Classe: Insetti
Ordine: Ditteri
Sottordine: Brachiceri
Famiglia: Drosofilidi
Genere: Drosophila
Specie: D. suzukii Matsumura
Piante ospiti: Mirtillo, Lampone, Mora, Fragola, Vite.
La Drosophila Suzuki proviene dal Sud-est Asiatico, con buona probabilità dalla Cina, e si caratterizza per la presenza di grandi occhi rossi. Negli Stati Uniti è stato rinvenuto nel 2008 mentre per quanto riguarda l’Europa, l’insetto è stato trovato recentemente in Spagna dove, tuttavia, non sembra aver causato danni alle colture. Anche il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana ha denunciato qualche tempo fa (2009) il rinvenimento del fitofago sul proprio territorio. Nel 2009 sono stati segnalati attacchi anche in Trentino, in particolare in Primiero, in val di Cembra, sulla collina a nord di Trento e in Valsugana. E negli ultimi anni anche alcuni vitigni rossi hanno iniziato ad essere colpiti, con problemi di marcescenza e infezioni microbiche.
L’adulto misura circa tre millimetri di lunghezza: ha grandi occhi rossi e il corpo color bruno-miele, con bande scure sulla parte dorsale dei segmenti addominali. La femmina, essendo dotata di un ovopositore fortemente seghettato, incide l’epidermide dei frutti maturi ancora sulla pianta (lampone, mora, mirtillo, fragola) inserendo l’uovo nella polpa. Dopo 2-3 giorni, nella zona interessata dalle lacerazioni si forma un’area depressa e molle, rapidamente il frutto va incontro a disfacimento.
Uova, larva e pupa di Drosophila suzukii (foto www.regione.veneto.it)
Maschio e femmina di Drosophila suzukii (B. Gerdeman, WSU Mt. Vernon www.dddi.org)
Drosophila suzukii (foto Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige)
Drosophila suzukii su infruttescenze di mora (foto Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige)
La lotta contro D. suzukii è particolarmente difficile per la peculiarità di questo moscerino di deporre le uova all’interno dei frutti durante la maturazione. Le azioni di contrasto sono dirette prevalentemente contro gli adulti ed hanno lo scopo di abbassarne la popolazione e contenere le l’ovideposizioni. L’utilizzo di trappole alimentari ha lo scopo di monitorare la presenza degli adulti e verificare la consistenza dei voli ma non di individuare il momento più idoneo per l’intervento. E’ necessario abbinare alcune pratiche agronomiche alla lotta chimica.
Pratiche agronomiche
• Gestione della pianta: Effettuare una potatura che tenda ad agevolare la penetrazione della luce all’interno della chioma, con lo scopo di uniformare la maturazione dei frutti per una raccolta più rapida e concentrata
• Programmazione della raccolta: anticipare se possibile
il periodo della raccolta quando i frutti assumono il colore rosso, prima della maturazione fisiologica.
• Raccolta ed eliminazione dei frutti non adatti al commercio
Lotta chimica
Mantenere la copertura costante della vegetazione alternando le sostanze attive per non superare i limiti massimi di residui ammessi e per non incorrere in fenomeni di resistenza.
Anche nei vigneti è necessario alzare la guardia e adottare strategie di lotta volte a minimizzare il danno, basate sulla cattura e sulle pratiche agronomiche, come la rimozione di residui fermentescibili dal vigneto. Il nuovo moscerino è infatti presente da troppo poco tempo per avere degli antagonisti naturali, ma per i produttori è importante mettere in pratica buone pratiche nella gestione del vigneto: il monitoraggio (attraverso l’uso di trappole, in commercio ne esistono a base di aceto e zucchero), la corretta gestione dei filari (corretta sfogliatura per arieggiare i grappoli, la loro diradatura e l’eliminazione tempestiva dei marciumi), come estrema ratio il trattamento fitosanitario.