, tra queste, molte sono state addomesticate. Il loro impiego può essere sia da reddito (carne, uova, fegato), da caccia e ornamentale. Quelle che vengono impiegate in maniera più o meno intensiva in avicoltura discendono da due specie selvatiche: Chairina moschata L. che ha dato origine all'anatra di Barberia, detta anche muta o muschiata, e Germano reale o anatra selvatica (Anas platyrhynchos L.), che ha dato origine a tutte le anatre domestiche, spesso chiamate "comuni" e agli "incroci selvatici".
L'allevamento delle anatre, rispetto a quello dei polli, presenta le seguenti particolarità favorevoli (Giuseppe Zanoni "Anatracoltura" Edagricole):
1) L'anatra, uccello molto tranquillo, non razzola e quindi non danneggia giardini, parchetti, ecc. Anzi libera la vegetazione e il terreno da larve, insetti, molluschi, ecc. essendo instancabile nella ricerca del cibo;
2) Se ha libero accesso nei luoghi paludosi, può migliorare le stato sanitario di quelle zone, contribuendo alla distruzione delle larve di zanzare;
3) L'anatroccolo ben presto non ha bisogno né del caldo artificiale, né di quello materno. Poco freddoloso, fa a mano del calore già a 15 giorni in estate e a 1 mese in inverno;
4) La sua alimentazione è molto più semplice, perché essendo meno esigente e di facile accontentatura sono sufficienti un unico pasto al mattino e pochi grani alla sera, quando è in libertà. Per la voracità di questi palmipedi, possono servire residui e sottoprodotti di mulini, zuccherifici, caseifici, oleifici, alberghi, mense, ecc.
5) La crescita molto rapida (di 60 grammi settimanali) è un altro fattore in favore dell'anatra. A vantaggio dell'anatra occorre mettere in evidenza la minore differenza che intercorre fra il peso dei maschi e delle femmine, rispetto a quello del pollame in genere e del pollo in particolare, per il quale, nonostante gli effetti della selezione, si registrano ancora scarti che si aggirano intorno al 20%;
6) Meno sensibile alle intemperie, al freddo, agli sbalzi di temperatura, l'anatra non è neanche esigente in fatto di ricoveri. Bastano rustiche capanne di legno, con pareti e copertura di canna di palude o paglia;
7) L'impianto di un allevamento di anatre da uova è assai meno costoso di uno eguale, per potenzialità di produzione, di galline ovaiole;
8) Altra prerogativa dell'anatra è la sua innata rusticità, la quasi accertata immunità dalla pseudopeste e il fatto di essere soggetta a ben poche malattie (praticamente soltanto due: colera e polmonite);
9) Considerata la deposizione, l'anatra può egregiamente competere con la gallina. La Khaki-Campbell prosegue regolarmente a produrre fino al 5° anno e con una media non inferiore al 25% di quella della prima annata. La muta dell'anatra è più breve di quella della gallina. Una buona anatra è capace di produrre in un anno tante uova da superare di 10-12 volte il peso del suo corpo. Ciò giustifica la maggiore voracità e rapidità di digestione dell'anatra comparata con quella del pollo;
10) L'allevamento dell'anatra, per le scarse esigenze degli adulti, per la spiccata precocità e robustezza degli anatroccoli, è dei più semplici e di più sicuro esito;
11) La percentuale dei soggetti necessari per la rimonta dell'allevamento, in quanto il 50% delle anatre si conservano buone depositrici anche al 4° e 5° anno di età, è minore di quella dei polli;
12) E' immune, o quasi, dalla pica e dal cannibalismo.
L'anatra domestica, soprattutto dopo la selezione che ne è stata fatta negli ultimi decenni, è diventata una forte concorrente dei polli: essa, infatti, non solo supera la produzione di uova delle galline di razze specializzate, ma le supera largamente rispetto al peso, che è di circa 70 grammi. Anche se l'uovo di anatra non trova facile collocazione per il consumo diretto, esso è largamente utilizzato in pasticceria e nella produzione di pasta alimentare.
L'allevamento di tipo familiare, una volta assai diffuso, ha lasciato molto spazio, oggi, all'allevamento intensivo: sia per la produzione di uova che per la produzione di soggetti da carne che sono solitamente macellati sulle 7-8 settimane di vita. L'Anatra muta è specializzata per la produzione di carne di eccellente qualità (anche se non gode di grande reputazione per l'odore di muschio che emana dalla ghiandola dell'uropigio; questo odore è però percettibile soltanto nei soggetti di oltre un anno; la decapitazione degli animali subito dopo la morte elimina l'odore caratteristico) e del fegato che è adatto per produrre foie gras.
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