Pontremolese
Atlante delle razze bovine - Razze minori italiane

Bovini di razza Pontremolese - Dott. Alessio Zanon Associazione RARE

E’ la razza Bovina italiana con il minor numero di esemplari, tutti radunati presso tre aziende nel comprensorio della Garfagnana, al di fuori del antico territorio di allevamento situato nelle valli dei fiumi Magra e Vara, situate nelle provincie di Massa Carrara e La Spezia.
La consistenza
Intorno al 1940 il numero dei capi si aggirava circa a 15000 per passare nel 1960 a 5700 fino a giungere al definitivo tracollo della popolazione, 13 capi censiti nel 1983, per poi attestarsi agli attuali 45 capi.
Contributi
La razza Pontremolese è iscritta al registro AIA delle razze bovine autoctone a rischio di estinzione e gode d'incentivazioni governative oltre ad essere al centro di uno specifico progetto di salvaguardia da parte della Regione Toscana di cui è responsabile l’ARSIA Toscana.
Cenni Storici
Secondo molti studiosi presentava affinità con gruppi etnici locali dell’Emilia Romagna (Bardigiana, Valtarese, Cornigliese) tutte ascrivibili ad una popolazione di tipo iberico insediatasi sulle zone collinari e montane dell'Appennino.
Purtroppo delle Razze Emiliane non resta che il ricordo e qualche foto sbiadita e anche nell’area del Pontremolese solo pochi ricordano i forti buoi Bettolesi, instancabili compagni degli agricoltori del posto che praticavano un'agricoltura povera ma estremamente diversificata.
Un uso proprio della razza era l’impiego nella zona di Carrara per il trasporto dei pregiati marmi dalle Apuane fino al mare per l’imbarco.
Le caratteristiche
Mantello fromentino carico con strisce chiare al dorso e ai lombi, gradazioni scure alla testa e al collo specie nel maschio. Musello ardesia limitato da orlatura bianca, corna a sezione ellittica dirette lateralmente e in alto nel toro e di forma a lira raccorciata nella femmina. Il colore delle corna è bianco giallastro alla base e nero in punta.
Le produzioni
Vista la grande rusticità questa razza si adatterebbe molto bene al sistema di allevamento Vacca-vitello in zone marginali per la produzione di animali da ingrasso. A tale proposito è stato istituito un marchio apposito dal settembre del 1999 “ Carni bovine della Garfagnana e della Valle del Serchio” che riunisce anche le produzioni di un'altra razza locale a rischio (Garfagnina).
Considerando l’attitudine della razza alla produzione latte utile sarebbe legare questa produzione ad un prodotto tipico locale. Limite a questa iniziativa è dato dalla conservazione ex-situ che non permette un vero recupero culturale e produttivo della razza.
Cosa fare per salvarla?
Attualmente il reperimento di animali di questa razza e problematico ma tuttavia sembra importante mantenere una forte attenzione sulle sorti di questa razza, mantenendone vivo il ricordo con l’auspicio di vedere presto la piccola e angolosa vacchetta tornare a brucare sui monti di Pontremoli.
Dove trovarla
Per informazioni sugli allevamenti e sul progetto di salvaguardia:
 - ARSIA Toscana Rita Turchi, Natale Bazzanti Via Pietrapiana 30 Firenze
Tel 05527551 fax 0552755234
 - Regione Toscana
via Novoli, 26  50100 - Firenze (FI)
Tel.: 055-438.2111 E-mail: p.giovannelli@mail.regione.tosca

Dott. Alessio Zanon -Università degli Studi di Parma
Associazione RARE

Vacca di razza Pontremolese Vacca di razza Pontremolese (foto CNR)

Vacca di razza Pontremolese Vacca di razza Pontremolese

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