Comprende ben 137 comuni appartenenti a tutte le province campane. Le aree ove si concentra la maggior parte della produzione sono: nel napoletano la Giuglianese-Flegrea, nel casertano la Maddalonese, l'Aversana e l’Alto Casertano, nel beneventano la Valle Caudina-Telesina e il Taburno, nel salernitano l’Irno e i Picentini.
L’Annurca è definita “la regina delle mele” soprattutto per le caratteristiche qualitative dei suoi frutti, dalla polpa croccante, compatta, bianca, gradevolmente acidula e succosa, aroma caratteristico e profumo finissimo, vera delizia per il palato dei consumatori.
Mela Annurca Campana: la Regina delle mele >>>
Melannurca Campana IGP
Articolo 1.
L’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) "Melannurca Campana” è riservata ai frutti che
rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal regolamento (CEE) n.2081/1992 e dal
presente Disciplinare di Produzione.
Articolo 2.
L’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) "Melannurca Campana” designa i frutti dei
biotipi riferibili alle cultivar di melo “Annurca” e "Annurca Rossa del Sud", prodotti nel territorio
ricadente nella regione Campania e definito nel successivo art.3.
Articolo 3.
La zona di produzione della I.G.P. "Melannurca Campana”, comprende i territori, interi o
parziali, dei seguenti comuni ricadenti nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e
Salerno.
Provincia di Avellino
Comuni parzialmente interessati:
Cervinara, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con il comune di
Montesarchio; Est dal confine con il comune di S. Martino V.Caudina fino all’altezza della strada
provinciale Rotondi-S. Martino V.C.; Sud dalla strada provinciale Rotondi-S. Martino V.C.;
Ovest dal confine con il comune di Rotondi fino alla provinciale Rotondi-S. Martino V.C..
Montoro Inferiore, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla via Pescarola per l’intero
tratto tra l’innesto con la via Marconi della frazione Preturo e l’innesto con la via Mercatello
della frazione Borgo, inoltre, dalla via Marconi della frazione Preturo per il tratto che va
dall’innesto con via Pescarola all’innesto con la via Variante; Est dalla SP 90 (detta Borgo)
dall’innesto con via Pescarola fino al congiungimento con la SP Turci nella frazione Piazza di
Pandola e seguendo tale strada fino alla frazione Misciano all’altezza del ponte del raccordo
autostradale SA-AV; Sud dal confine con la provincia di Salerno nel tratto compreso tra la SP
Turci e la SS 18; Ovest dalla linea ferroviaria BN-AV-SA nel tratto compreso tra il punto
d’intersezione di questa con via Granaro fino al passaggio a livello di Casa Pellecchia e da qui
lungo la SS 18 fino al confine con la provincia di Salerno.
Montoro Superiore, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada vicinale “Vallone
delle Macchie”, nel tratto compreso dall’incrocio con la SP 90 fino all’incrocio con la SP 104 che
collega la frazione Banzano; Est dalla SP 104 tra l’innesto di questa con la via vicinale “Vallone
delle Macchie” fino all’altezza di via dell’Aia della frazione Caliano e da questa fino all’incrocio
con la SP Piano-S. Pietro, quindi, partendo da quest’incrocio lungo via Leone fino al
congiungimento con via Turci; Ovest dalla strada provinciale Borgo nel tratto compreso
dall’innesto con via Pescarola fino a quello con via Turci.
Rotondi, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con la provincia di
Benevento; Est dal confine con il comune di Cervinara fino all’altezza della strada ex SS 374;
Sud dalla strada ex SS 374; Ovest dal confine con il comune di Paolisi fino all’altezza della
linea ferroviaria Valle Caudina.
S. Lucia di Serino, l’area interessata è delimitata a: Nord-Est dalla strada provinciale
che attraversa il centro abitato di S. Lucia collegandolo con Atripalda; Sud dal confine
comunale di Serino; Ovest dai confini con i comuni di S. Michele di Serino e S. Stefano del
Sole.
S. Martino Valle Caudina, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con la
provincia di Benevento; Est dal confine con il comune di Pannarano fino all’altezza della strada
provinciale Rotondi-Pannarano; Sud dalla strada provinciale Rotondi-Pannarano; Ovest dal
confine con il comune di Cervinara.
S. Michele di Serino, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con il comune di
Cesinali; Est dai confini con i comuni di S. Stefano del Sole e S. Lucia di Serino; Sud dal
confine con il comune di Serino; Ovest dalla linea ferroviaria Avellino-Mercato S. Severino.
S. Stefano del Sole, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con il comune di
Cesinali; Est dalla strada provinciale che collega S. Lucia ad Atripalda; Sud dal confine con il
comune di S. Lucia di Serino; Ovest dal confine comunale con S. Michele di Serino.
Serino, l’area interessata è delimitata a: Nord dai confini con i comuni di S. Michele di
Serino e S. Lucia di Serino; Est dalla SP 28 che collega la frazione Ponte del comune di Serino
al comune di S. Lucia di Serino; Sud dal punto di confluenza della SP 28 “frazione Ponte di
Serino-S. Lucia di Serino” e della strada provinciale “frazione Ponte di Serino-S. Michele di
Serino”; Ovest dalla strada che collega la frazione Ponte del comune di Serino al centro abitato
di S. Michele di Serino.
Provincia di Benevento
Comuni interamente interessati: Amorosi, Dugenta, Limatola, Puglianello, S. Salvatore
Telesino, Telese.
Comuni parzialmente interessati:
Airola, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di Moiano e
Bucciano, a partire dalla rotabile Moiano-Airola; Est dal confine comunale con il comune di
Bonea e dal confine amm.vo provinciale; Sud dal confine col comune di Paolisi; Ovest dalla
rotabile Moiano-Airola e dalla strada provinciale Caudina per il tratto che collega il centro
abitato di Airola con la Nazionale Appia nei pressi del cavalcavia della linea ferroviaria “Valle
Caudina”.
Bonea, l’area interessata è delimitata a: Nord nel primo tratto dalla strada comunale
che dalla C.da Fizzo porta al centro abitato passando per le località “Cavarena”, “Guide” e “San
Biagio”; nel secondo tratto dalla strada comunale che collega il comune di Bonea con la C.da “Varoni” del comune di Montesarchio passando per C.da “Mosca”; Est dal confine col comune di
Montesarchio partendo dall’intersezione della strada Bonea-Varoni fino al limite provinciale;
Sud dal confine amm.vo con la provincia di Avellino; Ovest dal confine col comune di Airola
fino all’intersecazione della strada Bucciano-Montesarchio.
Bucciano, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada provinciale Frasso
Telesino-Bucciano-Montesarchio; Est e Sud dal confine col comune di Airola; Ovest dal confine
col comune di Moiano.
Durazzano, l’area interessata comprende tutta l’area pianeggiante adiacente la strada
Sant’Agata dei Goti-Durazzano-Cervino, delimitata a: Nord dal rilievo di M. Longano; a Est dal
confine con il comune di Sant’Agata dei Goti e dai rilievi di M. Buzzano e M. Aglio, a Sud ed
Ovest dal confine amm.vo con la Provincia di Caserta.
Faicchio, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada statale che collega Gioia
Sannitica con Faicchio fino al centro abitato, successivamente del torrente Titerno nel tratto
che va dal centro abitato al confine col comune di S. Lorenzello; Est dal confine col comune di
S.Lorenzello; Sud dal confine con i comuni di S. Salvatore Telesino e Puglianello; Ovest dal
confine amm.vo con la Provincia di Caserta.
Frasso Telesino, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di
Melizzano; Est dalla rotabile Solopaca-Frasso Telesino-Bucciano; Sud dal confine col comune di
S.Agata dei Goti; Ovest dal confine col comune di Dugenta.
Melizzano, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di Amorosi,
Telese e Solopaca; Est dalla strada che collega Solopaca con Frasso Telesino; Sud dal confine
con i comuni di Frasso Telesino e Dugenta; Ovest dal confine amm.vo con la provincia di
Caserta.
Moiano, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di S.Agata dei
Goti; Nord-Est dalla strada provinciale FrassoT.-Bucciano; Est dal confine col comune di
Bucciano; Sud dal confine col comune di Airola; Ovest dalla provinciale Airola-Moiano-S.Agata
dè Goti.
Montesarchio, l’area interessata è delimitata a: Nord-Est per un primo tratto dal confine
con Bonea ed il centro abitato di Montesarchio, dalla strada che collega Bonea con
Montesarchio passando per C.da Varoni; per un secondo tratto dalla statale Appia fino al limite
provinciale; Sud dal confine amm.vo con la Provincia di Avellino; Ovest dal confine col comune
di Bonea.
Paolisi, l’area interessata è delimitata a: dal confine col comune di Airola; Est dal
confine amm.vo con la Provincia di Avellino; Sud dalla linea ferroviaria “Valle Caudina”; Ovest
dal confine col comune di Arpaia.
S. Lorenzello, l’area interessata è delimitata a: Nord dal torrente Titerno; Est dal
confine con i comuni di Cerreto Sannita e Guardia Sanframondi; Sud dal confine con il comune
di Castelvenere; Ovest dal confine con i comuni di Faicchio e S. Salvatore Telesino.
Sant’Agata dei Goti, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di
Frasso Telesino e Dugenta; Est dalla strada provinciale Frasso Telesino-Bucciano, da un tratto
del confine con il comune di Moiano e dalle strade provinciali Durazzano-S.Agata dei Goti e
S.Agata dei Goti-Moiano; Sud dal confine col comune di Durazzano; Ovest dal confine amm.vo
con la Provincia di Caserta.
Provincia di Caserta
Comuni interamente interessati: Aversa, Bellona, Caianello, Calvi Risorta, Camigliano,
Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Grazzanise, Gricignano,
Lusciano, Orta di Avella, Parete, Pastorano, Pignataro Maggiore, Riardo, S. Arpino, S. Cipriano
d’Aversa, S. Maria la Fossa, S. Marcellino, S. Tammaro, Sparanise, Succivo, Teano, Teverola,
Trentola-Ducenta, Villa di Briano, Vitulazio.
Comuni parzialmente interessati:
Ailano, l’area interessata è delimitata a: Nord-Est dalla strada comunale S.Maria
Zanneto lungo la curva livello di 275 m. s.l.m., sino al nucleo abitato di Ailano e da qui lungo la
strada comunale del comune di Raviscanina sino a raggiungerlo; Sud dal confine col comune di
Vairano Patenora.
Alvignano, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla vicinale che collega masseria
Melone con mass. la Vecchia; Est dal confine col comune di Ruviano; Sud dai confini con i
comuni di Ruviano e Caiazzo; Ovest seguendo la curva di livello del monte Caracciolo, quota
108 m. s.l.m., fino alla strada SS. 158, poi seguendo il rio Tella fino a mass. Melone.
Baia e Latina, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dalla strada vicinale che
staccandosi dalla prov. Dragoni-Baia e Latina collega mass. Burrelli a mass. le Morecine fino al
confine com.le con Alife; Nord-Est dal confine col comune di Alife; Sud-Est dal confine col
comune di Dragoni; Sud-Ovest dalla strada prov. Dragoni-Baia e Latina nel tratto dal confine
con Dragoni fino a ponte Murato.
Caiazzo, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di Alvignano;
Est dal confine col comune di Ruviano; Sud-Est dalla strada SS.78 Sannitica nel tratto da
mass. Fasulo a mass. Pisciacchione; si segue poi la comunale per mass. Pietramarino- la
Torre- mass. Santoro, da qui si segue la strada Caiazzo-Alvignano fino a mass. Pescara,
proseguendo in direzione S.Pietro-Trappeto fino a Mondrone.
Capua, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di Vitulazio,
Bellona e Pontelatone; Est dalla vicinale che dal Volturno porta a mass. Conte Mauro, da qui
seguendo la SS. Sannitica N.87 in direzione c.da Mazzarella fino a S.Angelo in Formis; da qui,
in direzione sud, seguendo la curva di livello, a quota 50 m.s.l.m., del monte Tifata fino al
confine con S. Prisco; Sud dai confini con i comuni di S. Maria la Fossa, S. Tammaro, S. Maria
C.V. e S. Prisco; Ovest dal confine col comune di Cancello Arnone.
Carinola, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con Sessa A. lungo la SS
Appia fino all’incrocio per Ventaroli, da qui seguendo la strda per S.Ianni, risalendo lungo la
strada per Cappelle fino al confine con Teano; Est dai confini con i comuni di Teano e
Francolise; Sud dalla Ciamprisco-Nocelleto-Carinola; Ovest dalla strada Carinola-Cascano.
Castel di Sasso, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con il comune di
Pontelatone e dalla strada Cisterna-Strangolagalli nel tratto mass. Adinolfi-S.Marco-
Strangolagalli; Est dalla strada Strangolagalli-mass. Lombardi fino al confine con Piana di
Caiazzo, seguendo poi questo confine (in direzione sud) fino alla strada Taverna Nuova-Piana
di Caiazzo; Sud lungo la strada Taverna Nuova-Piana di Caiazzo nel tratto da mass.
S.Berardino a mass. Castagna; Ovest dal confine col comune di Pontelatone.
Cellole, l’area interessata è delimitata a: Nord, Est e Ovest dal confine con il comune di
Sessa Aurunca; a Sud-Ovest dalla SS n. 7-quater Domitiana fino ad incontrare il comune di
Sessa Aurunca.
Conca della Campania, l’area interessata è delimitata a: Nord-Est con la SS 6 Casilina;
Nord-Ovest dal confine col comune di Mignano Montelungo; Ovest dal confine col comune di
Galluccio; Sud a partire dal confine com.le con Galluccio in loc. Selva Seggi lungo la vicinale
che porta a Vezzuola, loc. Pantanello, loc. Gli Stagli, loc. Viapiano; da qui lungo la strada
Orchi-Tuoro di Teano fino al confine comunale con Tora e Piccilli.
Dragoni, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dal confine col comune di Baia e
Latina; Nord-Est dal confine col comune di Alife; Sud-Est dalla SS. 158 nel tratto da ponte
Margherita a loc.Pantano; Sud-Ovest dalla strada provinciale Dragoni-Baia e Latina, nel tratto
loc.Pantano- confine com.le di Baia e Latina.
Falciano del Massico, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dalla strada
Mondragone-Falcione del Massico fino al confine comunale con quest’ultimo; ad Est con il
confine di Carinola; a Sud-Est dal confine con il comune di Mondragone.
Formicola, l’area interessata è delimitata a: Nord/Nord-Est dalla strada che collega
Rocchetta e Croce a Fondola, Cavallari, Formicola fino in loc. mass. Campo ad incontrare il
confine con Pontelatone; Sud dal confine col comune di Pontelatone; Ovest dai confini con i
comuni di Giano Vetusto, Camigliano e Bellona.
Francolise, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di Teano e
Sparanise; Est dal confine col comune di Sparanise; Sud dal confine con il comune di Cancello
A. fino all’incrocio con la strada Brezza-S.Andrea-Pizzone-Ciamprisco, e dalla suddetta strada
fino al confine con Carinola; Ovest dai confini con i comuni di Carinola e Teano.
Galluccio, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di Rocca
d’Evandro e Mignano M.; Est dal confine col comune di Conca della Campania; Sud a partire
dal confine con Conca della Campania dalla vicinale che congiunge loc. Madonna del Sorbello,
Fortinelli, Spicciano e Fulighi; e dal confine col comune di Sessa Aurunca; Ovest dal confine col
comune di Rocca d’Evandro.
Giano Vetusto, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con il comune di
Rocchetta fino all’incrocio con la strada comunale Selva a quota 275 m. s.l.m.; Nord-Est dalla
strada comunale Selva e dalla strada comunale Capitolo fino al centro abitato di Giano. Si
prosegue lungo la strada vicinale Fontana e per la strada comunale che collega Giano a
Camigliano sino al confine amm.vo di tale comune; Sud-Ovest dai confini con i comuni di
Pignataro e Pastorano; Ovest dal confine col comune di Calvi Risorta.
Maddaloni, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di Valle di
Maddaloni; Est/Sud-Est dalla curva di livello, quota 200 m. s.l.m., del colle Castellone
passando per mass. Garofalo, loc. la Crocella, e si chiude in corrispondenza della intersezione
della via Sannitica con la strada che porta alla stazione ferroviaria di Maddaloni Inferiore;
Ovest dalla curva di livello, quota 195 m. s.l.m., del monte S. Michele.
Marzano Appio, l’area interessata è delimitata a: Nord Ovest dal confine con i comuni di
Tora e Piccilli e Presenzano; Est dal confine col comune di Vairano P.; Sud dal confine col
comune di Caianello; Ovest dal confine col comune di Caianello, poi da Tuoro Casale dalla
strada per Fragoni, Piedituoro, Mass. Vespasiano, Mass. Santi, Boiani, Ameglio, Centella, mass.
Ciorlano fino alla SS.n.6 e proseguendo in direzione nord lungo la vicinale che costeggia la
loc.Castagneto fino al confine col comune di Tora e Piccilli.
Mignano Montelungo, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada ferrata, dal
fiume Peccia fino a Vaco, poi dalla vicinale costeggiando loc. Romano fino alla SS Casilina; da
qui lungo la curva di livello del monte Rotondo a quota 150 m. s.l.m. fino a mass. Porcaro; Est
da mass. Porcaro lungo la curva di livello del monte Cavallo, monte Cesina, quota 200 m.
s.l.m., e del colle Amato; Sud dai confini con i comuni di Conca della Campania e Galluccio;
Ovest dal confine con Galluccio lungo la vicinale per Caspoli, la strada per Campo, Casale,
loc.Teroni, di qui seguendo Fosso Camponi ed il Fosso del Lupo fino al confine regionale col
Lazio.
Mondragone, l’area interessata è delimitata ad Ovest dalla strada che congiunge la
località Masseria del Papa con la località Casino della Starza; di qui al confine Nord prosegue
lungo la strada per Falciano del Massico, fino al relativo confine comunale; a Nord-Est dal
confine con il comune di Falciano del Massico; a Sud dal canale Savane nel tratto compreso tra
il confine con detto comune e la località Masseria del Papa.
Pietramelara, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada Riardo-Pietramelara-
Baia; Est dal confine col comune di Roccaromana; Ovest dal confine del comune di Riardo; Sud
dalla curva di livello di 300 m. s.l.m. sino a località Ceraselle e da qui sino alla località di Valle
di Trabucco, lungo la curva di livello di 400 m. s.l.m., quindi lungo la strada comunale tra
Pietramelara ed il comune di Rocchetta, in direzione di quest’ultimo a quota 500 m. s.l.m. e
infine, lungo la curva di livello di 300 m. s.l.m. fino al confine con il comune di Riardo.
Pietravairano, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dal confine col comune di
Vairano P.; Nord-Est: dai confini con i comuni di Raviscanina, S. Angelo d’Alife; Sud-Est dal
confine con i comuni di Pietramelara, Roccaromana, Baia e Latina; dal confine col comune di
Baia e Latina -in loc.Santoianni- si segue la vicinale a quota 133 m.s.l.m. per mass.
Vaccareccia, questa costeggia il bosco di monte Fossato, per raggiungere poi mass.Brunori,
mass.Starze, loc.Puglianello, loc.Bocca della Petrosa, infine costeggia monte Monaco fino ad
incontrare il confine col comune di Pietramelara; Sud dal confine con i comuni di Riardo e
Pietramelara.
Pontelatone, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dal confine col comune di
Formicola; Est partendo dal confine con Formicola seguendo la strada per Savignano-
Casalicchio, da qui lungo la vicinale per mass. Corterosa, poi lungo la curva di livello del monte
Nizzola, quota 130 m. s.l.m, .fino a Prea; da Prea a Cisterna si segue il confine con comune di
Castel di Sasso; da Cisterna si segue la strada per mass. Aia Vecchia-mass. Adinolfi fino ad
incontrare nuovamente e seguire (verso sud) il confine comunale di Castel di Sasso fino a
mass. Castagna; Sud dalla strada che, proveniente dalla Fagianeria congiunge mass.
Castagna-Taverna Nuova-mass. Uranno fino al confine con Bellona; Ovest dal confine con i
comuni di Bellona e Camigliano.
Pratella, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada che collega la località mass.
Quattro Stradoni con località Mastrati per poi proseguire per il vallone che costeggia il colle di
Mastrati sino al crinale del Monte Cappella a quota 650 m. s.l.m., continuando lungo il vallone
Rava della Stella fino in prossimità dell’abitato di Pratella ed infine verso località Colle Pizzuto
sino al confine del comune di Ailano; Sud-Est dal confine del comune di Ailano; Sud dal confine
col comune di Vairano-Patenora; Ovest dai confini con i comuni di Sesto Campano e
Presenzano.
Presenzano, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dalla strada comunale che
parte dal km 164 della SS N. 6 Casilina sino alla località mass. Quercia al centro abitato di
Presenzano, per poi seguire la curva di livello di 300 m. s.l.m., sino alle condotte della centrale
idroelettrica di Presenzano e da qui lungo la curva di livello di 200 m. s.l.m. fino al confine
comunale di Sesto Campano; Nord-Est dai confini con i comuni di Sesto Campano e Pratella;
Est/Sud-Est dal confine col comune di Vairano P.; Sud dal confine col comune di Marzano
Appio; Sud-Ovest dal confine col comune di Tora e Piccilli.
Rocca d’Evandro, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine regionale con il
Lazio (comune di Cassino); Est dal confine col comune di Mignano M., seguendo poi il fiume
Peccia fino alla vicinale che porta a loc. Colli e da qui a Rocca d’Evandro; da qui lungo la strada
vicinale per Campolongo, Cucuruzzo, loc. Campanara fino al confine con Galluccio; Sud dal
confine col comune di Sessa Aurunca; Ovest dal confine regionale con il Lazio (comuni di
Castelforte, S. Andrea, S. Ambrogino, S. Apollinare).
Roccamonfina, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada Fontanafredda-
S.Domenico-Roccamonfina-Tavola-Tuoro di Tavola; Est dal confine col comune di Marzano
Appio, poi dalla vicinale Tuoro di T.-Garofali fino ad incontrare e seguire il confine con il
comune di Teano; Sud dalla vicinale che staccandosi dal confine con Teano in loc. Cambre
giunge, lambendo il monte Torrecastiello fino a loc. mass. Perrotta; da qui segue il confine
comunale con Sessa A. fino a loc. “le Forche”; Ovest dalla vicinale che congiunge “le
Forche”-m. di Sotto-Fontanafredda.
Roccaromana, l’area interessata è delimitata a: Est e Sud dal confine amministrativo, al
1994, della Comunità Montana Monte Maggiore; Ovest dal confine col comune di Petramelara.
Ruviano, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di Alvignano;
Est dalla vicinale che collega mass. Franco a loc. Ponte Nuovo; Sud-Est dalla strada SS. 87
Sannitica nel tratto Ponte Nuovo-Mass. Fasulo; Ovest dal confine con i comuni di Alvignano e
Caiazzo.
S. Pietro Infine, l’area interessata è delimitata a: Nord-Est dal confine amm.vo, al 1994,
della Comunità Montana Monte S. Croce; Sud dal confine col comune di Mignano M.; Nord-
Ovest dal confine regionale con il Lazio (comune di S. Vittore).
Sessa Aurunca, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dal confine regionale col
Lazio; Nord-Est dal fiume Garigliano in loc. Taverna Vecchia lungo la mulattiera TavernaV.-
mass. Tonda, Aconursi, Corigliano; da Corigliano lungo la strada che congiunge Corigliano-Li
Paoli- Fontanaradina-Ponte; Est dalla strada che congiunge Ponte-Sessa A. fino all’incrocio con
la SS. Appia in loc. S.Rocco; Sud dalla strada che staccandosi dalla SS. Appia raggiunge la
frazione Avezzano e prosegue verso le frazioni Corbello, Carano e Piedimonte Massicano, fino
all’incrocio con la SS n. 7-quater Domiziana, da qui il confine Ovest prosegue lungo la
medesima SS n. 7-quater Domiziana fino al confine con il comune di Cellole.
Tora e Piccilli, l’area interessata è delimitata a: Nord-Ovest dal confine con il comune di
Conca della Campania; Nord-Est dal confine col comune di Presenzano; Sud dalla strada Conca
della Campania-Tuoro di Teano-Piccilli fino a loc.Convento S. Antonio; poi lungo la vicinale che
da Convento S. Antonio raggiunge Piccilli; da qui lungo la strada che da Piccilli lambisce loc.
Fontana Caponi, e poi lungo la vicinale che raggiunge il confine di Marzano Appio.
Vairano Patenora, l’area interessata è delimitata a: Nord dai confini con i comuni di
Pratella e Ailano; Est dal confine con il comune di Pietravairano, poi da mass. S. Pasquale
segue la strada per Cirelli, Marzanello, Acquarelli; da qui segue la vicinale per loc. il Palazzone,
loc. Cava, contrada Pizzomonte fino a costeggiare l’abitato di Vairano P.; da qui segue la
strada per Greci fino a loc. Marcone; da loc. Marcone segue la curva di livello, quota 144 m.
s.l.m., costeggiando mass. Pacchiadiello, mass. del Parco, mass. Ferraro, loc. Falso Piano, fino
a Scafa di Vairano; da qui lungo il tratturo, a quota 112 m. s.l.m., fino ad incontrare il confine
col comune di Ailano; Sud dal confine con i comuni di Pietravairano e Riardo; Ovest dai confini
con i comuni di Caianello, Marzano Appio, Presenzano.
Valle di Maddaloni, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di
Caserta; Est dal confine amm.vo con la Provincia di Benevento fino alla strada pedemontana
che collega mass. Benzi a mass. Papa; Sud-Est dalla pedemontana mass. Pepe-mass. Benzi in
direzione loc. Molino; poi dalla curva di livello del monte Airola, quota 200 m. s.l.m., fino alla
intersezione col confine con Maddaloni; Sud dal confine col comune di Maddaloni; Nord-Est a
partire dal confine con Maddaloni lungo la curva di livello, quota 195 m. s.l.m., della dorsale
monte Calvi, monte Manio, fino da incontrare il confine con il comune di Caserta.
Villa Literno, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di Cancello
Arnone; Est dai confini con i comuni di Casal di Principe e S. Cipriano d’Aversa; Sud dal confine
col comune di Qualiano; Ovest dalla strada di bonifica proveniente dal lago Patria, che a partire
da loc. Scorza di Radice, in direzione nord incrocia le provinciali Trentola-Ischitella in loc. “le
Trenta moggia”, e Villa Literno-Domitiana in loc. “Giardino”, fino al raggiungimento dei Regi
Lagni, al confine con comune di Cancello Arnone.
Provincia di Napoli
Comuni interamente interessati: Acerra, Brusciano, Caivano, Calvizzano, Castello di
Cisterna, Marano di Napoli, Mariglianella, Marigliano, Mugnano di Napoli, Nola, Pomigliano
d’Arco, Qualiano, Quarto, Saviano, S. Antimo, S. Vitaliano, Villaricca.
Comuni parzialmente interessati:
Bacoli, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla Masseria Strigari; Est dalle Masserie
Baccalà, Coppola e Salemme; Sud dalla C. Scamardella proseguendo per la cava di tufo; Ovest
dalla loc. Trippitello e dal Castello di Baia.
Cercola, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di Volla e
Pollena-Trocchia; Est dal confine col comune di Pollena Trocchia; Sud dal confine con il comune
di Massa di Somma; Ovest dal confine col comune di S. Sebastiano al Vesuvio, dalla strada che
congiunge Massa di Somma a S. Sebastiano al Vesuvio e dal confine col comune di Napoli.
Giugliano, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine amm.vo con la Provincia di
Caserta; Est dai confini con i comuni di S.Antimo, Melito, Mugnano, Villaricca, Qualiano,
Frazione di Villaricca e Quarto; Sud dal confine col comune di Pozzuoli; Ovest il limite è
costituito dal Canale Vico Patria, dal punto in cui incontra il confine con la provincia di Caserta
fin dove incrocia la Tangenziale di Napoli; dalla Tangenziale di Napoli, dal punto in cui incontra
il canale suddetto al quadrivio di Patria; dalla Circumvallazione Esterna di Napoli dal quadrivio
di Patria fino all’incrocio con la via Domitiana; dalla stessa via Domitiana, dall’incrocio con la
Circumvallazione di Napoli, in direzione sud, fino al punto in cui la stessa incrocia la via
Madonna di Pantano in località Licola.
Massa di Somma, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con il comune di
Cercola; Est dal confine con Pollena T. fino alla SS n. 268; Sud dalla SS n. 268; Ovest dal
confine con il comune di S. Sebastiano al Vesuvio.
Ottaviano, l’area interessata è delimitata a: Nord ed Est dal confine con i comuni di Nola
e S. Gennaro Vesuviano; Sud dal confine con il comune di S. Giuseppe Vesuviano; Ovest dalla
statale n. 268 variante del Vesuvio e dal confine col comune di Somma Vesuviana.
Napoli, la prima area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di
Marano e di Quarto; Est dalla strada provinciale Marano-Pianura; Sud da via Pallucci, via
Provinciale Pianura fino al confine con il comune di Pozzuoli; Ovest dal confine col comune di
Pozzuoli. La seconda area interessata confina a: Nord con il confine del comune di Mugnano di
Napoli passando per via Cupa della Filanda proseguendo in direzione Sud-Est per via
Piedimonte d’Alife, via Vicinale Vecchia Miano-Piscinola, in direzione Sud per via Miano, in
direzione Est per viale Colli Aminei, via M. Pietravalle, in direzione Sud per via Pansini, via
Montesano, in direzione Nord per via G. Quagliariello, strada comunale Santa Croce ad
Orsolone, via Cupa della Paradina, strada comunale Margherita, Cupa 1° Vrito sino ad
incontrare il comune di Marano di Napoli.
Pollena Trocchia, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di Volla
e Casalnuovo; Est dal confine con il comune di S. Anastasia; Sud dalla statale n. 268 variante
del Vesuvio; Ovest dal confine con il comune di Massa di Somma.
Pozzuoli, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di Quarto; Est
dal confine col comune di Napoli; Sud il limite è costituito da via Cofanara, dal punto in cui
incontra il confine con il comune di Napoli fino alla sua immissione in via Pietrarsa; da via
Pietrarsa fino alla sua immissione in via S. Vito; da via S. Vito fino alla sua immissione sulla via
Campana all’altezza del raccordo della Tangenziale di Napoli; Ovest da via Campana
dall’incrocio con il raccordo della Tangenziale di Napoli fino al confine col comune di Quarto.
S. Anastasia, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con i comuni di
Casalnuovo e Pomigliano; Est dal confine col comune di Somma Vesuviana; Sud dalla strada
statale n. 268 variante del Vesuvio; Ovest dal confine col comune di Pollena Trocchia.
S. Giuseppe Vesuviano, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di
Ottaviano; Est dal confine con i comuni di S. Gennaro V. e Poggiomarino; Sud dal confine con
i comuni di Poggiomarino e Terzigno; Ovest dalla statale n. 268 variante del Vesuvio.
S. Sebastiano al Vesuvio, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune
di Cercola; Est dal confine con Massa di Somma; Sud ed Ovest dalla statale n. 268 variante del
Vesuvio.
Somma Vesuviana, l’area di interesse è delimitata a: Nord-Ovest dal confine con i
comuni di Castello di Cisterna e Brusciano; Nord dal confine con i comuni di Mariglianella e
Marigliano; Est dal confine con i comuni di Scisciano, Saviano, Nola e Ottaviano; Sud dalla
strada statale n. 268 variante del Vesuvio; Ovest dal confine col comune di S. Anastasia.
Provincia di Salerno
Comuni interamente interessati: Bellizzi, Montecorvino Pugliano.
Baronissi, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine comunale con Fisciano -
tratto che, partendo dal km. 10 della SS n. 88, costeggia Bolano fino a giungere poco sopra
Orignano-; Est dalla strada che da sopra Orignano costeggia Caprecano e Fusara; Sud dalla
curva di livello che da Fusara costeggia Ervanita, Vissiniello, quindi da strada che attraversa
Aiello giunge sulla SS n. 88 tra il km 6 e il km 7; Ovest dalla strada che, partendo dalla statale
n. 88, nei pressi di Acquamela, attraversa Saragnano, Capo Saragnano, Casa Napoli, si
immette sulla SS 88 all’altezza di Baronissi fino a giungere al confine comunale con Fisciano.
Battipaglia, l’area interessata è delimitata a: Sud, partendo dal punto nei pressi del
podere S. Donato, dal fiume Tusciano che passa sotto Cifariello, si immette, prima di Fosso,
sulla strada che attraversa Tavernola, Tenente Santa Lucia, S. Lucia inferiore, risale fino a S.
Lucia superiore, si immette sulla SS n. 18 tra il km 76 e il km 77, risale lungo la SS 18 fino al
km 73, prosegue verso Battipaglia che costeggia immettendosi sulla SS n. 19 tra il km 1 e il
km 2 fino al confine con il comune di Eboli dopo il km 3 della SS 19; Est lungo il confine con il
comune di Eboli fino all’intersezione dei comuni di Eboli e Olevano; Nord lungo il confine con il
comune di Olevano e di Montecorvino Rovella fino all’intersezione tra i comuni di Montecorvino
R., Bellizzi e Battipaglia; Ovest lungo il confine con il comune di Bellizzi e poi di Pontecagnano
lungo il torrente Lama fino ad immettersi nel fiume Tusciano.
Campagna, l’area interessata è delimitata a: Nord dal punto di intersezione tra la SS n.
91 al km 126 e la strada prov.le proveniente da Verticelli e Rofigliani in corrispondenza di
Quadrivio; Ovest dalla SS n. 91 da Quadrivio fino al confine del comune di Eboli e da questo
fino all’intersezione dei comuni di Eboli, Serre e Campagna sul fiume Sele nei pressi della piana
di Vicario; Sud dal fiume Sele attraverso il Ponte Sele lungo la strada che immette alla località
Verticelli; Est da località Verticelli lungo la strada provinciale fino a loc. Quadrivio.
Eboli, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine con il comune di Olevano al di
sotto di Monticelli dalla strada che passando al di sopra di Vallone del Lupo costeggia Melito,
Tranna e giunge ad Eboli si immette alla SS n. 19 tra il km 8 e il km 9, si immette sulla SS 91
sino al confine con il comune di Campagna; Est dal confine con il comune di Campagna sino
all’intersezione dei comuni di Campagna, Serre ed Eboli; Sud dal confine con Serre lungo il
fiume Sele da cui, all’altezza di Lagaro, si immette sulla strada in direzione Le Chiuse che, poi,
attraversa Masseria Rosale di sopra e le Canoniche fino a Consiglio, da qui costeggiando
Scorziello di sotto, giunge nei pressi della Cava di Rena; Ovest da Cava di R. lungo la strada
che costeggia la Francesia fino alla SS 19 in cui si immette all’altezza del km 5 per poi
ripiegare sempre lungo la SS 19 fino al confine con il comune Battipaglia che segue fino al
confine con Olevano.
Fisciano, l’area interessata è delimitata a: Sud dal confine comunale con Baronissi, dal
tratto che partendo dal km 10 della SS n. 88 costeggia Bolano fino a giungere a Orignano;
Ovest dal confine comunale con Mercato S. Severino; Nord dal confine comunale con Montoro
Inferiore da Piazza di Pandola sino al confine con Mercato S. Severino; Est dalla strada che
partendo da Orignano costeggia Penta, Fisciano, Carpineto, Villa, Pizzolano, Madonna del
Soccorso fino al confine con Montoro Inferiore.
Giffoni Sei Casali, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada provinciale che da
S. Cipriano Picentino passa per Prepezzano, Capitignano, fino al confine con il comune di
Giffoni Valle Piana; Est dal confine con il comune di Giffoni Valle Piana; Sud dal confine con il
comune di Giffoni Valle Piana lungo il fiume Picentino; Ovest dal confine con il comune di S.
Cipriano Picentino.
Giffoni Valle Piana, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada provinciale che
da Capitignano passando per Mercato S.S. fino al confine con il comune di Montecorvino R.;
Est dal confine con il comune di Montecorvino R. fino all’intersezione dei confini tra il comune
di Montecorvino Pugliano, di Montecorvino R. e di Giffoni V. P.; Sud dal confine con
Montecorvino P., di Pontecagnano fino al punto in cui si intersecano i confini dei comuni di
Giffoni V.P., di Salerno e di Pontecagnano; Ovest dal suddetto punto di intersezione, dal
confine con Salerno, di S. Cipriano (lungo il fiume Picentino) e di Giffoni Sei Casali.
Mercato S. Severino, l’area interessata è delimitata a: Sud dalla strada provinciale che
partendo tra il km.11 e km.12 della statale n. 88 costeggia le frazioni di Corticelle e Spiano;
Ovest dalla strada provinciale che da Spiano prosegue per Oscato, Curteri, Mercato S.
Severino, Pandola, Acigliano fino al confine con il comune di Montoro Inferiore; Nord dal
confine con il comune di Montoro Inferiore -tra il km 16 e 17 della SS n. 88-; Est confine con il
comune di Fisciano.
Montecorvino Rovella, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada provinciale
che da Montecorvino Rovella arriva al confine con il comune di Olevano sul Tusciano; Ovest dal
confine con il comune di Montecorvino Pugliano e di Giffoni Valle Piana; Sud dal confine con il
comune di Bellizzi e, poi, di Battipaglia fino all’intersezione con il comune di Bellizzi,
Montecorvino P. e Montecorvino R.; ad Est dal confine con il comune di Olevano sul Tusciano
fino all’intersezione dei confini di Olevano, Battipaglia e Montecorvino R..
Olevano sul Tusciano, l’area interessata è delimitata a: Nord dalla strada provinciale che
dal confine con il comune di Montecorvino Rovella arriva fino alla frazione di Salitto; Est dalla
strada provinciale che da Salitto, passando per frazione Monticelli, e per un tratto del confine
con Eboli arriva al confine con il comune di Battipaglia; Ovest dal confine con il confine di
Montecorvino Rovella; Sud dal confine con Battipaglia.
Pontecagnano Faiano, l’area interessata è delimitata a: Nord dal confine col comune di
Giffoni Valle Piana; Est dal confine con il comune di Bellizzi e poi di Montecorvino Pugliano fino
all’intersezione dei confini di Montecorvino P., Giffoni V.P. e Pontecagnano; Ovest dal confine
con il comune di Salerno e, salendo, dal confine con il comune di Giffoni Valle Piana fino alla
linea ferroviaria FFSS, segue tale linea ferroviaria immettendosi sulla strada che va in direzione
della litoranea, attraversando la C.da Fra Diavolo quindi prosegue parallelamente alla litoranea
a partire da Piantanova in direzione Picciola e del confine con Battipaglia sul fiume Tusciano al
podere S. Donato; Sud dal confine con Battipaglia.
Salerno, l’area interessata è delimitata a: Nord dall’intersezione del confine tra il
comune di S. Cipriano Picentino, Giffoni Valle Piana e Salerno; Ovest da tale punto lungo la
strada provinciale che passa per Staglio e giunge a Fuorni; Sud dalla statale n.18 -km 61/62-
da Fuorni sino al confine con il comune di Pontecagnano Faiano; Est dal confine con
Pontecagnano con il comune di Giffoni V.P. sino al punto di intersezione sopra menzionato.
S. Cipriano Picentino, l’area interessata è delimitata a: Sud dalla strada provinciale che
costeggia Porte di Ferro, Contrada Alfani fino al confine con S. Mango Piemonte; Ovest dalla
strada provinciale che da S. Mango Piemonte costeggia la frazione di Pezzano fino a S.
Cipriano Picentino; Nord fino al confine con il comune di Giffoni Sei Casali; Sud-Est dal confine
con il comune di Giffoni Valle Piana lungo il fiume Picentino.
S. Mango Piemonte, l’area interessata è delimitata a: Ovest ed a Sud dal confine con il
comune di Salerno lungo il Rio Sordina; Est confine con il comune di S. Cipriano Picentino fino
all’intersezione con il comune di Salerno; Nord dalla strada provinciale che dal confine con
Salerno, sopra Sordina, attraversa S. Mango e giunge fino al confine con S. Cipriano.
Articolo 4.
Le condizioni e i sistemi di coltivazione dei meleti destinati alla produzione della I.G.P.
"Melannurca Campana” tradizionalmente attuati nel comprensorio tendono ad ottenere
produzioni di qualità e, in special modo per i nuovi impianti, atti a non modificare le specifiche
caratteristiche qualitative dei frutti.
Nei meleti è ammessa la presenza di altre varietà di melo, oltre l'Annurca e l'Annurca
Rossa del Sud, ai fini di idonea impollinazione, nella misura massima del 10% delle piante.
Oltre al Franco di melo e alle forme di allevamento “a vaso a pieno vento”, sono
considerati idonei anche i portinnesti clonali e le forme di allevamento “a parete” o obbligate
(palmetta, fusetto, e forme simili), con un numero di piante per ettaro variabile, ma comunque
mai superiore a 1200 piante /Ha.
La produzione unitaria massima consentita di mele aventi diritto alla I.G.P. "Melannurca
Campana”, pur con le variabili annuali in funzione dell’andamento climatico, è fissata in 33
tonnellate ad ettaro.
Fermo restando il limite massimo sopra indicato, la resa per ettaro di un meleto in
coltura promiscua dovrà essere calcolata in rapporto alla superficie effettivamente investita a
melo.
L’acqua di irrigazione deve presentare valori di salinità non superiori a 1,1 ECW; non è
ammesso il diradamento chimico dei frutti.
La raccolta dei frutti dalla pianta deve essere effettuata a mano.
Successivamente alla raccolta, al fine di completare la colorazione rossa dei frutti, questi
vengono posti in “melai” costituiti da piccoli appezzamenti di terreno, sistemati adeguatamente
in modo da evitare ristagni idrici, di larghezza non superiore a metri 1,50 su cui sono stesi
strati di materiale soffice vario. I frutti sono disposti su file esponendo alla luce la parte meno
arrossata, i melai sono protetti dall’eccessivo irraggiamento solare con apprestamenti di varia
natura.
Le operazioni di arrossamento sono obbligatorie per entrambe le varietà.
Non sono ammessi trattamenti fitosanitari alle mele durante la fase di arrossamento.
Le operazioni di raccolta e di arrossamento dei frutti vanno completate entro il 15
dicembre.
Le mele raccolte devono presentarsi sane, indenni da attacchi parassitari, prive di residui
antiparassitari, come per legge e di sapori estranei.
Articolo 5.
Gli impianti idonei alla produzione della I.G.P. "Melannurca Campana” sono iscritti
nell’apposito Elenco, attivato, tenuto e aggiornato da un apposito organismo di controllo, che
risponda ai requisiti di cui alle vigenti norme in materia; questi è tenuto a verificare, attraverso
opportuni sopralluoghi, la sussistenza delle condizioni tecniche e dei requisiti richiesti per
l’iscrizione all’elenco di cui sopra.
Qualora l’iniziativa di tenere un analogo Elenco sia già stata assunta, per altri scopi da un
soggetto pubblico, l’organismo di controllo potrà avvalersi delle informazioni e delle risultanze
dei relativi accertamenti in esso contenute.
L’accertamento della sussistenza delle condizioni tecniche di idoneità delle produzioni ed i
relativi controlli, di cui all’art.10 del Regolamento CEE 2081/1992, saranno comunque
effettuati dall’organismo di controllo all’uopo designato.
Le strutture di condizionamento del prodotto devono risiedere operativamente nel
territorio delimitato nell’art. 3 ed essere iscritte in altro apposito Elenco, tenuto ed aggiornato
dall’organismo di controllo, secondo le modalità di cui al primo comma.
Articolo 6.
All'atto dell'immissione al consumo, il prodotto, allo stato fresco, ammesso a tutela deve
avere le seguenti caratteristiche:
Per la varietà “Annurca”:
forma del frutto: appiattita-rotondeggiante o tronco conico breve, simmetrica o
leggermente asimmetrica;
dimensioni: 60 mm di diametro ed un peso di 100 g. a frutto (valori minimi ammessi),
nel caso sia prodotto su Franco è ammesso un diametro di 55 mm ed un peso di 80 g. a frutto
(valori minimi ammessi);
buccia: di medio spessore o spessa; di colore, alla raccolta, giallo-verdastro con
striature rosse sul 50-80% della superficie e con sovraccolore rosso sul 90-100% della
superficie dopo il periodo di arrossamento a terra; nel caso sia prodotto su Franco è ammessa
una buccia di medio spessore o spessa, di colore, alla raccolta, giallo-verdastro con striature
rosse sul 40-70% della superficie e con sovraccolore rosso sul 85-95% della superficie dopo il
periodo di arrossamento a terra;
epidermide: liscia, cerosa, con piccole lenticelle numerose ma poco evidenti,
mediamente rugginosa, in particolare nella cavità peduncolare;
polpa: bianca, molto compatta, croccante, mediamente dolce-acidula, abbastanza
succosa, aromatica e profumata, di ottime qualità gustative;
resistenza alle manipolazioni: ottima;
durezza al penetrometro (con puntale di 11 mm): alla raccolta: 8,5 kg; a fine
conservazione: 5 kg (valori minimi ammessi); nel caso sia prodotto su Franco è ammessa una
durezza al penetrometro alla raccolta di 9 kg e a fine conservazione 5 kg (valori minimi
ammessi);
residuo refrattometrico: alla raccolta 11,5°Bx; a fine conservazione 12°Bx (valori
medi);
acidità titolabile: alla raccolta 9,0 meq/100 ml di succo; a fine conservazione 5,6
meq/100 ml di succo (valori minimi ammessi).
Per la varietà “Rossa del sud”:
forma del frutto: appiattita-rotondeggiante o tronco conico breve, simmetrica o
leggermente asimmetrica;
dimensioni: 60 mm di diametro ed un peso di 100 g. a frutto (valori minimi ammessi);
buccia: di medio spessore, di colore giallo con sovraccolore rosso sul 90-100% della
superficie;
epidermide: liscia, cerosa, con piccole lenticelle numerose ma poco evidenti, con tracce
di rugginosità, in particolare nella cavità peduncolare;
polpa: bianca, compatta, croccante, mediamente dolce-acidula e succosa, aromatica e
profumata, di buone qualità gustative;
resistenza alle manipolazioni: ottima;
durezza al penetrometro: (con puntale di 11 mm): alla raccolta: 8,5 kg; a fine
conservazione: 5 kg (valori minimi ammessi);
residuo refrattometrico: alla raccolta 12°Bx; a fine conservazione 12,5°Bx (valori
medi);
acidità titolabile: alla raccolta 7,7 meq/100 ml di succo; a fine conservazione 5,0
meq/100 ml di succo (valori minimi ammessi).
Articolo 7.
L'immissione al consumo della "Melannurca Campana” deve avvenire solo con il logotipo
di seguito descritto, in abbinamento inscindibile con la Indicazione Geografica Protetta e solo
se il prodotto risulta confezionato nel rispetto delle norme generali e metrologiche del
commercio ortofrutticolo.
Il logotipo della "Melannurca Campana” (IGP) è il seguente: una mela stilizzata su fondo
bianco, il cui bordo inferiore e il superiore sinistro sono rossi, mentre il superiore destro è
verde (e non chiude la mela); la mela è sormontata dal picciolo verde e da una foglia bianca
bordata di verde; nel corpo della mela è riportata la sigla I.G.P. in nero. Il bordo esterno
superiore del logotipo è di colore rosso ed internamente riporta la scritta “Melannurca
Campana” in bianco; il bordo esterno inferiore è di colore bianco e, a seconda dei casi, riporta
la dicitura varietale “Annurca” o “Rossa del Sud”. I colori, di riferimento sono: rosso pantone
485 C; verde pantone 348 C; per la scritta I.G.P.: Pantone, Process, Black C.
Sulle confezioni contrassegnate ad I.G.P., o sulle etichette apposte sulle medesime,
devono essere riportate, in caratteri di stampa chiari, indelebili, delle medesime dimensioni e
nettamente distinguibili da ogni altra scritta, le seguenti indicazioni:
a) la dicitura "MELANNURCA CAMPANA”, immediatamente seguita dall'indicazione
varietale "ANNURCA” o "ROSSA DEL SUD".
Nello spazio immediatamente sottostante deve comparire la menzione “INDICAZIONE
GEOGRAFICA PROTETTA” (o la sua sigla I.G.P.);
b) il nome, la ragione sociale, e l’indirizzo dell’azienda confezionatrice e/o produttrice;
c) la quantità di prodotto effettivamente contenuta nella confezione, espressa in
conformità alle norme merceologiche vigenti.
All’Indicazione Geografica Protetta, di cui all’art. 1 è vietata l’aggiunta di qualsiasi
qualificazione aggiuntiva diversa da quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli
aggettivi: tipo, gusto, uso, selezionato, scelto, fine extra, superiore e similari.
E' altresì vietato utilizzare nomi di varietà diverse da quelle espressamente previste nel
presente disciplinare di produzione.
E’ tuttavia consentito l’uso di indicazioni che facciano riferimento ad aziende, nomi,
ragioni sociali, marchi privati, consorzi, non aventi significato laudativo e non siano stati tali da
trarre in inganno l’acquirente. Tali indicazioni potranno essere riportate in etichetta con
caratteri di altezza e di larghezza non superiori alla metà di quelli utilizzati per indicare
l’Indicazione Geografica Protetta.
I prodotti trasformati potranno utilizzare, nella designazione degli ingredienti il
riferimento alla denominazione a patto che:
1) i frutti utilizzati siano esclusivamente quelli conformi al presente disciplinare ad
eccezione dei valori di calibratura e di residuo refrattometrico che possono essere
inferiori a quelli dell’art. 6, ma mai al di sotto dei 50 mm per la calibratura e dei
10,5° Bx per il residuo;
2) sia esattamente indicato il rapporto ponderale tra la quantità utilizzata della I.G.P.
Melannurca Campana e quantità di prodotto elaborato ottenuto;
3) venga dimostrato l’utilizzo della I.G.P. Melannurca Campana mediante l’acquisizione
delle ricevute di produzione rilasciate dai competenti organi;
4) gli utilizzatori del prodotto a Indicazione Geografica Protetta siano autorizzati dai
titolari del diritto di proprietà intellettuale conferito dalla registrazione della I.G.P.
riuniti in Consorzio incaricato alla tutela dal Ministero delle politiche agricole. Lo
stesso Consorzio incaricato provvederà anche ad iscriverli in appositi registri ed a
vigilare sul corretto uso della Indicazione Geografica Protetta. In assenza di un
Consorzio di tutela incaricato le predette funzioni saranno svolte dal Mipaf in quanto
autorità nazionale preposta all’attuazione del Reg. (CEE) 2081/92.