Riconoscimento denominazione: Reg. CE n. 667/2009
Regione: Lazio
La produzione della DOP “Nocciola Romana” interessa alcuni comuni di Viterbo e Roma, dove fin dal 1412 questa coltura è stata oggetto di un paziente e tenace lavoro da parte dei coltivatori, che nel corso dei secoli hanno svolto un ruolo importante nel creare un prodotto dalle elevate caratteristiche qualitative.
Attualmente circa 4500 aziende producono tra i 400 e i 450mila quintali all’anno di nocciole, con un fatturato di 42 milioni di euro.
La «Nocciola Romana» designa i frutti riferibili alla specie Corylus avellana cultivar «Tonda Gentile
Romana», «Nocchione» e loro eventuali selezioni che siano presente almeno per il 90 % nell'azienda.
Sono ammesse le cultivar «Tonda di Giffoni» e della «Barrettona» nella misura massima del 10 %.
Tessitura compatta e croccante, senza vuoti interni, con sapore e aroma finissimo e persistente: sono queste alcune peculiarità della DOP, a cui sono legate numerose sagre paesane e molteplici ricette tipiche, a dimostrazione dell’importanza che questa coltura riveste nell’economia locale: nella zona delimitata della DOP si è infatti concentrato uno dei principali poli di produzione e commercializzazione italiana di nocciole.
Tonda Gentile Romana: forma della nocciola in guscio: subsferoidale con apice leggermente a punta;
dimensioni con calibri variabili da 14 a 25 mm; guscio di medio spessore, di color nocciola, di scarsa
lucentezza, con tomentosità diffuse all'apice e numerose striature evidenti; seme medio-piccolo, di
forma variabile subsferoidale, di colore simile a quello del guscio, per lo più ricoperto di fibre, superficie
corrugata e solcature più o meno evidenti, dimensioni più disformi rispetto alla nocciola in guscio;
perisperma di medio spessore non completamente distaccabile alla tostatura; tessitura compatta e croccante;
sapore ed aroma finissimo e persistente.
Nocchione: forma della nocciola in guscio: sferoidale, subelissoidale; dimensioni comprese tra 14 e
25 mm; guscio spesso: di colore nocciola chiaro, striato, poco pubescente; seme: medio-piccolo, con
fibre presenti in misura medio-elevata; perisperma: mediamente staccabile alla torrefazione; sapore ed
aroma: finissimo e persistente. In entrambi i casi la resa alla sgusciatura è compresa tra il 28 e il 50 %.
Le nocciole devono essere esenti da odore e sapore di olio rancido, di muffa e di erbaceo. Alla masticazione
si devono presentare croccanti, ossia devono fratturarsi al primo morso senza cedevolezza, e
devono avere tessitura compatta, senza vuoti interni. Queste caratteristiche devono essere possedute
anche dalle nocciole conservate.
Nocciola Romana DOP (vedi scheda del Nocciolo >>>)